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    Cerignola, Giannatempo-Laguardia-Vitullo: le tre facce della crisi!

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    “Sindrome bipolare”…ovvero doppia personalità, atteggiamenti schizofrenici, forti sbalzi umorali. Ha colpito i geni e i grandi personaggi della nostra storia: da Napoleone Bonaparte a Vincent Van Gogh, da Giacomo Leopardi a Kurt Cobain. E, se l’accostamento non scandalizza, sembrerebbe soffrirne anche l’attuale amministrazione. Giannatempo-Laguardia-Vitullo: primo cittadino, consigliere di maggioranza e capogruppo Pdl…tre modi diversi di vedere e di vivere una crisi politica che, però, è sotto gli occhi di tutti. Giannatempo in versione bonus pater familias (“Stiamo operando bene e siamo coesi nelle decisioni”), Laguardia autoschieratosi nel ruolo di “esterno” (d’attacco o di difesa non importa…perchè “da oggi assicuriamo solo un appoggio esterno alla maggioranza”) e Vitullo improvvisatosi psicologo (“Laguardia deve prima capire se stesso”) offrono tre chiavi di lettura di una lotta intestina che, ricordiamo, si è sublimata durante l’ultimo consiglio comunale dello scorso martedì, allorquando il GAM (Gruppo Autonomo di Maggioranza) ha deciso di prendere il taxi che lo ha portato definitivamente fuori dall’attuale compagine di governo cittadina. Lanotiziaweb ha raccolto le dichiarazioni dei tre protagonisti della crisi. Per provare a fare chiarezza. Se chiarezza non sarà fatta non ve la prendete nè con Giannatempo, nè con Vitullo e nè con Laguardia. Dietro ogni “bipolare” si potrebbe nascondere un genio.

    Laguardia nel ruolo di “esterno” «Il Sindaco sa solo dialogare e prendere tempo, ma non sa mai assumersi la responsabilità di una decisione. Ci ha promesso tanto ma non ha mantenuto neanche una delle promesse, guadagnando ogni volta tempo. Da oggi in poi il Sindaco e la maggioranza tutta possono ritenersi liberi da noi, potranno proseguire per la loro strada e noi valuteremo, di volta in volta, proposta per proposta, se appoggiare o meno Giannatempo. Noi abbiamo chiesto l’azzeramento della Giunta e dei Dirigenti – prosegue Laguardia – denunciando uno scollamento tra l’attività dei Dirigenti e quella degli Assessori, così come una mancanza di coesione tra l’operato dei Consiglieri e quello dei Dirigenti e degli Assessori. Questo provoca una evidente inefficienza operativa che si ripercuote sui cittadini». Conclude le sue dichiarazioni ricordando che, in gergo politico, il loro lavoro da oggi sarà di «appoggio esterno alla maggioranza».

    Giannatempo “bonus pater familias” «Trovo difficile comprendere le lamentele del Consigliere Laguardia. Noi stiamo operando bene come maggioranza e siamo coesi nelle decisioni. L’unico che non è d’accordo sembra essere lui, ma non ne capisco i motivi. Lo scollamento di cui parla – prosegue Giannatempo – è una sensazione solo sua, nessun altro Consigliere mi ha mai fatto rimostranze in proposito». Sulle promesse non mantenute risponde al Consigliere Laguardia: «Laguardia crede che sia facile azzerare i Dirigenti ma così non è. Bisogna rispettare delle procedure burocratiche che richiedono tempo e che al momento, con le priorità che ha il paese, è difficile accelerare. Bisogna avere pazienza». In conclusione, alla domanda su come agirà in futuro il suo governo, se dovesse mancare la maggioranza, il Sindaco risponde: «Nel momento in cui il GAM si tirerà fuori, ci muoveremo di conseguenza, prendendo atto della decisione, e se necessario, andando a casa qualora i numeri non ci siano più».

    Vitullo “psicologo” «Laguardia oggi parla di responsabilità, ma lui non è mai stato responsabile. Non lo è stato dal primo giorno, dalla votazione del Presidente del Consiglio comunale, fino agli ultimi punti discussi nei numerosi Consigli. Praticamente, se valuterà di volta in volta, non fa nulla di nuovo, visto il suo continuo ritardo e le sue assenze a tutte le nostre discussioni. Dovrebbe cercare – prosegue Vitullo – di capire prima se stesso e poi provare a capire e giudicare l’operato dell’amministrazione, perchè un membro della maggioranza non può criticare l’operato e basta, deve provare a porre delle soluzioni, a proporre. Alla luce delle sue dichiarazioni in Consiglio – conclude il Capogruppo PdL – dovrebbe anche chiedere le dimissioni di uno dei membri da una commissione, poichè è inconcepibile che un gruppo che fa appoggio esterno alla maggioranza, abbia una presidenza di una commissione. Alla fine sono comunque convinto che Laguardia, nonostante il gran parlare, non si assumerà mai le proprie responsabilità fino in fondo. Se ha deciso di porre fine all’esperienza politica di questa maggioranza, si assuma la responsabilità di portare fino in fondo la scelta». 

