Era nell’aria già da tempo ma mancava l’ufficialità, le parole testuali «io ci sono», seguite poi dai motivi che spesso rendono l’annuncio assai più efficace. La location è quella giusta, i tempi per i più sembravano maturi e ieri sera, appena dopo le 19:00, ora del primo dibattito pubblico che ha dato il via alla Festa de l’Unità 2014 di Cerignola, il Segretario cittadino del Pd Tommaso Sgarro, si candida alle primarie di novembre per decidere quale sarà il candidato Sindaco per le comunali 2015 espressione del partito di centro sinistra. L’incontro, moderato da Giovanna Greco del Tg Blu, ha visto la presenza degli ormai tre candidati alle primarie, Michele Longo, Carmine Roselli, e Tommaso Sgarro. Tanti i temi toccati, importanti per la città e per la stesura del futuro programma ma, com’era prevedibile, il dibattito si sposta quasi presto sul problema interno al partito riguardante il regolamento per il voto delle primarie. Longo e Roselli rimarcano l’importanza dell’apertura del voto, senza limitazioni e chiusure anticipate delle liste, mentre Sgarro, forte del voto favorevole dell’intero coordinamento di via Mameli, precisa ancora una volta l’idea dell’albo chiuso, per evitare una qualsivoglia forma d’inquinamento del voto dall’esterno. Quella che la stessa Greco definisce come la ‘sindrome di tafazzi’ sembra farsi strada per buona parte della discussione pubblica, con Sgarro che sottolinea pubblicamente l’importanza di «guardare il nemico politico all’esterno del partito, almeno come idea di base». Longo precisa come «il risultato del ricorso non determinerà uno strappo interno da parte mia; se perderemo, e sarà Sgarro a vincere le primarie, io sarò pronto ad appoggiare questa linea perché credo sia un grande gesto di democrazia»; più cauto Roselli che, in riferimento al ricorso stesso, precisa come «il concetto di primarie aperte fosse la cosa più democratica, e non vedo la paura nel presunto inquinamento. Ovvio che, qualora fosse rigettato il ricorso, e vincesse Sgarro, verificheremo il da farsi».
Per quel che ormai sembra essere necessario alla città, almeno nel breve periodo, al dito puntato di Longo sul buco Gema, e all’idea di Roselli sul rapporto stretto tra cittadini e istituzioni specie su temi quali legalità e ambiente, fa eco Sgarro ricordando come sia necessario recuperare temi fondativi dell’idea di centrosinistra, dal «sociale in senso più ampio, a un vero sistema di welfare come insegnatoci dall’esperienza regionale; questa amministrazione ha perso tantissimi finanziamenti per incapacità – reale o astutamente voluta – nello sfruttare i bandi messi a disposizione da Regione Puglia che veicolavano molti dei soldi europei destinati al settore». Evidenza oggettiva dall’incontro di ieri sera è stata la determinazione dei tre candidati nel proseguire, e perseguire, la propria idea politica senza tralasciare una certa volontà di reciproca collaborazione futura all’atto del risultato finale delle primarie. Inoltre, ai rumors che volevano un ritiro della candidatura da parte di Longo e Roselli, ieri è stato fissato un paletto imprescindibile dai due che, come affermato a più riprese della discussione, andranno fino in fondo col ricorso senza alcun passo indietro.
Perché Sgarro? Mercoledì 10 settembre, tarda serata, Tommaso Sgarro affida a una nota facebook l’idea di volersi candidare alle primarie con grande motivazione. «Così motivato – afferma il Segretario cittadino Pd – da essere oramai sicuro e rompere ogni indugio nel dire: io ci sono! Sarò della partita nella primarie per la scelta del candidato Sindaco del centrosinistra». In molti, tra militanti e amici, avevano spinto la candidatura del giovane trentaduenne cerignolano; su facebook, addirittura, era nato un giochino che prevedeva, sotto l’hashtag #oraSgarro, una frase o un video per sostenere e incoraggiare lo stesso alla candidatura. Infatti, proprio Sgarro a tal proposito precisa: «ci sono perché lo devo alle persone che nei giorni scorsi hanno riempito la pagina del mio profilo chiedendo di candidarmi. Ci sono perché lo devo alle tante militanti e ai tanti militanti che in queste settimane, mentre si rincorrevano voci di una mia possibile candidatura sui giornali, mi incitavano, mi sostenevano, mi chiamavano a questa decisione. Ci sono perché lo devo a quegli amici con i quali oggi ho condiviso la fatica di allestire una festa che è testimonianza viva di una passione politica che non fa calcoli matematici o non pensa alla strategia come veste della politica».
