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    Il Coordinamento cittadino contro gli inceneritori chiede certezza al Sindaco su Ladisa

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    Pubblichiamo di seguito una nota giunta in Redazione, a firma Coordinamento cittadino contro gli inceneritori a difesa di salute, ambiente e territorio, nella quale si denuncia il comportamento dell’amministrazione comunale, e in particolare del Sindaco, sulla questione mensa Ladisa. Pare, infatti, che i chiarimenti del Primo cittadino nelle settimane scorse, e la contestuale chiusura di Ecocapitanata, non abbiano fugato totalmente i dubbi legittimi di molte mamme. Ecco il documento completo.

    Gravi, anzi gravissimi, gli accadimenti degli ultimi giorni a Cerignola all’interno delle scuole materne ed elementari che usufruiscono del servizio mensa Ladisa. La vicenda, iniziata nei primi giorni d’ottobre, quando il servizio mensa stava per riprendere regolarmente, è strettamente connessa alla presenza dell’inceneritore di Ecocapitanata in zona industriale a pochi metri dalla sede della Ladisa. Tale inceneritore è ormai spento da agosto scorso, in quanto i controlli dell’Arpa hanno evidenziato pericolosi sforamenti di sostanze inquinanti al camino 1; diossine e furani precisava l’ente regionale, considerate pericolose e cancerogene dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Consapevoli di tutto questo i genitori dei piccoli scolari hanno chiesto chiarezza sull’idoneità della locazione della Ladisa e sulle condizioni igieniche dei pasti. Purtroppo l’incontro dei genitori con sindaco ed assessore in aula consiliare, che avrebbe dovuto dissipare i dubbi, ha invece creato i presupposti per gli avvenimenti degli ultimi giorni all’interno delle scuole. Il primo cittadino dando credibilità alle analisi presentate da Ladisa e considerandole inattaccabili, nonostante non fornissero alcuna risposta sulla presenza degli inquinanti, di fatto sminuiva le preoccupazioni dei genitori e spingeva per mettere una pietra sopra ad un problema già risolto, a suo avviso, con lo spegnimento dell’impianto. Veniamo ora alle scuole, dove i dirigenti scolastici hanno creato problemi d’ogni genere alle mamme temerarie che non si sono accontentate delle considerazioni del sindaco. Pur di tutelare i loro piccoli hanno da subito rifiutato il servizio mensa, non consegnando più i bollini per il pasto, proponendo soluzioni di ogni sorta in attesa di risposte certe ed ufficiali e pronte a garantire un normale svolgimento delle attività scolastiche. Non c’è stata nessuna collaborazione da parte dei dirigenti scolastici ed è continuamente emerso un atteggiamento di aut aut da parte loro: “o si consegna il bollino o si riporta il bimbo a casa” Ed infatti molti bambini nei primi giorni sono tornati indietro e sono rimasti a casa con le mamme anche per settimane in attesa d’una soluzione che non è arrivata. Diversi genitori sono stati invitati a “togliere il disturbo” portando i bambini in altre scuole, magari quelle private che hanno mense e refezioni interne all’istituto; purtroppo alcuni hanno optato per questa soluzione. I genitori contrari alla mensa insomma, sono stati prima isolati poi esasperati da continue quanto confuse richieste, respinte o sgradite le loro autocertificazioni con le quali chiedevano che i bambini consumassero i pasti freddi contenuti negli zaini e preparati a casa. Alcune mamme sono state spaventate con subdole minacce di alcune insegnanti che dicevano che non avrebbero permesso ai bimbi di mangiare il pasto freddo contenuto nello zainetto. Ve li immaginate questi bimbi di 3-4 anni, digiuni fino alle 15:30! E’ evidente che i dirigenti scolastici non stanno certo facendo gli interessi della scuola pubblica! Forse il nostro sindaco dovrebbe adoperarsi per informare formalmente i dirigenti scolastici che devono assolutamente astenersi dal minacciare i genitori che non consegnano il bollino. Deve essere sfuggito ai responsabili delle scuole che la mensa è solo un servizio ed è facoltativo scegliere di usufruirne, pertanto i genitori erano e sono nel giusto esercitando il loro diritto di discernere autonomamente. Inadempienze, superficialità, preoccupazioni, prepotenze e abusi…non manca niente, di grave, in questa spiacevole vicenda!

    5 COMMENTS

    1. In questa spiacevole vicenda, a mio avviso, c’è chi non vuole assolutamente che le cose si risolvano in bene e cerca di tenere sempre accesa la fiammella di una lotta ormai vuota di contenuti.Se spingete le famiglie a non fidarsi dell’amministrazione, che comunque ha cercato di rassicurare sulla genuinità dei pasti e ha avanzato una proposta concreta, perchè dovremmo fidarci di voi?Inoltre, da quello che scrivete nella nota, si comprende che la legislazione scolastica non è la vostra lettura abituale.Ora, dopo aver preso di mira Ecocapitanata, Ladisa, sindaco, tocca ai Dirigenti Scolastici???Ma vi rendete conto che siete soltanto demolitori??Non sarebbe meglio per i cittadini avanzare proposte costruttive serie??
      Al sindaco propongo di fare un ulteriore sforzo e di impegnarsi per far spostare la Ladisa, anche alla luce delle ultime dichiarazioni dell’assessore Palladino sulla grave situazione dei rifiuti nella zona industriale.

