E’ il 25 marzo 2013, sul sito del Movimento Politico La Cicogna compare una nota dedicata a questo giornale. La firma è di Franco Metta, colui che lo scorso 3 gennaio pubblicava sul sito del movimento le seguenti parole: «sono riconoscente a tutti coloro che si astengono da commentare insulti vari, che appaiono appositamente su la notizia web. Dico “appositamente” perché quella redazione, se fosse composta di persone rispettabili, eliminerebbe le sconcezze ed eviterebbe di essere, in cambio di un “clic in più”, il ricettacolo di immondizie varie». Oggi ritorna a bomba con una nuova nota in cui si mette in dubbio, nuovamente, l’operato di questa redazione.

«Molti amici – scrive Metta – mi hanno segnalato l’apparizione di alcune note, a firma mia e di un altro esponente del Movimento, sul sito LA NOTIZIA WEB. Vorrei informare tutti che, come già deciso, atteso il comportamento scorretto di quella testata, come Movimento abbiamo interrotto ogni rapporto e ogni contatto con loro. Non ricevono nostri comunicati. Evidentemente se li vanno a procurare sul nostro sito e altrove, all’unico scopo di consentire ai loro compagnucci di commentare con frasi laide, offensive, oltraggiose». Ma non solo. «Ricordo a tutti i commenti che “lor signori” lasciavano in bella vista esposti su di me, e non solo, sui miei parenti, sul fatto che abbia difficoltà economiche e non so più cos’altro. Tutte solenni sciocchezze, ovviamente». Tutte frasi mai scritte, chiaramente. «Coerentemente con quella decisione La Notizia Web non riceve alcun nostro comunicato». Quindi «va ignorato non rispondendo alle provocazioni e agli insulti. Il nostro atteggiamento, dunque – conclude Metta –, non è cambiato di una virgola».

Quest’ultima frase apre ad una serie di considerazioni. La prima discende in automatico da ciò che il 21 ottobre 2012 lo stesso avvocato dichiarava in un’intervista a questo giornale: «Sono sempre compiaciuto della tanta informazione. E aggiungo, la critica, se fondata e argomentata, deve esserci. […] Io desidero che ci sia tanta informazione, […]. Apprezzo molto anche il lavoro di tutti voi che offrite tale servizio. L’unico limite che io ho messo è stato quello relativo ai commenti, soprattutto in merito a lanotiziaweb.it. E sono intervenuto solo perché polemizzare con una persona che si nasconde, leggasi commenti anonimi, è inutile. Questo per evitare che la politica scada nella polemica personale. Io so che invio una nota stampa e, correttamente, lanotiziaweb.it, me la pubblica. Dopo, il commento offensivo e provocatorio non mi interessa».

Allora avvocato cosa è cambiato da quel 21 ottobre? Noi facciamo solo informazione, nel modo migliore possibile garantendone la pluralità. Nonostante le continue battutine abbiamo offerto sempre il punto di vista di ogni forza politica (anche della sua), senza mai offendere. Allora cosa è cambiato? I commenti offensivi e provocatori non sono degni di attenzione, dichiarava lei stesso, quindi? Su tutti i siti di informazione, dai locali fino ai nazionali (Repubblica, FattoQuotidiano, ecc), lo spazio commenti è abitato da ogni forma di critica, e spesso offese, sia in anonimato che con nome e cognome. Funziona così. I personaggi politici, pseudo tali e pubblici si espongono anche a critiche e giudizi non propriamente ortodossi, specialmente sul web. Come già abbiamo avuto modo di specificare più volte, è impossibile in tempo reale moderare i commenti. Questo non toglie che questa redazione, quando contattata dalle persone offese, ha provveduto a rimediare, eliminando il commento calunnioso. Di più non possiamo. Così come non possono tanti altri colleghi giornalisti, che pure ospitano commenti un po’ troppo esagitati. Quello che ci viene spontaneo da chiedere è questo: la sua, avvocato, è una battaglia per la correttezza nei confronti di tutti gli attori della politica locale? O è una battaglia per salvaguardare solo sé stesso? Eppure sui palchi non siamo certo noi ad aver trovato epiteti, nomignoli e storpiature varie ai competitors politici. Su facebook non siamo certo noi ad inventarci strani fotomontaggi, con l’obbiettivo di ridicolizzare gli avversari politici. Tutto questo garantismo, nei casi succitati, ci è sfuggito. Ma sarà sicuramente colpa nostra. La pluralità di informazione come la libertà di stampa e di opinione per noi sono sacre. Per lei? Se è davvero compiaciuto delle diverse voci informative in città, come mai lanotiziaweb.it diventa un problema? Forse le dissonanze nel coro informativo non sono gradite? I politici dovrebbero far politica e non polemizzare con i giornali, non crede?