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    Cerignola, i 5 PdL-FI: “Romano chieda scusa e faccia opportune valutazioni”

    Pubblicato il

    “Siamo dispiaciuti dell’accaduto e esortiamo l’assessore Michele Romano ad adeguate riflessioni politiche consequenziali”. Così, i 5 consiglieri comunali del Pdl-Fi, Onofrio Bombino, Gianvito Casarella, Mario Distefano, Arcangelo Marro e Paolo Vitullo, sullo scontro fisico tra l’esponente UdCap in giunta ed il vicario del Vescovo, don Carmine Ladogana. I fatti, risalenti a sabato scorso, avrebbero come sfondo la diatriba sui lavori di adeguamento liturgico del Duomo Tonti. “Se il gesto dello schiaffo pubblico di Romano a don Carmine, sulla cui dinamica ci asteniamo da ogni giudizio, nascesse tra le tensioni per la vicenda della cattedrale – riferiscono i 5 esponenti di destra – sarebbe doveroso ricordare l’esecrabilità del ricorso alla violenza verbale o fisica. Nel merito poi della faccenda del Duomo, Romano non ha discusso la posizione con alcuno della maggioranza, estremizzando lo scontro oltre il tollerabile. Già due settimane fa aveva portato ad una forzatura a proposito della visita al cantiere del duomo, alla quale abbiamo scelto di sottrarci per assenza di competenza istituzionale”.
    Da più parti, la richiesta di dimissioni di Romano. “Abbiamo taciuto sin qui, nella speranza che Romano procedesse alle opportune azioni del caso – osservano i 5 consiglieri -, a cominciare dalle scuse a don Carmine, a cui va la nostra solidarietà nello specifico. Il tutto, a tutela del buon nome della amministrazione per quanto spiacevolmente accaduto, oltre che nel rispetto della collegialità necessaria a concordare posizioni politico-amministrative come quella che pare alla base dell’episodio. Non chiediamo dimissioni di nessuno, giacché la facoltà di destituire Romano spetta al solo sindaco Antonio Giannatempo, che lo ha nominato di concerto con l’UdCap. In assenza di opportuni riscontri però, dovremmo ribadire una volta di più quanto questa giunta non ci possa rappresentare”.

    13 COMMENTS

    1. Ancora con sta storia? E finitela..!!
      Piuttosto occupatevi delle famiglie che hanno serie difficoltà economiche…che non possono dare il latte a prima mattina ai loro piccoli, che non possono mettere il pane a tavola e tutto il resto.
      Salviamo e ridiamo la dignità a questa gente…questi sono i temi da affrontare.
      A riguardo della discussione, ci penseranno loro stessi..sono adulti e vaccinati, presumo che un giorno si incontreranno e si daranno pure la mano, e basta per piacere.
      Censite urgentemente tutte le famiglie povere, perchè sono talmente dignitose e riservate che si stanno lasciando morire in casa.
      CI SIAMO CAPITI???????
      E FATELO PRESTO PER PIACERE..!!

    2. CONDIVIDO totalmente con quanto scritto da ‘Ascoltate x piacere’.
      Questo gossip non deve essere fomentato.
      Tanto i ridicoli si riconoscono subito, perchè dare loro altra pubblicità, anche se negativa.
      E’ vero, concentriamo la nostra attenzione sui Cerignolani Veri che stanno attraversando un momento difficile dal punto di vista economico.
      Dovremmo tornare ad essere solidali.
      Per questo chiedo alla redazione di creare una pagina dedicata a Cerco-Offro Lavoro. Perchè come detto dal Manzoni il Lavoro nobilita l’uomo;potremo contribuire a ridurre ( si spera) nuovi fenomeni criminali

    3. Intanto concordo in pieno, con “ascoltate per piacere”, e poi un altra cosa a voi politici (diciamo politici)..dovete chiedere scusa a tutta la popolazione Cerignolana per quello che state combinando..a spese del popolo Cerignolano.
      Incompetenti e presuntuosi.
      Pensate di distrarci dai veri problemi?
      Non è affatto così…anzi state peggiorando la vostra posizione…sciagurati.

