Torremaggiore: occupano abusivamente un casolare di campagna. 14 bulgari arrestati dai Carabinieri

I Carabinieri della Stazione di Torremaggiore, hanno tratto in arresto nella flagranza dei reati di violazione di domicilio aggravata con violenza sulle cose e danneggiamento aggravato in concorso 14 cittadini bulgari: PETROVA Nadka, classe 1974; SHARKOV Petar, classe 1985; ILIEV Kircho, classe 1982; BORISOVA Kameliya, classe 1982; TACHEV Zafir, classe 1990; ANGELOV Kiril, classe 1990; SHOPOV Krasimir, classe 1971; PETROV Emil, classe 1986; SHARKOV Sasho, classe 1983; MIHAYLOV Angel, classe 1979; HRISTEV Zlatko, classe 1959; PETROV Zaprin, classe 1972; PETROV Angel, classe 1967; MIHAYLOV Yuliyan, classe 1993. Il giorno prima dell’arresto il proprietario aveva trovato il proprio casolare, utilizzato per rifocillarsi e riposarsi durante le giornate lavorative in campagna, occupato da diversi cittadini bulgari, i quali venivano invitati a lasciare lo stabile. Il proprietario tornava l’indomani al proprio casolare e incontrava di nuovo gli stessi che ribadivano di non aver alcuna intenzione di liberare il casolare e consentire quindi al proprietario di riprenderne il pieno, pacifico ed indisturbato possesso. A questo punto il proprietario decideva di formalizzare denuncia presso la Stazione Carabinieri di Torremaggiore. In sede di ispezione sullo stato dei luoghi i Carabinieri appuravano che la porta originaria d’ingresso del casolare era stata completamente scardinata dal relativo telaio e sostituita dall’apposizione di un pannello provvisorio in compensato; accertavano inoltre l’abbattimento di numerosi mattoni allo scopo di ottenere sia una maggiore illuminazione artificiale dei locali interni, sia una maggiore areazione degli ambienti stessi. Risultava abbattuto anche un muro interno, eliminato per creare un ambiente unico e maggiore spazio per collocare i posti letto costituiti da tende da campeggio e materassi di fortuna. I Carabinieri procedevano all’arresto degli occupanti abusivi dopo aver ricostruito l’intera vicenda attraverso la raccolta di numerose testimonianze.

Lesina: spaccio di droga. Due arresti dei Carabinieri

I Carabinieri della Stazione di Lesina hanno tratto in arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti i lesinesi CORSO Carlo Antonio, classe1988 e ROTUNNO Domenico Primiano, classe 1989. Gli arresti, avvenuti in due frangenti diversi a distanza di pochi giorni, sono scaturiti da una serie di servizi di osservazione posti in essere dai carabinieri sia in prossimità dell’abitazione del Corso, sia nel centro cittadino, durante i quali erano stati notati strani movimenti e un andirivieni di persone che contattavano i ragazzi, tipici di un’attività di spaccio: in particolare i militari riuscivano a ricostruire compiutamente le dinamiche di spaccio poste in essere dai due lesinesi. Il Corso riceveva le richieste della dose di stupefacente per telefono, chiamava il Rotunno e gli commissionava la consegna dello stupefacente a domicilio, ed il ritiro del denaro, in modo tale che quest’ultimo girasse per il paese con piccole quantità, necessarie alla singola consegna. L’arresto del Corso è scaturito a seguito di un lungo servizio di osservazione nei pressi della sua abitazione: il Rotunno veniva notato giungere in bici, entrare nell’abitazione ed uscirne subito dopo. Veniva seguito dai Carabinieri per le vie del paese e, visto il suo atteggiamento sospetto, una volta allontanatosi dall’abitazione del Corso veniva controllato e trovato in possesso di circa 6 grammi di marijuana. Subito scattava quindi la perquisizione presso l’abitazione del Corso dove i Carabinieri trovavano il giovane che si affannava a nascondere qualcosa sotto il letto. Si trattava di ben 60 involucri di marijuana essiccata mista ad hashish del peso di circa 41 grammi. Inoltre all’interno della cappa della cucina veniva rinvenuto dell’hashish del peso di oltre 55 gr., la somma contante di euro 45 in banconote di piccolo taglio e tutto il materiale necessario al confezionamento e alla pesatura della sostanza. Dopo appena tre giorni anche il Rotunno veniva arrestato: i militari lo sorprendevano all’interno di un capanno, con 40 grammi circa di marijuana, mentre cedeva lo stupefacente a sette ragazzi, tutti giovanissimi.

Cagnano Varano: coltivava piante di marijuana. 65enne pensionato arrestato dai Carabinieri

I Carabinieri della Stazione di Cagnano Varano hanno tratto in arresto DI MAGGIO Salvatore, pensionato 65enne. All’interno del suo fondo agricolo, ubicato in una località posta a ridosso del lago di Varano, sono state rinvenute una ventina di piante adulte di marijuana. Inoltre i militari hanno trovato nella disponibilità del medesimo, altra sostanza dello stesso genere, nascosta in una busta bianca, dal peso complessivo di circa 60 grammi. Le piante si trovavano interrate all’interno di vecchi frigoriferi, situati in un manufatto artigianale di muratura e legno, chiuso da un cancello. L’attività di osservazione di quel fondo si è protratta per alcuni giorni, fino a quando i Carabinieri hanno deciso di operare una perquisizione che ha permesso di rinvenire le piante alte circa due metri. L’analisi sulle medesime, eseguita presso il Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale dei Carabinieri di Foggia hanno permesso di quantificare in 2.300 le dosi ricavabili, per un valore di mercato pari a circa 23.000.