Un passo importante, per certi versi coraggioso, in un periodo difficile per la politica e per la città di Cerignola, che descrive la volontà del giovane Segretario di provarsi in una sfida molto stimolante. L’idea stessa del fare, praticamente, senza ergersi a fine teorico, sporcandosi le mani come si diceva un tempo, scendendo tra la gente, parlando a questa dei problemi e di come pensare di risolverli, dedicandosi fisicamente, oltre che mentalmente, sembrano alcuni degli assunti di base di Sgarro. «Ci sarò domani – aveva precisato nella nota facebook – per presentare la mia candidatura sul palco della Festa che ho contribuito a montare oggi pezzo per pezzo e che finirò di allestire domani a poche ore dall’incontro sulle primarie», testimonianza di un cambiamento (?) che forse comincia a prendere forma in un partito che nel recente passato è stato caratterizzato da dissapori, conclusi con espulsioni, che ne hanno minato ideali e certezze. Oggi Sgarro riparte da un famoso assunto di Berlinguer: «Casa per casa, strada per strada», rimarcando l’importanza di tornare a parlare alla gente.
io voto a Frangucc di gabb’nitt lo vedo molto più preparato dal punto di vista amministrativo.
Ma parli sempre senza cognizione di causa, non parlare di gente che non conosci neanche lontanamente. Impara a tacere invece di offendere gente che potrebbe darti grandi lezioni.
Le primarie possono avere un senso solo se vengono condotte seriamente, senza ricorrere ai minorenni e agli stranieri senza certificato elettorale, come finora è stato costume della vostra compagine partitica.
Per chi è fuori del Partito Democratico, commentare entrando
nel merito del regolamento per la designazione del
candidato sindaco alle primarie, lo ritengo inopportuno proprio per la estraneità. Piuttosto
è da chiedersi chi sarà fra i tre citati candidati Michele Longo,
Carmine Roselli e Tommaso Sgarro il più
idoneo rappresentante a contrastare il
cammino del “colosso dai piedi di
argilla” (citato con eufemistica espressione di considerazione e non di altro)che
è Franco Metta de La Cicogna; del
tuttora anonimo rappresentante del centrodestra; del candidato sindaco della
lista civica Cerignola Adesso Francesco Disanto. Salvo aggiungersi all’ultimo momento
eventuali altri candidati.
Sono convinto, che fra i tre,
chi ha meno esperienza di vita in
senso lato, di esperienza di vita
politica e, se vogliamo, amministrativa è il giovane Sgarro. E questo non depone a suo favore,
attualmente. Una esperienza consiliare,
ad esempio, gli sarebbe giovato molto in
futura prospettiva. Tra l’altro egli è appena trentenne!! (beato lui)
Sarà pure vero che tantissimi giovani possano aver sollecitato
Sgarro a mettersi in gioco, ma è
altrettanto evidente che ad aver designato il giovane condottiero sia la Segreteria
del Partito, facendo quindi presupporre che gli altri due aspiranti serviranno
solo come comparse da film. L’ampio spazio che questa testata dedica al
citato giovane aitante “fiorettista”ne è
la conferma. E’ inutile nasconderlo.
Cos’altro aggiungere
al momento? Augurare al candidato
sindaco ( per me tale rimane) Tommaso Sgarro una buona competizione all’insegna
della lealtà. Sperando, egli da sindaco
di Cerignola pensi a capovolgere una situazione locale cui vede Cerignola
attualmente agonizzante. Non
interessandosi solo di welfare e bandi
di concorso , ma di guardare con oculatezza e determinazione anche all’ambiente,alla
sicurezza , e soprattutto alla buona amministrazione, evitando che si possano verificare
episodi squalificanti simili ai casi GEMA
e AC FOGGIA, ove la collettività ci ha rimesso milioni e milioni di
euro.
13-9-2014