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    Incontro con i genitori per la questione Ladisa, sabato in comune

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    L’obiettivo del Sindaco Giannatempo è rassicurare ulteriormente papà e mamme degli alunni delle scuole che utilizzano il servizio mensa. Alcuni di loro non si fidano dell’indagine commissionata dall’azienda barese, che ha dato esiti confortanti, escludendo che i cibi siano contaminati dalle fonti inquinanti derivanti dall’attività del vicino inceneritore di Ecocapitanata.

    Il Sindaco Antonio Giannatempo incontrerà sabato 8 ottobre, alle 12, nella Sala Consiliare del Palazzo di Città, i genitori degli alunni delle scuole dell’infanzia e primarie che usufruiscono del servizio mensa fornito dall’azienda Ladisa, insieme ai dirigenti degli stessi istituti. L’intento è rassicurarli ulteriormente sulla salubrità dei cibi preparati e confezionati per gli scolari nel centro di cottura. A questa decisione il primo cittadino è arrivato dopo un confronto oggi pomeriggio con i dirigenti delle scuole in questione, al quale hanno preso parte, insieme a Giannatempo, anche gli assessori alla Sanità, all’Ambiente e alla Sicurezza, Michele Romano, Stefano Palladino e Francesco Reddavide; i presidenti delle commissioni consiliari Sanità e Ambiente, Savino Laguardia e Marcello Moccia e il consigliere Pdl Domenico Carbone. L’indagine ambientale commissionata dalla Ladisa a un laboratorio pubblico di analisi chimico-merceologiche ha certificato in modo inconfutabile che nessuna fonte inquinante ha alterato il normale svolgimento delle funzione di preparazione dei pasti, tanto che ieri, mercoledì 5, è ripreso il servizio. Un monitoraggio che però non ha convinto le mamme di alcuni alunni, che stamane hanno chiesto ad altre di non far entrare i loro figli in aula.

    “Comprendiamo le legittime preoccupazioni di molti genitori, che desiderano ricevere garanzie assolute sulla genuinità dei cibi destinati ai loro figli – spiega Giannatempo – ma questi timori diventano infondati nel momento in cui un laboratorio pubblico di provata esperienza e serietà come Samer, accreditato presso la Regione Puglia e presso Accredia, il Sistema Nazionale per l’Accreditamento dei Laboratori, dimostra che è tutto a posto. Noi ci fidiamo assolutamente delle conclusioni a cui sono pervenuti i tecnici che hanno effettuato il prelievo di cinque campioni di terreno sul suolo su cui ricade il centro di cottura della Ladisa”. Durante l’incontro del pomeriggio, il presidente della Commissione Sanità, Laguardia, ha ricordato ai dirigenti scolastici l’impegno assunto dall’Amministrazione nella seduta del Consiglio Comunale del 20 settembre, quando fu approvata all’unanimità una mozione che chiedeva alla Giunta di mettere in campo interventi in grado di tutelare la salute dei cittadini e l’ambiente. “In quell’occasione – ha detto Laguardia – affrontavamo l’argomento Ecocapitanata, l’inceneritore ubicato a pochissima distanza dal centro di cottura. L’Amministrazione si disse pronta a muoversi celermente al riguardo, garantendo che avrebbe fatto il possibile per evitare la possibile alterazione del ciclo di preparazione dei cibi da parte di fonti inquinanti. E così è stato, abbiamo fatto la prima indagine richiesta, stiamo rispettando gli impegni”.

    “Le analisi chimiche e batteriologiche effettuate sono assolutamente confortanti – chiude Giannatempo – per questo invitiamo i genitori a mettere da parte inutili allarmismi e a riportare i loro figli a scuola. Per quanto ci riguarda, continueremo a monitorare costantemente la situazione e il 12 ottobre terremo una conferenza di servizio con l’Arpa per decidere eventuali ulteriori interventi di monitoraggio del suolo e dell’aria in quella parte della zona industriale di Cerignola che ospita l’inceneritore e il centro di cottura”.

