AGGIORNAMENTO ORE 23.55 Gli altri punti esaminati sono praticamente a carattere tecnico: il numero 10 (Dibattito generale e approvazione O.d.G. sulle linee generali di gestione politico amministrative relative alle problematiche inerenti gli indirizzi urbanistici degli immobili comunali ed ex Asia da prevedere nella variante del PRG) produce una lunga discussione che tocca tutte le forze politiche consiliari, non mancando di suscitare qualche polemica e incomprensioni. Alla fine si decide che la questione verrà affrontata organicamente con rinvio alle apposite commissioni (edilizia e lavori pubblici). Gli altri punti trattati, su una legge regionale in materia di edilizia ed un paio sul Piano strategico Area Vasta vengono anch’essi approvati, all’unanimità in questo caso. Restano pochi minuti per un paio di interrogazioni, ed alle 23.55 la seduta è tolta.

AGGIORNAMENTO ORE 21.00 Si passa, finalmente, alla discussione del primo punto all’ordine del giorno, ovvero le comunicazioni del Sindaco al Consiglio. Giannatempo si sofferma su un tema ormai ricorrente negli ultimi giorni: la questione del concorso dei vigili urbani. Parla anche della figura di Mandrone, la cui integrità personale non è oggetto di discussione dell’assise ma piuttosto la valutazione del suo comportamento nello svolgimento di tale concorso. E’ indubbia la necessità per Cerignola di regolamentare la città con un serio incremento del corso dei vigili. Perciò, sottolinea il Sindaco, abbiamo pensato bene di dare nuovo mandato al comandante per istituire un concorso per l’assunzione di alcuni vigili a tempo determinato, che saranno pagati dalle multe (in buona sostanza). Per quanto riguarda il concorso per l’assunzione definitiva (a tempo indeterminato), Giannatempo sottolinea che la Magistratura farà il suo corso, visto l’accesso agli atti già attuato, e che, fino a quando non ci saranno sentenze definitive, non c’è nessun condannato. Sottolinea, in chiusura, che non è possibile assistere ancora a certe scene da parte delle forze dell’ordine, con auto parcheggiate sul marciapiede del Comune, in attesa di ritirare tutti i documenti, e ha proposto un’ordinanza per vietare a tutti, comprese le forze dell’ordine, di sostare in tale luogo per qualsiasi motivo. Parte così una lunga e a tratti estenuante discussione in merito alla questione Mandrone, con sorprendenti capovolgimenti di fronte, anche nelle fila della maggioranza. Dopo l’intervento preciso dell’Avv. Metta che evidenzia il problema per questa amministrazione nell’attesa che la Magistratura faccia il suo corso (“state attenti ai precedenti”, chiosa il cicognino), è la volta di Reddavide (UdC) che giorni fa aveva chiesto le dimissioni di Mandrone. Il Capogruppo dell’UdC ribadisce le dichiarazioni già rilasciate alla stampa e invita il Sindaco a non commettere ancora errori affidando un nuovo compito a Mandrone e chiede, in conclusione, le dimissioni del Comandante. Specifica Mansi (UdC) che servirebbe una maggior collaborazione tra dirigenti e consiglieri. Vitullo ha invitato tutti a una maggior coesione e condivisione di intenti, per evitare di arrivare a dover discutere tali problematiche. Approvato il verbale della seduta precedente, si passa alla discussione del punto 10, anticipato su proposta di Allamprese (PdL).

AGGIORNAMENTO ORE 19.00 Il Consiglio comunale inizia con notevole ritardo intorno alle ore 17 circa. Nella sala Di Vittorio sono presenti la banda cittadina e una rappresentanza degli Sbandieratori del Borgo Antico. L’inno nazionale è eseguito dai musicisti locali questa volta, e l’assise parte con la richiesta avanzata da Conte (UdC) di anticipare, vista la presenza in sala della banda, il punto riguardante la scuola bandistica e l’istituzione del riconoscimento della banda come elemento di interesse cittadino. Quest’ultimo punto viene approvato all’unanimità, sulla scorta del fatto dell’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia; ma una lunga discussione accompagna l’istituzione della scuola bandistica. L’opposizione, Giurato in particolare, chiede in un primo tempo di far leggere al sindaco l’intero atto di costituzione, poi così come altri esponenti de la Cicogna, si esprimono perplessità riguardo le finalità ultime e le relative spese di costituzione della stessa scuola, nonchè della sua struttura. I consiglieri di maggioranza Conte e Casarella confutano queste obiezioni, sostenendo che se continua questo ostruzionismo nulla di buono potrà essere fatto per la città, in particolar modo per la cultura. Dopo le dichiarazioni di voto, vengono fatti alcuni emendamenti approvati all’unanimità, mentre l’intero punto viene approvato con i voti favorevoli di maggioranza, Pd e MpT, contrari gli esponenti de La Cicogna.