A sorpresa c’è Paolo Campo per uno dei dibattiti più significativi della kermesse culturale proposta dalla Festa Democratica Provinciale 2011. Parte così la “Puglia targata FG” e con alcune riflessioni attorno a cui si sviluppa il dibattito. “Vedere con occhi nuovi le risorse di cui già disponiamo”. Questa la ricetta dell’assessore regionale Guglielmo Minervini. Una idea in linea con quanto espresso da Eliseo Zanasi, presidente della camera di commercio, rispetto all’agroalimentare di Capitanata, eccellenza (non solo) dell’economia italiana. Fabiano Amati pone invece l’accento sulle infrastrutture, “quelle utili”, utili allo sviluppo e non solo al fare politico “spesso sterile”. Tocca anche a Mongielli e Campo arricchire il discorso circa il territorio e le sue ricchezze, con volontarie digressioni circa il ruolo del Pd in Capitanata così come nell’intera regione. Per i tanti presenti numerosi spunti di riflessione politica.
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Ritengo utili, importanti e formativi determinati dibattiti soprattutto quando si affrontano discorsi circa il territorio e le potenzialità del medesimo. Chiarito ciò e fatto il doveroso applauso al PD ritengo, però, inadeguata la presenza di Paolo Campo e soprattutto non consona al suo far politica la trattazione del tema “territorio e ricchezza”. Di quale ricchezza e di quale territorio vuol parlare Paolo Campo? Della ricchezza che porterà l’inceneritore Marcegaglia in contrada Paglia di Manfredonia anche se è molto più vicina a Cerignola? O della ricchezza del carciofo alla diossina e dell’agricoltura “infumata di diossina”? Non dimentichiamo che Paolo Campo è uno dei maggiori artefici delle autorizzazioni per l’edificazione dell’inceneritore a borgo Tressanti e soprattutto non dimentichiamo che se quell’inceneritore fra poco inizierà a buttar veleno è grazie anche a Paolo Campo. Risparmiamoci certi personaggi, facciano pure la loro piccola Politica ma non ci vengano a prendere in giro.