L’Audace Cerignola si impone nel derby contro il San Severo, ottenendo la terza vittoria consecutiva e raggiungendo la seconda piazza in classifica: il 2-1 finale racconta di una partita gagliarda da parte dei padroni di casa, dominata fino al 70′ e poi molto sofferta con le espulsioni di Colangione e Vurchio, comminate da un eccessivamente fiscale Cortinovis di Bergamo. Pizzulli recupera nell’undici di partenza Matera in difesa, inserisce nuovamente Russo sull’ala sinistra al posto di Auciello e conferma la fiducia agli uomini delle precedenti uscite; San Severo con il solito schema offensivo, attacco composto da Galetti e Cesareo, supportati da Lanave e Ladogana. Gli ofantini partono con il piede sull’acceleratore, comandando fin da subito le operazioni: si grida al gol già al 5′, con Lasalandra che conclude una bella azione corale, impegnando in due tempi il portiere ospite Pizzolato. Tre minuti più tardi De Santis si vede alzare in angolo una punizione dai 20 metri ed al 10′ una sgroppata di Piscopo con relativo cross in area non trova la deviazione vincente di Caggianelli, sbilanciato ed in posizione defilata. L’ariete cerignolano si riscatta poco dopo (12′), realizzando il gol del vantaggio: punizione di De Santis, un giocatore dell’Audace colpisce di testa con palla che sbatte sulla traversa e rimbalza in campo, ne approfitta il numero nove che spedisce in fondo al sacco. Non pago del vantaggio, il Cerignola insiste e manca per un niente in due nitide occasioni il bis, con Lasalandra, che dopo aver aggirato un difensore calcia a lato sul secondo palo e con Piscopo (tiro cross teso che non trova pronto alcun compagno). Il primo tempo del San Severo è racchiuso tutto nella conclusione fuori misura di Cesareo al 37′: si chiude un primo tempo nel quale i gialloblu, compatti ed accorti in difesa e molto propositivi in avanti, hanno impedito agli avversari di reagire e giocare come sanno.
Sofferenza nel finale con lo “show” dell’arbitro La gara è tutt’altro che chiusa e servirebbe un gol per avere un margine più rassicurante: ecco così che, al 48′, il capitano Lasalandra favorisce la sovrapposizione di Russo, cross perfetto per l’accorrente Piscopo che inzucca all’angolino per il 2-0. L’allenatore ospite Rufini sbilancia ulteriormente la sua squadra, inserendo Stango e Selvaggi, mentre il Cerignola sembra accontentarsi e diventa più remissivo in attacco. Proprio uno dei neo entrati, Selvaggi, fa compiere un miracolo d’istinto a Vurchio, che con l’aiuto dei compagni sventa anche la ribattuta: pochi secondi e c’è la prima espulsione ai danni di Colangione, colpito duro in mischia nell’area di casa e reo di eccessive proteste al minuto 71. Pizzulli richiama in panchina Piscopo per Compierchio e rinfoltire la difesa; San Severo che pian piano prende campo e coraggio, iniziando ad insidiare la porta locale con più pericolosità: ancora Vurchio protagonista su Ladogana ed in seguito Di Simone da buona posizione spara alto. Al 91′ i giallogranata accorciano con Ladogana, che gira indisturbato di testa un assist dalla destra: il sig.Cortinovis ha decretato sei minuti di recupero e sventolato con facilità cartellini gialli per perdita di tempo (Vurchio e De Santis). Finale davvero grottesco, con il portiere cerignolano espulso proprio al 96′ per ulteriore ritardo nella ripresa del gioco: punizione di seconda in area per il San Severo ribattuta dalla barriera e triplice fischio liberatorio, dopo altri due minuti di prolungamenti. Il successo odierno testimonia che il Cerignola c’è e vuole proporsi come protagonista, avendo giocato meglio di un San Severo che dal suo canto esce un po’ ridimensionato dal derby. Giovedì ritorno al “Monterisi” dei quarti di Coppa Italia con il Manfredonia, poi domenica difficile ed ostica trasferta a Terlizzi, da affrontare con tre quarti della retroguardia titolare fuori per squalifiche o infortuni.
