E’ terminata ieri 7 gennaio la rassegna di Cabaret firmata ADManagement, che ha visto ancora una volta sul palco del mascagnano teatro di Cerignola alcuni tra i migliori comici del momento. Dopo gli affermati Emo, Cacioppo e Fichi d’India, per la serata finale si è voluto concludere con una kermesse di artisti, meno blasonati, ma per questo non meno bravi. Presentati da Antonella Genga e Chicco, con la musica de “I Paipers”, i Doppia Coppia, Vivo D’angelo, La Gastrite e Mino Abbacuccio. Sul palco anche il giovane concittadino Gennaro Berardi, attualmente studente a Roma all’Accademia “Ma che comico”, che regala una performance in cui il dialetto locale ruba la scena al senso comico della performance stessa. Per concludere Gino fastidio e il suo Sdeghedè Sdeghedè, fenomeno del momento direttamente da Colorado, di cui lanotiziaweb.it vi mostra un estratto.
Al termine della manifestazione Antonio De Toma, organizzatore dell’intera rassegna, si dice «soddisfatto e felice di aver portato a Cerignola dei nomi importanti del cabaret italiano». Nella speranza che questi eventi crescano e si intensifichino, è triste notare come purtroppo situazioni di questa portata non siano parte della stagione culturale cerignolana. In attesa di nuove risate Gino Fastidio ci ha regalato uno “Sdeghedè” speciale.
Qualcosa di serio sarà ora possibile prevedere, questa nostra città ha troppo riso, così come confermano i cinesi che anche da loro hanno tanto riso. Le feste, le adunate forzate in piazza saranno sostituite da iniziative che dovrebbero dare più prodotto a questa “dormiente e perennemente assopita” città di frontiera, che come testimonia la testata che mi ospita è sempre piena di grandi notizie, che certamente fanno poco ridere, ma coinvolgono puntualmente la testa: quell’involucro posto per dividere le orecchie, che molto spesso produce suoni afoni, ma di danni ne provoca moltissimi, oltre a mostrare la faccia tracotante di questi miserabili. I nostri Organizzatori Istituzionali potrebbero prendere spunto per “pensare” a qualcosa di costruttivo, magari organizzando laboratori che in parallelo con le scuole possano formare giovani “imprenditori di se stessi”, con corsi serali per avviamento al lavoro, quello del futuro. A Voi la testa funzionerà, non solo per quella missione fisiologica. Sforzatevi questa città ha bisogno di una scossa.