    4. Cari consiglieri,
      non vorrei erigermi a difensore di Michele Romano, quanto piuttosto esprimere da cittadino la mia valutazione sull’accaduto. L’assessore Romano ha sempre mostrato, già da privato cittadino, una grande sensibilità e capacita di ascolto verso le problematiche altrui, ancor prima che gli fosse offerto l’assessorato alle “politiche sociali” dal nostro Sindaco. Egli non si è mai risparmiato nell’esercizio del suo pubblico incarico, facendosi promotore di valide iniziative per il bene della comunità. Ciò non può in ogni caso sollevarlo dalla colpa per il suo infelice gesto. Si è data troppa enfasi a questa vicenda che lo ha visto protagonista insieme a mons. Ladogana, il cui carattere un pò scontroso e provocatorio, è noto non solo nell’ambiente ecclesiastico. Dall’altra parte, l’assessore Romano è conosciuto per la sua calma e mitezza. Il ceffone potrebbe dunque essere scaturito a seguito di una provocazione o per un diverbio, con, all’origine, un’antipatia reciproca. “Sic stantibus rebus”, la vicenda andrebbe drasticamente ridimensionata in un ambito strettamente personale, in una situazione estranea alla questione “cripta in cattedrale”, evitando sterili strumentalizzazioni. In conclusione, Michele Romano non dovrebbe dimettersi, e porre rimedio al suo errore.
      Mi viene da dire: “Chi non ha mai sbagliato scagli la prima pietra!”
      Stendiamo dunque un velo pietoso su questa vicenda, per indirizzare le energie positive ad affrontare i ben più gravi problemi che affliggono la nostra città, quali DISOCCUPAZIONE e CRIMINALITA’ DILAGANTI !!

      • cari amici o cinque consiglieri, prima diamo la solidarietà personale e poi usciamo con i dovuti distacchi politici. Mi chiedo nessuno ha avuto il coraggio di dire al caro don Carmine prenditi un po di tempo e medita sulle offese fatte all’assessore Romano a tutt’oggi di dominio pubblico, e proprio vero quando si tocca la chiesa nessuno ha il coraggio di esprimere la propria opinione!

      • …………..in pratica vorrebbe dire “chi avuto avuto ha avuto, chi ha dato dato ha dato, scordiamoci il passato siamo di Napoli ué paisà”. Lo schiaffo se l’é preso il Sacerdote, magari domani il Vescovo, poi io, poi Giovanni, Nicola, Pasquale…………. teniamoci lo schiaffo e stiamoci zitti!!!!! Ottima filosofia, veramente bravo il Sig. Antonio, che pensiero profondo e che gran messaggio di pace!!!!! Tra l’altro quello che asserisce Lei non é vero, conoscendo i due personaggi, quindi voglia ammettere l’errore, il suo lapsus e, magari, formulare altre soluzioni più consone al vivere civile.
        La saluto, spero di leggerLa al più presto.

        • Sig. Rino, la cronaca delle ultime ore ci informa che Michele Romano abbia chiesto pubblicamente scusa, per mezzo di una lettera, a Don Carmine Ladogana, nella quale ha ammesso la colpa e responsabilità del suo infelice gesto. Nella religione cattolica, il perdono rappresenta il sentimento alla base della riconciliazione amorevole con Dio ed i fratelli cristiani. Io stesso non ho mai negato che l’assessore abbia sbagliato.
          Ciò che non condivido è il vento di forcaiolo giustizialismo che questa vicenda ha sollevato. Siamo sempre attenti osservatori del fuscello nell’occhio del nostro fratello, e poco ci curiamo della trave nei nostri occhi.

