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    Tribunale Cerignola, al presidio interviene Elena Gentile

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    Prosegue senza sosta il presidio degli avvocati di Cerignola presso il Tribunale. Nel pomeriggio di oggi è previsto l’arrivo del primo furgone per lo spostamento dei documenti a Foggia e il coro unanime è: «da qui non esce neanche un fascicolo». In tarda mattinata l’assemblea riunitasi a piano terra ha discusso sull’attuale situazione dei fatti e sulle possibili manovre da attuare. Marco Merlicco ha illustrato quanto scritto nel Decreto dell’8 agosto dal Ministro, nel quale si riporta la possibilità di ultimare i procedimenti ancora aperti fino al 13 settembre, e di trasferire tutto quanto successivo a tale data, così come accaduto già per Lucera e Rodi Garganico. Da Foggia, il Presidente del Tribunale, fa sapere che non è possibile dare sospensione a Cerignola perché il calendario è stato concordato col Ministero e che ci si impegna a far ritornare tutti i documenti in sede se dal Ministero arriverà la sospensione, diversamente dal 16 settembre i fascicoli saranno consultabili a Foggia senza alcun disguido. Ovviamente il disappunto di tutti i professionisti presenti ha creato momenti di confusione.

    In assemblea è giunta anche Elena Gentile, la quale è intervenuta per manifestare pubblicamente la propria vicinanza e il proprio impegno: «Oggi qui stiamo trattando una faccenda davvero importante per voi e per tutti i cittadini di Cerignola. Già alcuni mesi fa mi recai a Foggia per capire cosa si poteva fare al fine di scongiurare la chiusura del nostro plesso. Si tratta di una legge senza senso, soprattutto perché non giova all’economia del paese e aggrava la già difficile situazione italiana. Qui oggi vedo molti giovani, a dimostrazione del fatto che il tema è sentito specie dalle nuove generazioni di professionisti che, inevitabilmente, sono stati colpiti dal vento di crisi economica. Noi come Consiglio regionale ci stiamo impegnando per un referendum abrogativo della riforma che reputo ingiusta e insensata. Stamane andrò a Bari e provvederò a comunicare la situazione al Presidente del Consiglio Introna, così da poter convocare una discussione specifica sul tema, con voi rappresentanti, magari su scala provinciale, per non ridurre la questione a un semplice campanilismo. Forse la popolazione non si rende conto della gravità di quanto sta accadendo, per questo vi chiedo di fare il possibile per far conoscere i danni di questa situazione a tutti i cittadini. Condivido la vostra iniziativa». Anche il Giudice Francesco Bonito è intervenuto in assemblea per ribadire la propria vicinanza e solidarietà. Si è, inoltre, impegnato ad aiutare gli avvocati in questa battaglia. Intanto il presidio proseguirà anche nel pomeriggio, con le forze dell’ordine impegnate a vigilare la situazione che, per ora, non desta preoccupazione e sta svolgendosi in un clima civile. Al momento si punta a una proroga di qualche giorno, in attesa della parola definitiva del Ministero.

    9 COMMENTS

    1. Quando decidono a Roma è legge, devono risparmiare per poter fare cassa e continuare a mantenere i loro stipendi da nababbi.
      Gli scemi siamo noi che puntualmente quando si vota li rimettiamo lì, su quelle poltrone comode e redditizie.
      Viva L’Italia e tutti gli Italiani.
      A Cerignola vogliono che non deve funzionare più nulla, lo vogliamo capire?
      A questi si aggiungono persone locali che addirittura godono su questo, che vùlèm arragiùnè, o povr a Vòù, sciacàll.

    2. Ecco perchè L’italia va a rotoli, perchè c’è gente come voi, addirittura siete contenti che il Tribunale di Cerignola chiuda?
      Siamo veramente messi malissimo.
      E’ inverosimile quello che scrivete.
      Bisognerebbe studiare in un laboratorio, questa gente.

    3. Mo sè ca sò rsòlt u Problòm.
      Non sèt curànn a nisciòn, ànn dcès tòt già, annà chiòd e avàst, la pulètch cumànn e avàst.
      Chèss sò traggràtor, non data a rètt.

    4. Non dite sciocchezze, non godete per la chiusura del Tribunale, ma che dite….
      E’ vero meglio se ti puntano un mitra che avere difronte un IGNORANTE.

    5. Ripeto quanto ho giá scritto in un precedente articolo di qualche giorno fa. Se allora parlavo all’Avv. Allamprese, adesso mi rivolgo a tutta la classe forense di Cerignola, sperando che d’estate indossino un cappellino contro le insolazioni.
      Quell’uno per cento di Cerignolani istruiti e interessati al bene della nostra Cittá valuti il seguente testo scritto in lingua italiana, facendo molta attenzione a quello che vi riporto in maiuscolo (é un estratto di una precedente notizia):
      L’associazione forense di Cerignola ha inviato una missiva al Presidente del Tribunale di Foggia in cui scrive: “…quello che davvero ci lascia amareggiati, però, è l’assenza di una valutazione serena circa il risparmio – inesistente O, COMUNQUE MINIMO rispetto ai disagi che gli accorpamenti comporteranno – e il miglioramento dell’efficienza – IMPROBABILE – che la riforma determinerà per la provincia di Foggia”.
      Cittadini cerignolani, giudicate voi…!!!
      Questi lo sanno che dicono caxxate, ma ve le dicono lo stesso, purché prevalgano i cavoli loro.

