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    “Quale Pd vogliamo” con Sereni, La Torre e Treglia

    Pubblicato il

    “Quale Pd vogliamo”. Questo il tema della seconda giornata della Festa Democratica 2013 a Cerignola. A discutere sul futuro della sinistra italiana e del suo ruolo in un momento tanto delicato per il Paese, Nicola Latorre (Senatore PD), Marina Sereni (Vicepresidente della Camera dei Deputati e Vicepresidente del PD) e Pierapolo Treglia (Segretario regionale dei Giovani Democratici). A tenere le redini del dibattito, Giovanna Greco (Tele Blu). Mentre il popolo del Pd attende con ansia il Congresso Nazionale tra i botta e risposta Letta-Renzi, il gruppo dirigente del Partito Democratico che, secondo il sondaggio dell’Istituto Coesis Research si è confermato il primo partito con il 28% delle preferenze di voto, si prepara ad eleggere il suo Segretario e a rifondare il partito dal basso, rialzando le saracinesche dei circoli territoriali e delle sezioni. Quale Pd vogliamo? «Vorrei il PD – risponde la Sereni -. Un partito progressista, riformatore ed europeo che definisca finalmente la sua identità e i suoi obiettivi, riconoscendo i suoi errori. Un partito capace di accogliere le sue diverse sensibilità, in cui non ci siano socialisti, liberali o ecologisti ma semplicemente democratici e democratiche. Vorrei un Pd – aggiunge – che si prepari al Congresso in tempi rapidi senza trasformare la dialettica interna in una guerra da portare sul tavolo di Governo». Sulla proposta di amnistia a Berlusconi, tema caldo nell’agenda politica di queste ultime settimane, l’On. Sereni pronuncia un secco ‘no’. «Voteremo ‘si’ alla decadenza – assicura -. Quella del governo di larghe intese è un’esperienza straordinaria ed irripetibile che ha rispettato la scelta degli elettori di non affidare il governo ad una maggioranza schiacciante e che ha messo alla prova la capacità del Pd di stare alla concretezza dei problemi del Paese. Come ha ribadito il Premier Letta nel suo discorso programmatico, non sono le visioni generali ad unire PD e PDL ma le singole soluzioni ai veri problemi del Paese. Siamo e resteremo avversari della destra».

    «Fidatevi del gruppo dirigente del partito. Non ci saranno scambi indecenti» assicura La Sereni. Rassicurazioni che arrivano anche dal Segretario Epifani. «Il Pd respinge con forza qualunque ricatto o ultimatum del Pdl – ha annunciato qualche giorno fa – Quella di Berlusconi non è una questione democratica». Sul caso non poteva non pronunciarsi, nella Festa Democratica di ieri nel centro ofantino, anche il Sen. Latorre, dal 7 maggio scorso a capo della Commissione Difesa del Senato. «E’ urgente liberare il campo da chi tiene in ostaggio il dibattito politico. La decadenza di Berlusconi è un dato di fatto a cui tutto il PDL deve rassegnarsi. La Legge Severino, che sancisce il principio di incandidabilità, parla chiaro. Ma sono fiducioso che la decadenza di Berlusconi venga votata quanto prima per poter ritornare ad occuparci dei problemi veri del Paese».

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    Accantonato il caso Berlusconi, un mea culpa anche dallo stesso Latorre. «E’ innegabile la crisi in cui il partito è sprofondato negli ultimi anni, come innegabili sono gli errori commessi – ammette – Io stesso nell’ultimo Congresso e nelle scorse primarie ho sostenuto Bersani e un progetto politico che privilegiava i contenuti piuttosto che la leadership. A 4 anni di distanza devo ammettere che tale impostazione si è rivelata fallimentare e ha prodotto un PD oligarchico con un gruppo dirigente ristrettissimo e non inclusivo. Oggi, invece, abbiamo bisogno di una partito con una forte leadership ma senza personalismi in cui non valga più la tesi che la serie A debba andare al governo mentre la serie B al partito». Dura replica dal Segretario regionale dei Giovani Democratici, Pierpaolo Treglia. I giovani Democratici si fidano dei loro dirigenti? «Vorremmo poterci fidare di più – dichiara -. Negli ultimi mesi il gruppo dirigente ha fallito e se abbiamo perso le elezioni – precisa Treglia – non è stata di certo colpa nostra come molti hanno accusato proprio dei vertici. Se la base del partito non viene coinvolta attivamente nelle scelte decisionali ma ridotta ad un mero comitato elettorale di cui si può alzare o abbassare la saracinesca quando si vuole, non c’è da stupirsi dei risultati. Il popolo delle primarie non deve essere coinvolto solo per scegliere il suo Segretario. Gli iscritti non sono buoni solo a pagare le tessere».