    Vito Balzano/Stefano Campese

    12 COMMENTS

    1. Laguardia ha avuto il coraggio di dimostrare pubblicamente il suo malcontento che rispecchia una situazione reale che solo chi non vuol vedere non vede.
      Giannatempo continua inesorabilmente a parlare di coesione che proprio non ha nulla a che vedere con il momento di forte crisi che sta vivendo. E’ illuso anche perchè crede che le accuse di Laguardia siano solo sue e non si rende conto che ha tutti contro nella sua stessa maggioranza, solo che non hanno il coraggio di esprimerlo chiaramente.
      Vitullo, che è stato uno dei primo a soccombere al potere di Decosmo, per logiche di partito si schiera semper a fianco e a sostegno del Sindaco, che magari anche lui vorrebbe dimissionario.
      Forte infine la provocazione di Vitullo a Laguardia “alla fine sono comunque convinto che Laguardia, nonostante il gran parlare, non si assumerà mai le proprie responsabilità fino in fondo. Se ha deciso di porre fine all’esperienza politica di questa maggioranza, si assuma la responsabilità di portare fino in fondo la scelta”.
      Laguardia sei stato accusato di irresponsabilità………………….a te la parola o meglio i fatti!!!

      • Mi complimento con Luigi che ha inquadrato benissimo una parte dei motivi di questa crisi di maggioranza.
        IN OGNI MODDO, E’ FONDAMENTALE CAPIRE che GIANNATEMPO pensa solo a questioni personali e per ciò giocherà a tirare il più lungo possibile pur portando alla deriva l’mmagine sua e di tutta l’amministrazione (vedete suo precedente mandato): a lui gli entra, come minimo, uno stipendio di circa 3000,00 euro mensili e tanti altri privilegi e soddisfazioni.
        Sono i consiglieri che devono capire che per loro non ci sarà mai niente se non solo brutte figure.
        Buon lavoro

    2. sulla nostra web-tv abbiamo messo un sunto in video dell’ultimo consiglio comunale con le dichiarazioni dei tre di cui parla l’articolo…..bhe oltre le parole che sono pesanti e’ anche utile vedere gli sguardi che sio sono dati.
      comunque ci sta anche da ricordare il “vigliacchi” gridato da laguardia nei confronti della maggioranza e dello scontro con Marro.

    3. Vedendo il Consiglio comunale sul web e leggendo quanto affermato nelle dichiarazioni mi vien da pensare subito una cosa: Metta salvaci tu. Spero tanto di vedere un giono Metta Sindaco.

    4. facce di c…o direi, questi tre stanno distruggendo Cerignolla, pensando ai loro interessi. Giannatempo ha perso molto, vitullo si ingrssa come un vitello grazie a incarichi che sindaco gli fa avere, laguardia si dimena perchè non ha avuto quello che chiede da tempo….se questo è amministrare nel nostro interesse…andatevene a casa.

    5. Calmi,si stanno ammazzando tra loro,lasciamoli fare,più stanno al palazzo e più Metta guadagna voti,continuate così che alla fine ci sarà la resa dei conti,stiamo arrivando,e vai CICOGNAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    6. Non vi preoccupate, c”e” il farmacista…..Laguardia può continuare tranquillamente ad incazzarsi (deve dimostrare a L. che lui pedala) e a sognare la presidenza del consiglio comunale…..

    7. ragazzi non c’e’ problema, voi dite la crisi la crisi, voi state bene e allora e’ tutto a posto poi il resto come viene viene

    8. Trovo istruttivo l’articolo riguardo quanto avvenuto in Consiglio Comunale.
      Certo che ci vuole una gran faccia da cultore politico, a dichiarare che la maggioranza è coesa. Devo comunque ammettere che per i fatti loro sono ben cementati, secondo le migliori tradizioni già viste in altre epoche o se vogliamo in territori che richiamano la storia del dopoguerra, quando i “garanti” dei territori liberati li avevano insediati gli americani. Un po’ di cultura non guasta mai; ricordate comunque che la longa mano della iustitia arriva, magari in ritardo, ma arriva! Non disperate concittadini è un film già visto ma poi arrivano i nostri a liberarci da queste situazioni inquietanti.Il Consigliere Laguardia e C. potrebbe “giustamente” essere frainteso, ha certamente qualche piccolo neo sulla “reale” capacità di mandare a casa il parente Giannatempo, ma quando lacqua stagna si rimuove un po’ di torbido provoca. Il farmacista potrà essere utile fino a quando il Presidente Monti non riuscirà a debellare questi centri di potere (farmacisti, avvocati, notai ecc. ecc.) che difendono le caste degli ordini professionali. Se ci sarà la stura anche il farmacista dovrà soccombere, allora non avrà nessuno e niente che potranno preservargli “la futura apertura di farmacie” che hanno oggi un valore pari a circa 3.000.000 di euro. Quando si cominca a non “pensare”più:
      ai lotti, alle costruzioni, agli impianti d’energia altrenativa, ai mattoni d’oro; ai servizi d’assistenza coop; ai taxi; alle feste del rione; alle aperture mercatali…………………………..e tante altre quisquiglie che non portano economia alla città, ma riempiono le tasche altrui, allora ci si renderà conto che occorre un vento forte, quasi un tifone per sbarazzarci di tanta zavorra.
      Premetto che gli altri sono il male minore!

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