    22 COMMENTS

    1. ….e poi ditemi che tutta questa storia non rasenta il confine del terrorismo mediatico. Qualcuno avrebbe fatto bene a tacere e magari a documentarsi prima di combinare tutto ‘sto macello così avrebbe evitato l’ennisima figura del c…avolo .Ora il sospetto si è diffuso tra la gente e sarà difficile rasserenare gli animi.Se ci fosse realmente pericolo di inquinamento il problema riguarderebbe anche altre realtà presenti nella zona industriale tra le quali alcune grosse industrie di trasformazione, un panificio industriale e comunque TUTTI GLI OPERATORI DELLA ZONA INDUSTRIALE, che li ci lavorano, mangiano e bevono tutti i santi giorni. Pregherei questa gente di cercare di risolvere problemi più seri o comunque più alla loro portata.

    2. Ma questo Sindaco continua a credere che i cittadini che amministra abbiano ancora l’anello al naso!!!
      “””Questi timori diventano infondati nel momento in cui un laboratorio pubblico di provata esperienza e serietà come Samer, accreditato pressola RegionePugliae presso Accredia, il Sistema Nazionale per l’Accreditamento dei Laboratori, dimostra che è tutto a posto. Noi ci fidiamo assolutamente delle conclusioni a cui sono pervenuti i tecnici che hanno effettuato il prelievo di cinque campioni di terreno sul suolo su cui ricade il centro di cottura della Ladisa”””.
      Chi si fida?
      Signor Sindaco sono i genitori dei bambini che devono fidarsi non Lei.
      E poi, vuol farsi credere tanto ingenuo da riporre cieca fiducia nell’operato del laboratorio individuato e scelto dalla Ladisa?
      Perchè non chiede che vengano effettuati gli stessi controlli presso un altro laboratorio, magari non scelto dalla Ladisa?
      Troppo comodo che il controllato si scelga chi deve controllarlo, non le pare?
      “””Per quanto ci riguarda, continueremo a monitorare costantemente la situazione e il 12 ottobre terremo una conferenza di servizio con l’Arpa per decidere eventuali ulteriori interventi di monitoraggio del suolo e dell’aria in quella parte della zona industriale di Cerignola che ospita l’inceneritore e il centro di cottura”””
      Bene, è confortevole sapere che ci sarà una riunione per decidere eventuali, ulteriori interventi di monitoraggio.
      Stamo ancora al punto di dovere prendere delle decisioni!!!
      S’invitano i genitori dei bambini a mettere da parte inutili allarmismi e li si conforta dandogli queste notizie che definire oscene è poco.
      Signor Sindaco, ma Lei è convinto ancora che la Ladisa possa stare in que luogo?
      E’ certo che la Ladisa possiede tutte le autorizzazioni sanitarie necessarie?
      Si rincorrono voci che dicono che la Ladisa è stata esclusa dal partecipare ad una gara di appalto in un comune a noi vicino perchè non in possesso della richiesta autorizzazione sanitaria.
      Non le pare strano?
      Come può essere in regola per lavorare a Cerignola e non esserlo per lavorare in altri comuni?
      L’autorizzazione sanitaria o c’è o non c’è, non è che per alcuni comuni esiste e per altri no.
      Lei ha mai chiesto in visione tutta la documentazione delle Ladisa?
      Gli è stata fornita?
      L’ha fatta esaminare da un tecnico?
      Si sente di affermare che è’ davvero tutto in regola?
      Rifletta signor Sindaco.

      • si puo sapere di più su questo comune dove la ladisa non ha potuto partecipare per assenza diautorizzazioni sanitarie, cosidomani chiediamo spiegazioni a nostro sindaco domani…………..

    3. Avrei bisogno assolutamente di una smentita!!! Corre voce che l’ecocapitanata lavori di notte.Se si c’e’ da vergognarsi, come genitore mi viene normale avere il ragionevole dubbio di non fidarmi delle analisi fatte dalla ditta Ladisa privatamente in quanto non so se effettivamente il campione prelevato sia della zona industriale o di un altro posto.I controlli effettuati sono batteriologici (per forza negativi non ci cucina da Maggio, le cucine non presentano mica la salmonella o lo streptococco dopo tanto tempo) non tossicologici.Ricordiamoci che l’inceneritore e stato chiuso per la sua tossicita’ superiore a 16 volte il limite consentito per FOLANI E DIOSSINE . Io questo nonl’ho letto che sia stato fatto questo controllo sui 5 campioni (ammesso e concesso che siano stati prelevati nel centro di cottura)

    4. Appunto, allora sono proprio in pericolo tutti i lavoratori della zona industriale che li ci lavorano ci bevono e ci mangiano. Continuando sono a rischio i clienti che ci vanno, sono a rischio le culture vicine.. Siamo a rischio noi tutti in quanto consumatori!!! Ma scusate, profumo di pane non ha un capannone nella zona industriale? E quel pane non viene distribuito in molti forni? Oggi che pane mangiate? Buon appetito a tutti…..

