Irina Lucidi, la madre ascolana di Alessia e Livia, le gemelline scomparse dalla Svizzera dopo essere state prelevate dal loro padre, che si è poi suicidato buttandosi sotto un treno a Cerignola (Foggia), ha ricostruito la sua vita familiare con Matthias in un’intervista rilasciata al settimanale “Oggi”. La donna si è detta convinta che le piccole siano ancora vive. “Sono dentro di me, ho ancora fiducia”, ha detto. “Anche quando vado a letto, quando sono sola, non sono sola. Stringo i loro pupazzetti, Casimir il coniglietto e Matilde la pecorella, e le sento tutte e due… Le sento ridere. Le sento allegre. Perchè sono personcine molto allegre, piene di vita. Non riesco ad associarle a qualcosa di brutto”. Parlando del suo ex marito, Irina ha detto che era “autoritario” e aveva cento milioni de regole: “aprire il frigo, mangiare, giocare, ogni cosa andava fatta secondo uno schema”.
Cerco di comprendere quello stato d’animo signora Irina, son anche io un padre e posso certamente immedesimarmi in quello che è il sentimento che pervade la sua persona. Ritengo e considero sensata la convinzione che le sue due bimbe siano ancora in vita, a tal proposito mi sia consentito muovere un appunto nei confronti di alcuni investigatori esteri, i quali con la loro “lungaggine burocratica” hanno sottratto tempo utile e forse determinante per un intervento immediato. L’impegno di noi tutti è quello di mostrare un sensibile interessamento nell’esserLe vicini, con la consapevolezza mai sopita di veder “ricongiunta” questa famiglia. In sincero augurio di “in bocca al lupo”.