Cioffi: «Io l’anno prossimo non mi metto proprio a questo rischio». E rispuntano le luminarie…
La festa della Madonna di Ripalta ha i suoi costi. Parte dei quali, ad oggi, sono ancora scoperti. Ѐ questa la denuncia del Presidente della Deputazione Sabino Cioffi: «Il Comune ci deve ancora 2.000 euro, mentre dalla Provincia ne aspettiamo ancora 3.500». Un buco totale dunque di 5.500 euro, «mentre i fornitori continuano a pressare per vedersi giustamente pagato quanto loro dovuto», fa sapere Cioffi. Un festa decente costa almeno 60.000 euro ed alla Deputazione non vorrebbero vedersi costretti a scendere sotto questa soglia minima. Ogni anno, mediamente, il Comune sborsa una cifra intorno ai 15.000 euro per la tre giorni dedicata alla Santa Patrona. Di questi, fino ad oggi, soltanto 13.000 sono stati assicurati. Una storia, quella del ritardo nei pagamenti che si ripete ogni anno, a prescindere dal colore delle amministrazioni che si alternano a Palazzo Città. Una cattiva consuetudine che arriva a far dire al Presidente della Deputazione che «io l’anno prossimo non mi metto proprio a questo rischio. Non si può ogni volta concludere contratti e poi non poterli pagare». Ma Cioffi ha ancora un sassolino da togliersi: «Ci è stato detto che il Comune si trova in una situazione di forte ristrettezza economica. Ma se questo fosse vero, mi dovete spiegare come mai poi vengono spesi 45.000 euro per le luminarie natalizie ? Se non ce la fai a sopravvivere non vai a spendere quella cifra. Io con quei soldi ci faccio tre feste patronali». Quanto costa “illuminare” le giornate del 7, 8 e 9 settembre? «Considerando che noi copriamo 1km e mezzo, da Piazza Castello all’Agip del Parco della Mezza Luna, se ne vanno circa 18 mila euro»., fa sapere Cioffi. Il quale, contatti con chi di competenza, ne ha avuti poco prima di Capodanno: «Nel 2011 arriveranno i soldi – mi è stato detto -. Un po’ approssimativo come impegno». (Quotidiano di Foggia, Stefano Campese)
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a me non piace come viene organizzata dalla deputazione la festa patronale. non sarebbe una tragedia se non la organizzasse più eh