    5. questo è il testo della circolare fattaci pervenire dal dirigente della nostra scuola:
      A seguito di lettura delle risultanze degli esami riguardanti la fornitura del servizio mensa consegnato a questa direzione dalla ditta Ladisa, nonchè dell’incontro avuto in data 6/10/2011 col Sindaco e con i referenti delall’ambiente e alla sanità del Comune di Cerignola e per evitare fraintendimenti e/o strumentalizzazioni di sorta SI COMUNICA che gli alunni i cui genitori, all’atto dell’iscrizione hanno espresso volontà di far espletare ai propri figli l’orario 8.00/16.00, dovranno fruire del servizio mensa erogato dal Comune e rispettare l’orario scelto.Qualsiasi azione volta ad interrompere la fruizione della mensa potrà configurare il reato di interruzione di pubblico servizio.Si comunica altresì che il Sindaco riceverà, in conferenza di servizio, i genitori degli alunni fruitori di tale servizio, sabato 8/10/2011 alle ore 11.00 presso l’aula consigliare. Il dirigente scolastico

      per la serie, o ti mangi sta minestra o ti butti dalla finestra.

      • gentile signor franco p il nostro paese e tutto contaminato la voce dice in giro e non solo arriva anche dagli ospedali di fuori ……………………….a cerignola ce qualcosa che non va per la percentuale di tumori ……………………..allora se siete inteliggente vi lascio pensare da dove vengono tutte queste malattie ……………………………………..noi mamme ci vogliamo tutelare e assicurare x l’accaduto .noi vogliamo solo che facciano degli esami approfonditi ma fuori da ladisa ,se il sindaco ha tutto in regola perche’ non fa dei controlli fuori cosi verrebbe tutta la verita’ fuori. distinti saluti

    6. “Art. 331 Interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessita’

      Chi, esercitando imprese di servizi pubblici o di pubblica necessita’, interrompe il servizio, ovvero sospende il lavoro nei suoi stabilimenti, uffici o aziende, in modo da turbare la regolarita’ del servizio, e’ punito con la reclusione da sei mesi a un anno e con la multa non inferiore a lire un milione. I capi, promotori od organizzatori sono puniti con la reclusione da tre a sette anni e con la multa non inferiore a lire sei milioni. Si applica la disposizione dell’ultimo capoverso dell’articolo precedente.”

      Mi sembra che il sindaco stia quantomeno prendendo una cantonata se non proprio voglia intimidire il comitato delle mamme….Il reato si configurerebbe solo se qualcuno impedisse con mezzi non legittimi alla Ladisa di espletare la sua attività.
      Un genitore, invece, può lecitamente sottrarre il proprio figlio dall’uso della mensa scolastica per evitare un rischio grave per la salute del minore, quando vi siano fondati sospetti della insalubrità dei cibi. Questo ovviamente non implica l’impedimento illegittimo per chi invece voglia continuare ad usare la mensa……il che configurerebbe il reato.
      Fate attenzione, non fatevi confondere 😉

    7. grazie Rta lo terrò presente….tengo comunque a precisare che la circolare ci è stata data dalla dirigente (anche se presumo che abbia ricevuto pressioni dall’alto, poichè lei ci aveva dato il consenso a portare noi il cibo ai bambini!!!!)

