Pubblichiamo di seguito una nota del Consigliere Ratclif il quale ritorna sulla questione della nomina degli scrutatori rimarcando, come aveva già fatto il Pd, l’inciucio operato dall’amministrazione comunale. Ecco il documento completo.
Hanno scelto l’inciucio
Non ci voleva la zingara per predire quello che sarebbe successo. Come previsto si è riunita la Commissione elettorale oggi 23 maggio alle ore 15,30 per procedere alla nomina degli scrutatori in vista dei referendum popolari del 12 e 13 giugno. La minoranza unita (La Cicogna, PD e Moderati per Tonti) ha riproposto il criterio del sorteggio nella nomina degli scrutatori, motivando la sua posizione come una scelta di equità e democrazia, mentre il sindaco Giannatempo e i due componenti di maggioranza consiglieri Mennuni Pasquale e Defeudis Gerardo hanno imposto il criterio della chiamata diretta e nominativa. La minoranza si è espressa per il sorteggio perché la ritiene una scelta di opportunità politica che consente a tutti gli elettori iscritti all’albo unico degli scrutatori di seggio di avere le stesse possibilità di accesso all’incarico elettorale ed evita fenomeni di alterazioni e irrituali della scelta. La legge n. 95 del 1989 modificata nel punto in questione dalla legge 270 del 2005, prevede il sistema della chiamata diretta e nominativa, ma questa non impedisce all’amministrazione che vuole attuare una buona e corretta politica di trasparenza ed equità di servirsi del metodo del sorteggio per essere e apparire a favore di tutti i cittadini e non di una parte. In conclusione nonostante la minoranza abbia ripetutamente chiesto democraticità e opportunità per tutti gli iscritti nelle speciali liste degli scrutatori, il sorteggio pubblico è evidentemente un metodo troppo trasparente e democratico per i componenti di questa amministrazione. Come non prendere in considerazione che la maggior parte dei comuni pugliesi optano per il criterio del sorteggio e anzi organizzano il sorteggio dinanzi alla popolazione e in un luogo accessibile dandone la massima pubblicità? Cosa succede a Cerignola? Il sindaco si mette al computer e scrive, indica, cancella, sposta supportato dai due componenti la commissione; sono gongolanti e soddisfatti di poter nominare tutti quelli che vogliono senza dover dar conto ai guastafeste della minoranza. Ma cosa impediva al sindaco e ai componenti di maggioranza della Commissione Elettorale di utilizzare il criterio del sorteggio? La volontà di nominare dei raccomandati a scrutatori. Mi piacerebbe che tutti gli scrutatori nominati rinunciassero!!!!
Luigi Ratclif