    2. L’interruzzione del servizio refezione affidato alla Società “Ladisa” (della quale non sono tifoso), che fino a prova contraria non presenta anomalie, se non operazioni di “scellerato allarmismo”, deve continuare, sempre che non si dimostri “la malafede” delle Istituzioni e della delegata al servizio la “LADISA”, che oltre che nel nostro territorio è presente in molte altre realtà della Regione Puglia ed oltre. L’azienda ed altre coinvolte e “tirate per il bavero”, nella querelle della zona industriale interessata dal fenomeno “Ecocapitanata”, penso abbiano cominciato a richiedere risarcimenti danni “milionari” ,a coloro che hanno voluto gettare in pasto all’opinione pubblica cittadina una “dissennata” strumentalizzazione che ora si ritorce come un boomerang. Certo coloro che erano chiamati in causa sono i nostri figli, pertanto gioco forza che tutti ci saremmo allarmati, ma alla luce di ciò che è emerso fino ad ora, la salute di tutti loro è salvaguardata dalle strutture operative Nazionali (NAS), Regionali -Asl, Sanità locale S.I.A.N.
      Quelli che hanno giustamente sollevato il problema, avrebbero potuto agire in modo diverso, non aspettando l’ARPA o le Analisi “considerate di parte”, ma si potevano organizzare con una colletta pubblica ed interpellare altro laboratorio al fine di poter essere “utili ed al servizio della Comunità”.
      Senza seminare panico e (fino ad oggi) ingiustificate paure.

      • complimenti a salomone e a insegnante, avete centrato il nocciolo della questione.Anch’io spero nel boomerang,così tanti politicanti getteranno la spugna e vadano a disintossicarsi in un centro di buone maniere e rispetto per gli altri.Diceva un personaggio famoso,fate salire un italiano su un foglio di carta velina e si sentirà su un piedistallo, cosi sta succedendo a Cerignola dove tutti vorrebbero emergere senza avere le caratteristiche giuste ma soprattutto le qualità morali per condurre la POLIS.Logicamente mi riferisco a Mangiafuoco con tutti i burattini.

    3. Gentile insegnante,
      ho apprezzato le sue parole.
      Dissento solo sull’ultima parte del suo discorso circa lo spostamento del centro di cottura Ladisa.
      Non è Ladisa che si deve spostare ma siamo noi cittadini che dobbiamo tornare ad essere persone civili.
      Cosa facciamo se Ladisa si sposta e per caso nelle vicinanze della sua nuova sede cominciano a scaricare abusivamente rifiuti?
      La facciamo spostare di nuovo?
      Cara insegnante, almeno noi cerchiamo di essere seri, continuiamo a monitorare la situazione dell’inceneritore Ecocapitanata, nel frattempo l’amministrazione sta avviando delle campagne di sensibilizzazione sullo smaltimento dei rifiuti e sul rispetto dell’ambiente, un primo segnale sarà dato in villa sabato sera e domenica con una attività di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata.
      Un secondo segnale sono i verbali e le multe che i vigili urbani stanno facendo in zona industriale.
      Le sceneggiate lasciamole ai dirigenti scolastici ed a quella parte politica che ha strumentalizzato la situazione, capendo, successivamente, che era una questione più grande di loro.
      Questi irresponsabili sono dei poveracci, agiscono toccando punti sensibili della cittadinanza, in questo caso i bambini, anteponendo i loro interessi professionali e politici agli interessi della città.
      Continuerò a seguire la questione Ecocapitanata senza abbassare la guardia, anche se la vera battaglia adesso sarà contro l’altro più grande inceneritore, quello di borgo Tressanti.
      Anche per questo secondo inceneritore l’amministrazione si è mossa con serietà e nel riserbo che questi argomenti necessitano, presentando un ricorso e approfondendo tutte le autorizzazioni, altri stanno alla finestra, dicono sciocchezze, istigano all’odio, fanno confusione e fanno perdere solo un sacco di tempo.

      • Le do ragione, ma ormai quelli che dicono sciocchezze, istigano all’odio e fanno confusione(riprendo le sue parole perchè mi piacciono) hanno fatto in modo da legare a doppio cordone Ecocapitanata e Ladisa, rendendo vane tutte le rassicurazioni possibili e tutte le analisi fatte e che si faranno.E penso che le aziende soffrono, e non è giusto.Per questo l’unica strada percorribile, a mio avviso e non so se sbaglio, è quella di spostare la Ladisa.Ma mi chiedo, ovviamente da ignorante in materia ma curiosa, se non si poteva dividere la zona industriale in settori(settore con tutte le aziende alimentari,ecc).Grazie

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