      • sig. rita io sono una mamma tra tante noi abbiamo presentato una domanda con tutte le firme dei genitori di mandare i nostri figli a scuola o all’asilo e di farli uscire alle 12,30 affinche venivano rifatti i controlli i docenti non ce l’hanno accettato cosa ne pensate per voi e regolare? per me no

    8. minacciate di chiedere il nullaosta per il trasferimento in altri plessi, altrimenti rivolgetevi in massa al provveditorato..io farei così

    9. …sta cacchio di ladisa è situata difronte ad ecolav( smaltimento di rifiuti speciali ), a pochi metri da ecocapitanata( rifiuti ospedalieri) industrie varie che bruciano di tutto, i loro rifiuti (plastica, cartoni etc) , immondizia da tutte le parti, perchè i cassonetti sono pochi e piccoli. etc etc etc

    10. io non capisco se è normale che le analisi di controllo debbono essere fatte da un laboratorio scelto dalla ladisa, ma quest’ultima può andare mai contro se stessa……………noi mamme vogliamo scegliere il laboratorio per effettuare i controlli, anche a nostre spese se è neccessario, e comunque indipendentemente dai risultati o la ladisa si sposta di lì o si da l’appalto a qualcun’altro, altrimenti tolgo mia figlia dalla comunale e la iscrivo ad un asilo privato! tanto per quanto costano i bollini, mi sa che ci conviene, soldi per soldi almeno è più sicuro……………vedremo cosa avrà da dire il dottor Giannatempo domani

    11. Personalmente ritengo che il problema delle mense sia la logica conseguenza della chiusura di Ecocapitanata situata a fianco della ditta Ladisa. Ritengo che l’amministrazione comunale con a capo il sindaco deve avere il coraggio di destinare la fornitura delle mense ad altre ditte purche’ non si trovino sulla zona industriale.Penso che i genitori non faranno mai mangiare il cibo di Ladisa me compreso che ho tre figli piccoli. I bambini devono essere maggiormente tutelati e sinceramente quello che pensa il sindaco non mi interessa, i miei bambini non mangeranno il cibo contaminato!!!

    12. che cosa ti combina il condizionamento mediatico unito all’gnornza della gente.Magari questi genitori così preoccupati della salute dei loro figli poi li ingozzano di merendine e schifezze varie. A questo punto reoccupatevi anche del panificio che si trova in zona industriale perchè quel pane lo mangiate tutti, e nei pressi dell’inceneritore ci sono anche alcune illustri industrie di trasformazione, o quelle non sono inquinate perchè nessuno ne parla? Ragionate con la vostra testa e non con quella degli strilloni metropolitani che pur di mettersi in mostra si inventano di tutto. P.S. speriamo che oggi in comune si svolga tutto senza problemi anche se qualche dubbio mi viene……..

    13. E allora oltre a Ladisa si faccia in modo che anche tutte le aziende alimentari situate sulla zona industriale vengano controllate!!!!!!!.

    14. Giuseppe, io non ho mai offeso nessuno, e mi aspetto di non venire offesa. Non sono una persona ignorante ed oltre al mio titolo di studio miinformo di cose non propriamente inerenti ad esso, per semplice cultura personale. Ho viaggiato molto e mi ritengo una persona civile. Io mi auguro ch tu abbia dato dell’ignorante a noi genitori, rifendoti solo ed esclusivamente alla questione delle analisi (ovvero il fatto he per interpretarle ci vuole un chimico e quindi noi che non siamo chimici non possiamo parlarne con cognizione di causa…ti sto offrendo un paracadute 😉 ). Sulla questione che lì c’è il panificio, le aziende di trasformazione etc… bene, io sono padrona di non comprare quei prodotti ad uso domestico (e credimi lo faccio), ed inoltre i miei bambini a scuola non portano le merendine, ma frutta e ortaggi lavati da me (puoi chiedermi il nome delle maestre, così te lo confermeranno). Penso che come me su tot alunni che vanno a scuola, almeno la metà facciano la stessa cosa.
      la questione che ci preme di più ora è la mesa dei nostri figli. Non c’è dubbio di sorta sul fatto che ci siano stati degli errori logisti a collocare lì ecolav ed ecocapitanata….però se vi va di temporeggiare tanto tra un po’ entrerà in funzione l’inceneritore Marcegaglia e quindi siamo TUTTI fottuti, mbè, questo è un altro disorso. Per il momento io salvaguardo i miei bambini.