    Dopo la ‘tirata d’orecchie’ del rappresentante pugliese dei Giovani Democratici, il mea culpa dei ‘vecchi’ di Piazza Sant’Anastasia. Intanto c’è una ricetta anticrisi? «L’unica formula seria possibile – dichiarano unanimi gli ospiti della Festa Democratica a Cerignola – è il Pd al Governo con una maggioranza forte». La parola chiave è: “Riforme”. «Riforme istituzionali ed elettorali – sostiene la Sereni -. Non possiamo tornare a votare con il Porcellum. Un sistema proporzionale che prevede liste bloccate, dove, gli elettori non scelgono direttamente i candidati, ma sono le segreterie dei partiti a stabilire chi avrà o meno la chance di entrare nell’emiciclo parlamentare. Un sistema che non garantisce la governabilità». «Creiamo occupazione – aggiunge Latorre -. La disoccupazione, i precari, gli esodati sono la vera tragedia di questo paese». E sul tema Imu e prima casa Marina Sereni annuncia: «Nel 2014 rimoduleremo tutta la tassazione sulla casa e i Fondi per gli affitti, il mutuo per la prima casa e la morosità. Pezzi di politiche eque». «Bisogna ricreare una sinergia tra gruppo dirigenziale e i circoli, le sezioni che sono l’ultimo baluardo rimasto di democrazia, di partecipazione – ammonisce Treglia -. Fin quando questo non accadrà continueremo a parlare di Berlusconi e di guerre intestine mentre il Paese affonda».

    20 COMMENTS

    1. Se al termine “ dell’intrattenimento” fossero
      state raccolte le opinioni degli
      ascoltatori, io credo, che la
      maggioranza di essi avrebbe espresso insoddisfazione , non di certo per l a organizzazione e la conduzione ma per il tema
      trattato poco attraente. Poco vicino
      alle vere esigenze dei cittadini e, soprattutto per essere gli stessi considerati
      sempre e sempre ascoltatori e basta. Trovo inconcepibile la volontà incontrastata dei dirigenti
      politici di definire questi incontri semplici
      SOLILOQUI. Quando, invece, sarebbe stato
      opportuno interloquire con domande e risposte, dando la parola al popolo presente assetato di
      confronto diretto con Parlamentari ottimamente
      retribuiti. Cosi facendo davvero la riunione sarebbe diventata
      fruttuosa. Invece si insiste
      nell’essere OBBLIGATI SOLAMENTE AD ASCOLTARE ED ALL’OCCORRENZA BATTERE IPOCRITAMENTE LE MANI.
      A me pare che “feste” del genere siano organizzate solamente come passerella per i
      politici. No saprei quanto importino a costoro i problemi veri della gente!. Questa è la
      mia opinione.

      31-8-2013

    2. Sono daccordissimo con Lei Sig.Pinuccio Bruno, questi signori provengono dalla solita e vecchia scuola, quella del comando, delle chiacchiere, quella dove il confronto e lo scambio di idee non esiste insomma delle vecchie caste e basta.
      Non Le nascondo che al sottoscritto fa molto piacere sapere che con questi signori non si andrà da nessuna parte perchè sono sempre più convinto che i vecchi partiti devono completamente SPARIRE, li ritengo VECCHIE TRAPPOLE.

