Con il successo di questo pomeriggio per 2-1 sul Manfredonia, l’Audace Cerignola ha staccato il biglietto per le semifinali, dopo l’1-1 dell’andata. Pizzulli deve fare a meno degli squalificati Riontino e Caggianelli e dell’infortunato Ingrosso: spazio a Vurchio in porta e Colangione in difesa (indisponibili domenica per l’espulsione rimediata col San Severo); Conte al fianco di De Santis in mediana, il trio Auciello-Lasalandra-Piscopo a supporto dell’unica punta Stefanini. Tra i sipontini, l’ex Di Pinto parte dalla panchina, mentre Carminati è in campo dall’inizio. Il primo brivido lo regalano proprio gli ospiti, con Moro che di testa non trova lo specchio della porta su tiro dalla bandierina; all’8′ De Santis mette in difficoltà Della Torre su punizione. Al 18′ l’Audace passa: calcio da fermo di De Santis respinto, sulla palla si avventa Auciello, la cui prima conclusione è respinta da Simone, riprende l’under di casa che stavolta batte imparabilmente il portiere biancazzurro. La squadra ofantina insiste, più determinata rispetto agli avversari: al 22′ un illuminante lancio di De Santis pesca sulla sinistra Piscopo, che scatta e crossa ma Stefanini mette a lato. Quattro minuti più tardi, il raddoppio con il capitano Lasalandra, il quale sfrutta una difesa del Manfredonia assopita ed immobile su una punizione dalla tre quarti difensiva di casa: il numero dieci incrocia sul secondo palo ed è 2-0. La qualificazione pende decisamente dalla parte dell’Audace, eppure (abbastanza casualmente) Carminati riesce ad accorciare le distanze, complice un cross basso dalla destra che giunge fin all’altezza del dischetto del rigore; tuttavia, era a terra Piscopo da qualche secondo, ma nè i sipontini, nè l’arbitro hanno fermato il gioco.
Nella ripresa la partita cala comprensibilmente d’intensità, ma aumenta il nervosismo: Carminati è l’uomo più pericoloso dell’undici allenato da D’Arienzo, ed al 48′ dal limite dell’area fa sibilare la sfera poco oltre la traversa. L’ariete ex Bisceglie ci riprova al 63′ con una volèe davanti a Vurchio, trovando la splendida opposizione dell’estremo gialloblu, respinta poi perfezionata da Corcelli. Al 69′ grande occasione per il Cerignola di chiudere definitivamente il discorso, quando Lasalandra è atterrato da Polidori ed è rigore, concesso più che dall’arbitro molfettese Deleo, dal suo primo assistente: dagli undici metri però De Santis calcia a lato, mancando l’opportunità. L’allenatore del Manfredonia getta nella mischia anche Di Pinto per cercare la rete qualificazione, senza esito: l’incontro si trascina fino al termine senza ulteriori spunti di cronaca. L’Audace così torna dopo due anni in semifinale di coppa Italia ed il suo prossimo avversario sarà la Libertas Molfetta, che ha avuto la meglio sul Corato: l’andata si giocherà l’8 novembre, il ritorno due settimane più tardi.
PECCATO PER METTA E I CICOGNINI IL CERIGNOLA VINCE
STANOTTE L’AVVOCATO NON DORMIRA’ PENSERA’ A DE COSMO
E MO CHE CAXXO C’ENTRA?
REDAZIONE VIGILA……………..
ma si puo parlare per una volta di calcio invece che di politica e di contestazioni???? … parliamo e sosteniamo la squadra che ci fa divertire allo stadio e gioca bene invece di fare sempre casini … chi può domenica vada a terlizzi a sostenere il cerignola
io, invece, al di là di tutto quoto antonio….per chi segue veramente il cerignola (trasferte salentine comprese) sa che era da ormai troppo tempo (visto la durata dell’era dicoratiana) che non si vedevano quattro passaggi quattro….quest’anno possiamo veramente divertirci con la speranza che tutto (soprattutto a livello societario) si risolva…immaginate per un attimo questa alchimia: tifo da serie a (c’è), squadra divertente (c’è), società seria (?)…..la serie d così nn sarebbe più un miraggio ma un diritto….forza audace e tutti a terlizzi!!!!!!!!!!!!!!