La soluzione del problema dell’emergenza abitativa, che a Cerignola ha raggiunto livelli assolutamente allarmanti, passa attraverso il potenziamento dell’edilizia residenziale sociale. Per questo l’Amministrazione Comunale punta ad un programma integrato di interventi in grado di incrementare il patrimonio di Ers mediante il reperimento di aree idonee allo scopo, il che contribuirebbe anche alla riqualificazione urbanistica della città. Si comincerà con una valutazione preliminare del fabbisogno di edilizia residenziale sociale, che la Giunta ha affidato ai dirigenti dei Settori Servizi Sociali ed Urbanistica PRG. Un’indagine che dovrà tener conto sia delle situazioni di disagio abitativo presenti nel contesto locale che delle situazioni di vulnerabilità e rischio legate alle condizioni socio-economiche delle persone e delle famiglie distinguendo le varie forme di disagio abitativo secondo le cinque categorie individuate dall’Osservatorio regionale sulla condizione abitativa (Disagio Estremo-Disagio Grave-Emergenza Abitativa-Vulnerabilità Abitativa-Rischio Abitativo).
A ciò seguirà un’indicazione dei modi di soddisfacimento del fabbisogno stesso senza prescindere da quelle che sono le concrete capacità operative locali, pubbliche e private, per poi predisporre uno schema di avviso pubblico concorrenziale attraverso il quale riuscire a realizzare gli interventi per la creazione di alloggi di Ers, assegnando le aree ai proprietari e/o agli operatori pubblici e privati. L’adozione del provvedimento, da parte della Giunta, è una presa d’atto delle disposizioni contenute in una legge regionale, la n.12 del 2008, “Norme Urbanistiche finalizzate ad aumentare l’offerta di edilizia residenziale sociale”, che mette a disposizione dei Comuni uno strumento normativo che richiama meccanismi perequativi con cui affrontare e risolvere il problema dell’acquisizione delle aree e quello successivo della realizzazione degli alloggi destinati ad integrare il sistema dell’edilizia residenziale sociale dei Comuni pugliesi.
«Quello dell’emergenza abitativa e del disagio sociale arrecato alle famiglie dalla difficoltà di reperire un alloggio è un fenomeno che nella nostra città sta assumendo dimensioni gravissime – afferma il Sindaco Antonio Giannatempo -. Cerignola è inserita già da diversi anni dal Cipe tra i Comuni ad alta densità abitativa. La particolare situazione urbanistica, sommata alla critica situazione finanziaria del Comune, non consente, allo stato, di concepire un unico grande programma su suoli pubblici rendendo la particolare situazione di disagio ancora più delicata. Si è allargata esponenzialmente la fascia debole della popolazione, costituita da persone che non riescono a trovare alloggi idonei alle proprie necessità. Per questo diventa prioritario, se non proprio imprescindibile, il coinvolgimento degli operatori privati, o comunque di soggetti terzi, che si accollino anche la realizzazione di quella parte prettamente sociale degli interventi, così come è fondamentale reperire nel minor tempo possibile aree ove poter insediare le funzioni abitative di cui vi è la necessità».
Chiacchiere…solo chiacchiere…se non mi sbaglio un piano regolatore dal 1999…oh dal 1999 non ha dato nessun frutto alla povera Cerignola….ma tanti tantissimi frutti alla politica pappona.
Per le varianti, ennesima pigliata per il Cu…o…..ma di che stiamo parlando?
Date la possibilità a chi ha lotti di terra di proprietà in paese…oh in paese..almeno si vedrà una piccola luce di ripresa per tante classi operaie bloccate da anni.
Ma con voi si perde solo tempo…chi ha la pancia piena nulla importa degli altri…..alle prossime mi raccomando…fate come sta facendo la sinistra….case per case…strade per strade….vi aspettiamo a braccia aperte…molto aperte.
ci sono strade dove gia esiste tutto gas luce fogna asfalto però sono piccolo e non posso fare niente se cedo a uno squalo subito può costruire
Perché non riqualificare la zona vecchia di Cerignola, piena di case disabitate?