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    Metta sui terreni in zona Pap assegnati dal Comune

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    Riceviamo e pubblichiamo una nota del presidente del Movimento politico La Cicogna, Franco Metta, riguardo la cessione da parte dell’ente comunale di suoli in zona Pap con, secondo le parole dell’avvocato, criteri discutibili. Di seguito il testo completo.

    IN ZONA PAP SI ASSEGNANO SUOLI CON QUALI CRITERI?

    Signor Presidente del Consiglio Comunale, noto con vero piacere un attivismo sfrenato nella assegnazione di suoli in zona industriale, tecnicamente, zona PAP fase 2°. Si distinguono il dirigente Vito Mastroserio e l’esperta in attività amministrativa Daniela Conte. Specialmente quest’ultima. Non basterebbe lo schermo, grande e piatto, di un televisore al plasma per raccogliere tutte le istruttorie portate a termine. Bene, dunque: con una riserva. Perché il Consiglio Comunale resta estraneo a questo iper attivismo? Non potrebbe utilmente essere interessato ad un tema tanto importante?Non sarà mica solamente cosa “loro”? Dico dei dirigenti e degli assessori (a proposito: De Cosmo o Romano?). Non è solamente zelo istituzionale. E’ che ci sono “assegnazione” un po’ discutibili. Faccio un esempio concreto. Determina dirigenziale n.268\55 del 29 marzo scorso. Nel lontano aprile\maggio 2008 la CAGER srl ottenne 35 mila metri quadri di suolo nelle insule CG 2-3-4-6-7-8. Suoli destinati ad una azienda che lavorasse nell’agro alimentare. La CAGER contestò l’assegnazione. Suoli morfologicamente inidonei. Troppo vicini al canale della bonifica. Inidonei ad ospitare industrie di trasformazione. Per due anni e mezzo questi suoli restarono abbandonati, pieni di rifiuti, trasformati in discariche abusive. E anche, in parte, sequestrati. Nel frattempo altre aziende avanzano richieste e vengono accontentate. Aziende del medesimo settore. A cui vengono assegnati suoli molto meglio messi, dal punto di vista morfologico. Questo, mentre CAGER aspetta. Certo non avevano lo stesso commercialista le aziende che ricevevano suoli ambiti e quelle che, invece, restavano relegate in zone disagiate. Ma ecco che improvvisamente qualcosa si muove. “In combinata” scrivono in determina (appassionati di specialità di sci nordico, evidentemente) tornano alla carica CAGER, questa volta con ENERGECO BIOTECNOLOGIE. Non si fa più trasformazione di prodotti agricoli, come da assegnazione originaria. Si vuol fare altro. Per questo occorrono non solo i 35.000 metri quadri iniziali, ma ne servono altri 45.000. Il dirigente e l’esperta si precipitano e assegnano. 78.645 metri quadri. Non più alla CAGER, ma a questa “combinata” di aziende. Regolare?Normale? Non c’è un criterio, una graduatoria, un elenco, insomma qualcosa da rispettare? Per “scavalcare la fila”, basta…attaccarsi…ad una assegnazione di due anni e mezzo prima, rimasta priva di effetto? Cambiando la destinazione produttiva? Tant’è che, senza traccia di intervento politico\amministrativo, i “funzionari” assegnano 78.645 metri quadri. Bel colpo. Addirittura si consegnano i suoli: così, puramente e semplicemente. Manco fosse Natale. C’e ancora da fare il frazionamento. C’è da stipulare l’atto. Ma che importa. L’importante è consegnare. E l’ufficio tecnico consegna. Peggio. Non c’è stato alcun versamento di denaro da parte degli assegnatari. Come mai? Leggo in determina che al versamento si provvederà alla stipula dell’atto. Ma nel frattempo i terreni passano di mano. E il prezzo?Indeterminato. Trasferiamo 78\79 mila metri quadrati, ma né noi Comune sappiamo quanti soldi incasseremo; e nemmeno vogliono sapere quanto costeranno quelli che hanno chiesto il suolo. Si fideranno di San Michele? Stranezze Presidente, sulle quali il Consiglio Comunale dovrebbe approfondire. Anche perché, se nella parte espositiva si glissa, si sorvola, si dice e non si dice (tutti allievi di “don Pasquale” a quel piano); nel dispositivo della stessa determina