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    “Scrivo per…” l’assenza di certezza del prezzo del bene esposto

    Pubblicato il

    All’interno della rubrica “Scrivo per…” oggi diamo voce a una mamma cerignolana che denuncia, in una lettera aperta indirizzata al Sindaco, all’Assessore alla Sicurezza e al Comandante dei Vigili Urbani, l’assenza dei prezzi all’interno delle vetrine di alcuni negozi del centro. Ecco la lettera completa.

    Gentile sig. Sindaco,
    segnalo a Lei, anche nella sua qualità di Assessore alla Polizia Urbana, all’Assessore al ramo ed al Comandante dei VV. UU., che constato giornalmente, mio malgrado, che sono sempre più numerosi i negozi che NON mettono i prezzi sui prodotti esposti in vetrina. Questo “malvezzo”, iniziato da negozi periferici, si sta velocemente diffondendo in negozi centrali e centralissimi, perfino in quelli del Corso principale. Questo comportamento implica una disonestà intellettuale da parte del negoziante che lo adotta, poichè è assai evidente che, una volta entrati nel suo negozio, il prezzo del bene richiesto diventa discrezionale e, per questo, NON tutelante per l’acquirente. Sig. Sindaco, Sig. Assessore al ramo e sig. Comandante dei VV.UU., a cui è demandato il controllo del rispetto delle norme, in un periodo nel quale le famiglie sono oppresse da crescente precarietà economica, il venir meno della “certezza del prezzo del bene esposto” aumenta ulteriormente detta precarietà, perciò vi prego di:
    • farmi conoscere se l’obbligo del prezzo sui beni esposti in vetrina è ancora vigente o è stato abolito;
    • se è ancora vigente VI PREGO, soprattutto adesso che bisogna fare gli acquisti natalizi, di far rispettare dai negozianti inadempienti detto obbligo.
    Spero che vogliate dar seguito a quanto richiestovi, diversamente non mi resterà che andare fuori Cerignola e fare acquisti in città più rispettose della legalità e, con me, tante altre madri di famiglia come me. Mi sembra giusto, infine, far conoscere quanto sopra agli organi di informazione in indirizzo.
    Distinti saluti, una madre di famiglia di Cerignola

    20 COMMENTS

    1. Mentre mi complimento con la scrivente perchè denuncia un fastidioso e diffusissimo malcostume, voglio sottolineare che la necessità di un controllo del tipo auspicato dalla Signora è assolutamente indispensabile per le categorie di negozi che vendono merci sfuse e quindi senza un cartellino attaccato all’oggetto posto in vendita ( mi riferisco a frutta e verdura in special modo) . In viale di levante i venditori di frutta e verdura spuntano come funghi ma GOCC a vedere un prezzo. E i vigili A DO’ STANN ASCNOUT?

      PIPPO

    2. L’incertezza in questo periodo non è quella di non vedere il prezzo,ma quello di non poterlo pagare…

      saluti

      • ho appena letto l’articolo e stavo pensando proprio la stessa cosa….certo, poi si sa quali sono i negozi accessibili e quali sono quelli un po’ più “d’elite”. comunque se non ricordo male c’è una legge che impone l’obbligo di denunciare il prezzo del bene esposto. Basta VIGILARE o comunque farlo presente agli esercenti, credo che a sollecitazione si verrà risposti…

    3. (concordo come sempre con Michele Biancardi).. in ogni caso è davvero una bruttissima abitudine, oltre che non a norma di legge, non esporre i prezzi della merce sistemata nelle vetrine. molto diffusa qui a Cerignola. Vi garantisco che al nord non esiste questa abitudine, e quando qualche commerciante, furbetto non mettendo i prezzi, teneva esposto al loro posto la scritta “vetrina in allestimento”, veniva redarguito lo stesso. oltretutto credo non sia nemmeno tanto conveniente per i commercianti stessi, io stesso sono uno di quelli che non si osa entrare per chiedere un prezzo, quindi giro al largo da quel negozio, credo di non essere l’unico a cui capita ciò.

    4. Mi associo alla sua denuncia. Spesso evito di entrare in alcunii negozi di abbigliamento del Corso zona Convento Agip, poichè non so a cosa vado incontro, e non vorrei, poi, dinanzi a prezzi esosi, dover dire non “non mi piace”, ma “non posso”, facendo pure una figuraccia.

