«Crescono quelli che vivono in web con impegno e dicono la loro in blog o sui social: nel 2010 erano il 25%, ora il 29%. Chi si informa ma non partecipa è stabile al 14-15%. Cresce, dal 12 al 15%, chi naviga senza informarsi né partecipare». Questo l’occhiello di un bellissimo articolo pubblicato stamane sul quotidiano “la Repubblica” in cui Demos racconta i cittadini 2.0, quelli che navigano, si informano, discutono di politica e (perché no?) commentano. In Italia, come anche a Cerignola, è cresciuto il numero di utenti che si informano online. Oltre che Repubblica.it e Corriere.it, per l’informazione locale i cittadini, che nel 2010 Repubblica definiva cives.net, utilizzano le piccole testate online il cui raggio d’azione è limitato a territori piccoli, capaci di fornire panoramiche approfondite delle realtà locali.
Lanotiziaweb.it è tra queste, con i suoi 307 mila visitatori unici nell’anno 2012. Molti di questi commentano, scrivono opinioni, a volte trascendono (purtroppo), ma partecipano. Se il grillismo, a discapito di mille difetti, ha un merito, questo è quello di aver promosso la partecipazione in rete. Chi naviga, si informa e discute in rete, sente di poter così “dire finalmente qualcosa”. A volte sbaglia il modo (magari mettendoci qualche parolaccia, ma chi non lo fa?, ndr), a volte ne approfitta per togliersi qualche sassolino, a volte fa il duro sicuro dietro un computer. Ma si sa la “discussione in rete” è ancora in fasce, bisognosa di essere educata e non censurata (negando la possibilità di commentare). I bambini in fasce sono belli quando ti sorridono e quando ti vomitano addosso. E chi di bambini se ne intende dovrebbe saperlo.