PECCATO PER METTA E I CICOGNINI: IL CERIGNOLA HA VINTO METTA AVEVA INVITATO I SUOI SEGUGI AD ANDARE SOLO AD INCORAGGIARE LA SQUADRA DI BASKET DI CASTELLANO E POI RITIRARSI. MA COME FAREMO UN DOMANI A ESSERE GOVERNATI DA QUESTE PERSONE CHE SOBILLANO I TIFOSI DELL’AUDACE, INVITANO I CITTADINI A TIFARE SOLO PER UNA SQUADRA DI BASKET PERCHE’ L’ALTRA E’ ALLENATA DA SARACINO FRATELLO DEL DIRIGENTE DEL COMUNE E QUNIDI BISOGNA DISERTARE BASTA ANDARE LA DOMENICA E VEDERE LA DIFFERENZA:AVVOCATO CONTINUA COSI’ ANZI NON ANDARE AI CAMPI QUANDO GIOCANO QUESTE SQUADRE PERCHE’ PORTI SFIGA TU E I TUOI SEGUGI. FORZA AUDACE E FORZA SARACINO
ANDREMO AVANTI SENZA I METTIANI NOI I VOTI NON TE LI DAREMO MAI.
Scusa caro Luigi Defeudis ma con l’Audace che caxxo c’entra?
FUORI LA POLITICA DALLO SPORT!!!!!!!
Parliamo di calcio per favore si sa che udas uguale cicogna ormai quando la politica entra nello sport e’ una vergogna per tutti. Sfruttare lo sport per la politica e’ una vergogna per chi ci specula e per chi lo accetta. Vergogna
ma se vuoi parlare di sport ….allora che caspita scrivi a fare
che l’udas = cicogna ?
quando poi è una stronzata ?
l’udas è sport, entusiasmo e divertimento. Metta e specchio possono anche provare a intrufolarsi…
ma non c’è trippa per gatti…
societa vergogna.oeri l inhresso allo stadio era di dieci euro ,la somma che ho pagato io.invece gente che è entrata con un boglietto due persone.vergognatevi xxxxx e xxxxxxx
la prossima volta va la redazione di lanotizia web ad arbitrare… chi non lo ha mai fatto non sa che significa essere pressato costantemente da 22 persone tra cui metterei na 10 di animali che nn potendo stare trai professionisti si permette di fare il gradasso con una persona che secondo loro dovrebbe essere accomodante solo xche sta a cerignola senno so mazz’t, (pensano loro) e’ qst la categoria che si meritano sti pseudo calciatori… CALCIATORI PRIMI MERCENARI… un arbitro è sempre da solo mettendo a rischio la sua incolumita’ x 100 euro o poco piu
MA ALLORA CONTINUATE A SCRIVERE FUORI TEMA A LIMITE PARLATE DELLA PARTITA DELLA CONTESTAZIONE A DECOSMO DI QUANTO ERA STXXXXX L’ARBITRO…….MA METTA,L’UDAS PIPPICALZELUNGHE MANGIAFUOCO……..CHE CAXXO C’ENTRANO?
Ho seguito la radiocronaca della partita durante la quale m’è parso notare ,stando alla cronaca,un inizio travolgente del Cerignola e a partire dal secondo tempo dopo la seconda rete un affievolimento del gioco dell’audace in concomitanza all’inizio della contestazione degli….”ultras”.Ma perchè mi chiedo, con la squadra che stà vincendo contro la capolista giocando un buon calcio si deve contestare,forse a ragione,la dirigenza ma facendo ,credo, deconcentrare inevitabilmente la squadra.Penso che i contestatori possono anche evitare di andare allo stadio (non è una ricetta medica)e poi se vogliono contestare lo facciano fuori dal campo e propongano nomi nuovi in alternativa.Non mi sembra che dopo le dimissioni dei Losito,De Cosmo e Dinisi (non li conosco non posso giudicarli) si siano fatti avanti in maniera concreta persone intenzionate o meglio interessate a sostituirli.Insomma contestate pure ma lasciate in pace la squadra.
P.S.)Sia ben chiaro non stò difendendo i dirigenti ma i giocatori.
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Vedo di non essere l’unico ad essersi reso conto che qualcuno va fuori tema……….grazie redazione…….e speriamo bene.
Caro raffa gli ultras hanno tutto il diritto di continuare nella contestazione,cosi’ come i fedeli al raiss di contestare gli ultras,
tanto alla fine qualunque cosa succeda gli ultras ci saranno sempre,
gli altri……………ma poi gli altri chi?
Inoltre sei informato male,piu’ di qualcuno si e’ fatto avanti,purtroppo “sua presunzione” detta notizie assolutamente false…….chiedi al sindaco.
Ti lascio ricordandoti che sulla concentrazione dei giocatori fa piu’ presa lo stipendio non pagato,piuttosto che la contestazione alla pseudo societa’.
Buona lettura a tutti.
standing ovation!!
Auguro che quanto detto da “ai” si realizzi e finalmente dopo tanto tempo si potrà formare un organigramma societario di concretezza che possa aspirare a traguardi conseguti da realtà del calcio regionale quali.. Bisceglie,Martina,Monopoli.Non possiamo e non dobbiamo essere da meno da queste società.Un grande in bocca al lupo da chi come me segue la squadra tramite internet a causa della lontanaza.