    5. Non c’è bisogno di tanto clamore…basta non entrare in quei negozi che si credono furbi non mettendo in vetrina il prezzo…è la peggiore sanzione applicabile..figuriamoci se i vigili possono controllare tutti i negozi(soprattutto quelli periferici)..Evitate quelli che vi sembrano disonesti..provate ad entrare in un outlet e se siete capaci a capirci qualcosa siete Bravi..Buona fortuna…

    6. esporre il prezzo di un qualsiasi bene di consumo è obbligatorio per legge,
      Il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, che ha rinnovato la disciplina del commercio, ha confermato l’obbligo dell’esposizione dei prezzi di vendita, non solo per gli alimentari, ma per tutti i prodotti farmaci compresi.
      inoltre secondo gli accordi interministeriali del 20 ottobre scorso devono essere ben visibili in un foglio i prezzi praticati dei farmaci da banco piu venduti nella farmacia.
      Fonti:
      Il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114
      accordi interministeriali 20 ott 2009

    7. X pippo bastone…vorrei segnalarti che i venditori di frutta e verdura su viale di Levante non spuntano come funghi…sono lì piantati come gli alberi…solo che non dovrebbero esserci perchè non autorizzati…quindi a nero…non sono previsti da alcun piano commerciale…che a cerignola sembra un’utopia…..pagano solo l’occupazione del suolo pubblico…quando va bene…e tanto basta al comune che introita..senza preoccuparsi della salute dei cittadini che comprano frutta senza alcuna garanzia e messa a terra a pochi centimetri dalla terra….frutta che si ingrassa con i fumi di scarico…altro che prezzi esposti!!!!!!!
      tant’è che siamo in un paese civilissimo…….

    8. Dimenticate un particolare: le bancarelle di fruttivendoli e molti negozi occupano le piste ciclabili. Già era impensabile che le piste fossero ubicate sul marciapiede, ma adesso sono impraticabili. Commentando invece la lettera, è giusto che i prezzi siano esposti, anche perchè così riusciremo a vedere se effettivamente saranno praticati sconti. Il peggio è che molti negozi vendono gli stessi prodotti che trovi a Foggia ad un prezzo maggiorato e la scusa è che noi cerignolani siamo abituati a contrattare il prezzo. E chi non lo sa fare e paga subito?

    9. Quasi quasi e’ meglio non trovare i prezzi esposti che trovarli e poi pagare un prezzo piu’ alto. Mi riferisco ai distributori di carburante: attenti ai furbi, a volte il prezzo unitario sulla colonnina e’ aumentato rispetto a quello (obbligatoriamente) esposto sul cartello prezzi.

    10. Dimenticate un particolare cari lettori, che Cerignola è stata abbandonata totalmente.
      Qui è come se vivessimo in TEXAS.
      Non esistono regole
      Non esistono leggi.
      Scusate una Legge esiste, a Cerignola ed è quella del più furbo e del più forte.
      Comunque si prospetta una brutta fine per noi tutti, sia per i ricchi e sia per i poveri.

    11. oltre ai furbetti che non espongono i prezzi e se entri per chiederlo fanno pure la faccia storta, ci sono quelli che dicono che il prezzo esposto e’ sbagliato

    12. giustissimo per quei negozi che, per anni , si sono adeguati a non mettere completamente il prezzo visibile in vetrina e neanche sui cartellini….non sono daccordo quando si dice che il negoziante necessariamente debba mettere visibile il prezzo…poiche’ basta che il prezzo sia applicato sul cartellino….per me e’ piu’ che sufficiente….il fatto che una persona non vuol entrare….e’ solo un discorso personale….l’attenzione la vedo solo quando ci sono le vendite promozionali….se in realta’ il prezzo di partenza viene lasciato invariato.dobbiamo noi stessi avere fiducia nella professionalita’ del negoziante presso il quale facciamo i nostri acquisti. Crediamo che il mondo sia diverso fuori? Io penso di no….le inadempienze ci sono dappertutto!!!

    13. dipende da chi entra a comprare, cosa compra, come compra e quanto compra…x ognuno di queste possibilità c’è un prezzo diverso!

    14. Mi fa piacere che si ponga l’attenzione sui commercianti che per principio sono dei furfanti che non amano il proprio cliente ma lo vogliono fregare.
      Premesso che c’è l’obbligo di esporre il prezzo su tutti i prodotti vorrei far notare a chi di competenza che questi piccoli imprenditori sono lasciati al loro destino mentre il mercato se li sta mangiando e se continua questa situazione presto la signora potrà comprare quanto le serve solo sulle bancarelle abusive dove non esiste listino e il prezzo lo si fa al momento a seconda della bravura nel trattare. I commercianti legali sono stanchi di pagare le tasse e rispettare le regole che ad altri …….non viene imposto……LEGALITÀ per tutti…..via gli abusivi……è tutti quelli che vendono nascondendo i loo guadagni per non pagare….
      Grazie

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