      L’importante, e questo un po mi preoccupa che I GIOVANI prendano atto di questo, e che diano veramente e alla svelta un IMPUT al NUOVO, perchè bene o male buona parte della nostra vita è stata vissuta.
      Il mio sogno, sogno che si potrebbe realizzare è quello di vedere alle prossime Comunali, una Amministrazione Comunale con a CAPO ( Sindaco) un giovane disoccupato ma competente di massimo 30 anni, con tutti i vari Consiglieri e assessori di età massima dai 20 ai 30 anni, sarebbe veramente il massimo.
      Penso questo perchè LORO rappresentano davvero il NUOVO, LORO sono il FUTURO.

      Sono convinto che qualcosa succederà, ormai siamo al capo linea.
      La saluto, e porgo gli auguri a tutti i giovani.

    3. Belle parole da parte del sig. La verità, speriamo che il progetto suggerito e augurato da Lei si avveri, che si passi davvero ai fatti, Saremo chiamati a una vera sfida per cambiare davvero il nostro futuro.
      Anche perchè i tempi sono stretti per organizzarci.
      Comunque grazie di cuore, dalle sue parole si capisce e si intuisce subito che Lei è una persona semplice e soprattutto per bene.
      Grazie ancora, grazie per aver chiamato in causa NOI GIOVANI.

    4. I giovani? è vero, è giusto solo noi possiamo veramente cambiare questo mondo. Con questi Politici la destinazione sarà l’Inferno, e non scherzo affatto.

      Se vi fosse vera Giustizia e vera equità ci sarebbe la doppia razione per tutti….per quanto ci riguarda il criterio dell’equità ad oggi è disconosciuto diciamo la verità vergognandoci un po.
      E’ necessario che noi giovani le nuove generazioni prendano iniziative serie e concrete…….. e che si sappia, il destino dei lontani è anche di noi tutti.

      • ABBIAMO, ATTUALMENTE IN CONSIGLIO COMUNALE UNA MAGGIORANZA CON UN NUMERO SIGNIFICATIVO DI CONSIGLIERI GIOVANI; DIMOSTRATA E’ LA LORO INCAPACITA’ DI PRODURRE EFFETTI POSITIVI TRAMITE PROGRAMMI E PROGETTI SPINTI DA UN VALIDO ATTIVISMO. QUINDI, QUESTI GIOVANI DEL PDL E UDC, QUALCUNO GIA’ CON ESPERIENZA CONSILIARE, LI VEDIAMO LI’ A BIVACCARE E SPERARE IN QUALCHE CONTENTINO DISTRIBUITO DAL GRAN MAESTRO GIANNATEMPO.

        • perchè nel Pd sono ultra novantenni? hanno saputo fare interventi o hanno dato idee nuove per sviluppo modernità o altro?

      • se non c’era giovanna greco la piazza sarebbe stata ancora più vuota. anzi no, un asso nella manica per riempire la piazza il pd l’ho avrebbe: il grande valentino, che ancora non si capisce di cosa si occupa

    5. Non ci interessa nessun PD !!!!
      Non ci interessa nessun PDL !!!!
      Ci stiamo dando tantissimo da fare per il M5S e basta!!!

      Non vi sopportiamo più!!!!
      Dovete sparire dalla faccia della terra.
      E finitela di dire e ridire chiacchiere morte, piuttosto dimettetevi tutti per il bene del popolo Italiano.
      Siete capaci di governare addirittura con Berlusconi, figuriamoci….
      Sparèt tòtt quànt, ca vòù facèt rvultè i murt da in dè tòmb.

    6. quando si presentato esponenti del Pd, non sai mai a che corrente appartengono, se Veltroniani, D’Alemiani, Bindiani, Renziani, Bersaniani, Lettiani, ….non si rendono conto che mettono solo confusione a chi li vota. E non si rendono conto che fanno la fine dei sindacati, che pur di dividersi han reso le difese dei lavoratori solide come carta igienica bagnata.

      • … è la loro strategia… confondere il cittadino medio basso…. senza parlare degli extracomunitari che non capiscono l’italiano….. proprio quello che cercano loro………….,..