      Questo che segue é quello che giá dicevo all’Avv. Allamprese:

      L’Avv. Allaprese tenga bene a mente una cosa e non se la dimentichi mai più: di grottesco a Cerignola c’è solo lui e gli avvocati come lui che vorrebbero far passare per ausilio ai cittadini quella che, in realtá, é una presa per i fondelli: ossia il loro tentativo di far sopravvivere una struttura che loro usano come “succursale” dei loro studi legali per gestire, e aumentare, le loro pratichette “bagatellari”. Sostiene che con la eventuale chiusura della Sezione distaccata di Cerignola si creerebbe un disagio per la Comunitá locale. Niente di più falso detto da chi sa di mentire. Perché il Consigliere sa molto bene che le tariffe forensi sono giá “pompate ad arte” adesso non rispettando né minimi né massimi tariffari, i quali ultimi in particolar modo vengono sforati di continuo da una Categoria che dovrebbe fare della difesa di chi non “mastica” il Diritto un baluardo contro la difesa della incolpevole incoscienza giuridica, ossia il loro assistito, che (non va mai dimenticato) versa, nel particolare momento in cui si rivolge ad un legale, in uno stato di bisogno, perlopiú accompagnato dall’ansia per le sorti dei suoi vessati diritti in quello specifico momento storico. Ha il coraggio di dire che gli avvocati aumenteranno le loro tariffe per le trasferte che dovranno sostenere per recarsi al Tribunale di Foggia? Hai il coraggio di mentire sul fatto che aumenteranno i costi per le notifiche degli atti? Lo dice Lei ai cittadini o lo dico io che le notifiche si possono fare a costo zero senza muoversi dalla sedia dello studio legale tramite fax o posta elettronica certificata, e che questi due strumenti hanno la stessa valenza legale della notifica vecchio stampo, quando ci si doveva per forza recare in Cancelleria del Tribunale?
      Non ci venga a raccontare il nostro caro consigliere, Avv. Allamprese, che il provvedimento di soppressione in oggetto “viene fatto passare per…”, perché noi cittadini potremmo pensare che uno che si occupa di Diritto tutti i giorni come lui non conosca la differenza fra una cosa che “viene fatta passare per…” e una cosa che “in effetti é…”. Qualcuno ebbe a dire, tempo fa, che é cosa “da primo anno di Giurisprudenza”. Giá, perché a supporto del provvedimento che lui critica ci sono conti, studi e statistiche, fra gli altri autorevoli esperti, anche della Corte dei Conti; a supporto invece delle sue semplici supposizioni ed estive esternazioni c’é solo la difesa arroccata di una categoria che vuole continuare a comprarsi proprietá e beni di lusso a scapito dei cittadini loro clienti, che hanno avuto nella vita l’unica sfortuna di non aver potuto studiare Giurisprudenza all’università, di non essersi abilitati alla onorevole (forse un tempo) professione di Avvocato e di non aver mai preso in mano un tariffario forense per capirne le diavolerie. E per di più cerca di “farsi amico” e di “portarsi dalla sua parte” in questa personalissima battaglia il cittadino che lui (come categoria forense, non certo come singolo) giá provvede a vessare tutti i giorni sparando tariffe insensate e infondate. Parlo con cognizione di causa e con dati alla mano, e sono pronto a sfidarlo in pubblica udienza in Consiglio comunale aperto al pubblico.
      Chiede l’Avv. Allamprese (cito testualmente) “uno sforzo corale” di tutta la cittadinanza per salvare (scusate la volgaritá) le chiappe a lui e ai suoi tornaconti economici (sempre come categoria forense e non come singolo, sia chiaro). Sa, caro Avv. Allamprese, cosa avrei fatto io al posto Suo e della categoria forense di Cerignola anziché chiedere adesso uno sforzo corale “solo quando fa comodo ai cavoli miei”? Avrei aiutato per primo i miei concittadini ad uscire dal vicolo cieco dell’Affare Gema, se poi dovevo chiedere loro in cambio di salvare il mio lavoro. Più o meno come si fa quando ci si aiuta reciprocamente e senza tornaconti durante un devastante terremoto: ognuno fa qualcosa per l’altro. Adesso é tardi per chiedere aiuto a chi giá, da cliente, paga il tuo tenore di vita; non crede? Una categoria che, come la Sua, puó vantare i più illustri pensatori, intellettuali, professionisti e anche statisti e uomini di Stato non crede che dovrebbe avere l’onestá intellettuale e il dignitoso coraggio di dire ai suoi concittadini che si tratta di una richiesta di salvataggio delle onorevoli chiappe??? Io mi vergognerei al posto Suo (cioé della Sua categoria), ma io non sono Lei e Lei non é me (per fortuna…mia)!!!!!
      P.S.: il Tribunale di Cerignola, a noi cittadini, serve per cose più importanti, come, per esempio da presidio sul campo per le forze di Polizia (rilievo sollevato anche dai sindacati della Polizia). Quelli sí, caro consigliere, che lavorano per i cittadini e per la loro pelle!!!

    6. achiudeittttt!!!!!!!!! che si perdeva solo tempo a chiacchiere in quel tribunale tra sfilate di moda e chiacchiere varie,avete finito di fare imbrogli mo dovete andare dai magna patenn

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