          • Sig. Antonio, buongiorno e grazie di aver commentato! La lettera é la prova evidente di quello che io asserivo nel mio post di ieri. L’Assessore Romano ha chiesto scusa, benissimo, approvo tale iniziativa. Se ha chiesto scusa é perché si trovava, in maniera netta, dalla parte del torto, se no……………non credo che avesse scritto tale lettera. Non si agiti, non si ecciti, non vogliamo accusare e giustiziare nessuno. So meglio di Lei che il perdono é alla base della Fede Cattolica, quindi auspico che Monsignor Ladogana possa e voglia perdonare il DOtt. Romano e che la vicenda sia chiusa in pace con tutti. Un consiglio, mi permetta Sig. Antonio, per un prossimo post sia più prudente ed accetti di fare un po’ di auto-critica anche se si tratta di un suo Amico o parente. La ringrazio per la cortese attenzione e le auguro una buona Domenica.

            • Grazie per il consiglio Sig. Rino, lo accetto volentieri, cercherò di essere maggiormente autocritico come Lei dice, anche se l’autocritica la pratico copiosamente in ogni situazione in cui mi raffronto, cosi è, a detta di amici e parenti, dei quali il dott. Romano non fa parte, essendo solo un conoscente, di cui nonostante tutto, conservo una genuina stima.
              Faccio tesoro della sua critica e di questa la ringrazio.

              In generale, penso che un mondo migliore possiamo realizzarlo proprio sulle basi di una critica positiva e costruttiva, mettendo da parte quella gratuita, sterile e fine a se stessa.
              Ricambio con un sorriso l’augurio di una buona domenica, nonostante questo tempaccio! 🙂

            • Benissimo, sperando che tale situazione possa evolvere verso il meglio e, sicuramente, possa servire a distendere un po’ il clima “politico” abbastanza acceso degli ultimi tempi. Le auguro tante buone cose, l’inverno a breve finirà e la Primavera porterà novità, ne sono sicuro. Buona Settimana.

    5. INTEROLQUISCO CON ANTONIO E RINO PERCHINUNNO:

      Signori, scusatemi per la mia intromissione. Trovo davvero edificante la vostra interlocuzione, perché basata
      principalmente sul rispetto
      reciproco ed avviene tra persone evidentemente educate, al di là
      delle opinioni che nel caso specifico non collimano alla perfezione.

      Complimenti sentiti.
      Perseverare in questo civile atteggiamento è ciò che vi auguro di cuore. Spero che il medesimo possa essere di stimolo ed imitato da tanti altri interlocutori poco accorti, in futuro.

      Saluti e buon inizio settimana.

      2-2-2014

    6. Cari consiglieri,
      non vorrei erigermi a difensore di Michele Romano, quanto piuttosto esprimere da cittadino la mia valutazione sull’accaduto. L’assessore Romano ha sempre mostrato, già da privato cittadino, una grande sensibilità e capacita di ascolto verso le problematiche altrui, ancor prima che gli fosse offerto l’assessorato alle “politiche sociali” dal nostro Sindaco. Egli non si è mai risparmiato nell’esercizio del suo pubblico incarico, facendosi promotore di valide iniziative per il bene della comunità. Ciò non può in ogni caso sollevarlo dalla colpa per il suo infelice gesto. Si è data troppa enfasi a questa vicenda che lo ha visto protagonista insieme a mons. Ladogana, il cui carattere un pò scontroso e provocatorio, è noto non solo nell’ambiente ecclesiastico. Dall’altra parte, l’assessore Romano è conosciuto per la sua calma e mitezza. Il ceffone potrebbe dunque essere scaturito a seguito di una provocazione o per un diverbio, con, all’origine, un’antipatia reciproca. “Sic stantibus rebus”, la vicenda andrebbe drasticamente ridimensionata in un ambito strettamente personale, in una situazione estranea alla questione “cripta in cattedrale”, evitando sterili strumentalizzazioni. In conclusione, Michele Romano non dovrebbe dimettersi, e porre rimedio al suo errore.
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      Stendiamo dunque un velo pietoso su questa vicenda, per indirizzare le energie positive ad affrontare i ben più gravi problemi che affliggono la nostra città, quali DISOCCUPAZIONE e CRIMINALITA’ DILAGANTI !!

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