    7. RISPONDO AI COMMENTATORI CHE MI PRECEDONO:

      La tendenza della maggior parte dei giovani in generale, piace
      lavorare ( per chi è fortunato) mangiare dormire e divertirsi. Dalla politica rifuggono, perché essa comporta
      sacrifici. Occorre prima di tutto la
      passione, abnegazione, ovvero adoperarsi per gli altri cittadini e tantissimo
      tempo a disposizione.

      Sono pochi i giovani disponibili a farlo GRATUITAMENTE nell’interesse
      della collettività. Egregio Signore
      anonimo “La verità”, Lei ha perfettamente ragione. Magari vi fossero trentenni o meno di età con le
      suddette virtù. Il problema, ripeto, è
      che non se ne trovano. Al limite, sa
      quando li trovi? Solo se si devono
      mettere in lista elettorale. Se, invece, si spera di vederli “sgobbare”
      per fare politica fuori da quel periodo, diventa difficilissimo.

      Quei giovani ardimentosi scesi in politica, constatiamo cosa
      sono stati capace di fare a tutt’oggi
      per il bene collettivo. Lo
      sottolineo per il bene collettivo!. Qui
      devo dare ragione al Signor Mino,
      bivaccano sperando in una qualcosa di personale, mostrando quella pateticità
      che fa tenerezza. Quando invece dovevano
      lottare, SI LOTTARE, come leoni per
      creare nuovi posti di lavoro. E
      le condizioni ci sono. Come giustamente
      diceva il Signor Ciro Caggiani , Cerignola ha il terzo territorio d’Italia come
      estenzione e suoi terreni sono tutti fertili.
      Trasformare e commercializzare i nostri prodotti, rappresenta una grande
      opportunità di lavoro.

      Concordo, infine, con la disamina fatta dal Sig. Caggiani
      circa il paragone fatto con la carta igienica addirittura bagnata

      Saluto i miei tre interlocutori.

      1—9-2013

      • signor Bruno, se ci sono giovani che dalla politica rifuggono, non è certo perchè sono choosy, (ciusi), come qualcuno disse…. ma semplicemente perchè la politica NON li ha mai considerati, cosi come non considera i suoi elettori più avanti con l’età…. dimmi quando in passato ci sono stati giovani in politica….. fino a 2 anni fà c’erano ultra 80enni, che bontà loro alcuni sono pure passati a miglio vita…..
        caro Bruno, ti posso garantire che se la politica fosse seria, ma dico seria, non pseudo seria, di giovani ce ne sarebbero a migliaia, altro che dormire e divertirsi….. non ti rendi conto che siamo in pochi a sbraitare e beccarci come merli? e di certo non abbiamo 30 anni…

    8. Sig. Franco Martino, non credo che scambiarsi qualche opinione
      significhi: “Sbraitare e beccarci come merli”. Io sono convinto che ciò serva
      ad arricchire il nostro bagaglio politico-culturale.

      Non sono per nulla d’accordo che la politica in quanto tale
      NON sia seria. Sono gli uomini che la
      rendono non seria o poco seria. Io
      sostengo sempre che in politica, come in altri campi , la perfezione non
      esiste. Lo sforzo che andrebbe fatto è
      renderla più vicina possibile alla sua accettabilità.

      Se continuo a sostenere che occorrano più movimenti politici
      locali in competizione con i partiti, è
      perchè sono convinto che in questi ultimi vi sono egemonie ben consolidate ,
      dove un giovane fa fatica ad emergere se ha le idee libere senza subire ascendenze per certi versi
      innaturali.

      2-9-2013

      • sig. pinuccio bruno, premetto che il mio ” sbraitere e beccarsi come merli”, era solo un esempio scherzoso per definire questo ns, (mi riferisco a tutti coloro che scrivono qui ,quelli con un nome e cognome, non a chi si nasconde) disqus, nulla più…
        chiaramente il riferimento della politica poco seria era decisamente rivolta a chi fà politica, agli uomini, non di certo alle idee del proprio partito… mi sembra chiaro questo… pensare il contrario sarebbe da persone superficiali..
        quindi ribadisco che “chi fà politica” fosse più serio e pensasse davvero al popolo ed anche a sè, ci sarebbero più giovani di quanto ce ne sono oggi…. saluti

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