    15. Prima di iniziare un qualsiasi tipo di controllo bisogna essere informati su che cosa sia lecito verificare e sulle modalità consentite dalla legge. Diversamente sarebbe possibile incorrere in abusi e danneggiare chi deve essere sottoposto a controllo.
      Nel caso di mense scolastiche già esistono organi preposti alla tutela della salute ed all’igiene. Sia le Aziende Sanitarie che i carabinieri del NAS (Nucleo Anti-Sofisticazioni) hanno il compito di effettuare periodici sopralluoghi in locali destinati alla preparazione e somministrazione di alimenti i cui gestori, secondo la legge, sono da considerarsi come “industrie alimentari”.
      L’operazione è apparentemente semplice, ma anche errori banali dovuti anche solo alla mancanza di informazioni corrette potrebbe generare contenziosi tra i gestori e l’ente che abbia appaltato il servizio.
      Questa norma sia chiaro serve per fornire un primo approccio a chi deve affrontare il problema, piccolo che possa essere, di effettuare correttamente (dal punto di vista tecnico) un sopralluogo ed un controllo in una mensa. Fa parte di una serie di pagine di utilità al lavoro dello studio professionale, ma anche per il semplice cittadino.
      Il controllo della mensa deve avvenire senza alcun preavviso per i gestori del servizio, onde eliminare l’effetto sorpresa che tende proprio a verificare la qualità degli alimenti ed il rispetto del contratto. I commissari, per poter entrare nei locali destinati alla preparazione degli alimenti, alla cucina, al deposito, devono essere provvisti, per legge di un apposito tesserino sanitario che viene rilasciato dall’Azienda Sanitaria Locale.
      E’ bene essere provvisti di alcuni strumenti per il rilevamento dei dati, come una bilancia elettronica, una macchina fotografica digitale, un quaderno per prendere appunti o stilare un vero e proprio verbale di sopralluogo.
      In quest’ultimo caso, però, esso dovrebbe essere firmato dal responsabile del servizio e ciò comporta che egli sia avvisato con un congruo anticipo, altrimenti deve essere attestata la sua assenza per “mancanza di avviso”. Si consideri che sono possibili contestazioni al verbale ed al sopralluogo al quale non abbia partecipato un responsabile dell’impresa che abbia in appalto il servizio mensa.
      La descrizione dei luoghi deve essere fatta con accuratezza per precisare gli eventuali problemi anche rilevabili da parte degli addetti al servizio.Questi rilievi servono per migliorare soprattutto l’igiene da parte dell’ente che fonrisce il servizio di mensa scolastica o aziendale.
      In particolare i pavimenti devono essere facilmente pulibili e non sdrucciolevoli, di materiale non assorbente. I rivestimenti devono essere presenti in tutti i locali dove vengono lavorati e cucinati i prodotti alimentari. Deve essere presente un servizio igienico riservato agli addetti al servizio. Tutti i locali devono presentare l’adeguata igiene edilizia ed essere provvisti di attrezzature necessarie al lavoro di preparazione e somministrazione di alimenti. I frigoriferi deve essere dotato di strumenti di misurazione precisa della temperatura, la cucina deve essere dotata di strumenti per la misurazione della temperatura di cottura anche all’interno degli alimenti.
      Il gestore del servizio deve avere aggiornato il manuale di autocontrollo HACCP di cui al decreyto n. 155/1997
      Con il sopralluogo bisogna controllare tecnicamente il menu. servito.
      A tale scopo non solo bisogna riportare in una tabella il tipo di singolo alimento servito, distinto in base al prodotto (pasta, olio, formaggio, carne di vitello, pomodori, mela, pane, ecc.), ma anche in base al peso di parte edibile a crudo, per quanto possibile. Bisogna sempre effettuare almeno tre verifiche casuali onde evitare statistiche non credibili. Il tutto va riportato nel verbale o nella relazione finale da presentare al Comune o alla stazione appaltante.
      Il controllo dei principi nutritivi e della dieta non è possibile completarlo in maniera adeguata senza l’ausilio di un software di verifica delle calorie, ma anche dei carboidrati, dei grassi, delle proteine, delle vitamine e di altro.
      Suggerimenti e indagini presso coloro che usano la mensa, devono essere forniti così maggiore sarà l’impegno, l’analisi, lo studio, anche la comparazione con luoghi e situazioni similari, la produzione di documentazione tecnica, altrettanto proficuo sarà il lavoro svolto. Chiedo scusa per lo spazio utilizzato, ma l’informazione serve per il miglioramento della nostra vita e della nostra civiltà.

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