si legge che questi suoli vengono assegnati “alle medesime condizioni di cui ai succitati provvedimenti”. Come sarebbe?45.000 metri quadri, ex novo assegnati ad una società diversa, che farà attività diverse, che scavalca altri richiedenti, in virtù di un giochetto di magia; questi ulteriori 45 mila metri quadrati vanno via dal patrimonio comunale alle stesse condizioni praticate nel 2008 in favore di CAGER, che con l’insediamento destinato alla produzione di biomolecole non c’entra nulla. Salvo che mi vogliate dimostrare che produrre biomolecole…é un settore dell’agroalimentare. Ecco perché gli “istruttori” parlando di due aziende diverse, che operano in settori lontani mille miglia tra loro, meglio non sanno esprimersi che con un incongruo ed insignificante “in combinata”. Che significa? Energico metterà peperoni sott’olio. O Cager metterà sotto aceto biomolecole? Presidente Caro, io –spero Lei – credo anche altri consiglieri comunali vorremmo sapere. Conoscere meglio. Comprendere di più E farci due conti. Non è che stiamo facendo regali a chi ha per merito quello di essere “amica” di qualcuno. O del fratello di qualcuno? Il Comune quei suoli non li ha ricevuti gratis. Normale che non ci speculi su. Ma un po’ di conti, no? In Consiglio Comunale no? Le dicevo di questa determina del 29 marzo. Fanno tutto il dirigente e l’esperta: bene. Ma perché appena una settimana prima, il 22 di marzo, è la Giunta Comunale, con delibera nr.111, che decide di assegnare altri suoli ad altre aziende, già presenti in zona? Per assegnare ex novo 45.000 metri quadrati bastano i funzionari! Per aggiungere frazioni di suolo – a verde – ai terreni già in assegnazione a ditte già attive in zona, si scomoda la Giunta Comunale. Non capisco. E quando uno –consigliere comunale – non capisce è giusto che si interroghi ed interroghi chi ne sa di più. Come mai, quando delibera la Giunta si indicano i prezzi e gli importi; quando determinano i dirigenti – da soli o mal accompagnati – si è tanto vaghi e contraddittori? Rilevo che il 13 aprile, con determina nr. 333\70, lo stesso duo di funzionari ha spostato un’altra assegnazione da una zona all’altra del PAP. Questa volta calcolando prima, come giusto, l’importo dovuto. Se la matematica non mi tradisce, applicando il prezzo di 13 euro al mq. Concludo. Aree a verde aggiunte a chi è già assegnatario a 6 euro. Modifiche di assegnazioni a 13 euro. Per Cager e “combinate” aziende non si sa, non si scrive o – meglio – si scrive alle condizioni del 2008. Non ci sto a capire molto. Le chiedo. Innanzitutto di fornirmi la documentazione relativa. Determine dirigenziali n. 362\58 e nr. 454\75, rispettivamente del 22 aprile e 20 maggio 2008, con cui furono assegnati 35.000 metri quadri alla Cager. Nota, protocollo n. 12793 del 13 maggio 2008 (quella con la quale la Cager lamenta l’inadeguatezza dei suoli destinati alla trasformazione agroalimentare. Nota, protocollo n.1785 del 20 gennaio 2011; quella con cui si chiedono, da parte di nuovi soggetti, 45.000 metri quadri in più. Voglio consultare anche il verbale di consegna del 16 luglio 2011. Meno di cinque mesi di tempo tra la nota di richiesta e l’assegnazione: esempio di massima efficienza del duo dirigente\esperta. Infine, vorrei consultare la delibera di Giunta Comunale n.2 del 2003, con la quale si disciplinava questa attività. Così, giusto per controllare, se tutto si sia svolto ritualmente e regolarmente. La invito, inoltre, come atto di Sua iniziativa, ad inserire all’ordine del giorno del Consiglio Comunale questo delicato argomento. Per occuparci – tra una Scuola Civica e una Scuola Bandistica di futura memoria – anche di qualcosa che, credo – ma potrei sbagliarmi – interessi molto lo sviluppo produttivo della città e la crescita ordinata e legittima della nostra zona industriale. La ringrazio per l’attenzione.

    Cerignola, 21 aprile.

    FRANCO METTA

    CONSIGLIERE COMUNALE

    M.P. LA CICOGNA

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