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    Moccia, intervista fiume sullo sport: “Gestione troppo leggera. Manca un regolamento preciso”

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    La gestione dello sport, secondo alcuni, tra alti e bassi è certamente quella più frizzante del governo Metta, al pari di quanto già prodotto durante gli ultimi tre anni del mandato del suo predecessore Antonio Giannatempo. Responsabile, in quel periodo, era Marcello Moccia, Consigliere di maggioranza eletto nelle fila dell’Udc, oggi in forza all’opposizione come rappresentante del gruppo “Emiliano per Cerignola”. Abbiamo provato a capire, al di là dei proclami, quali siano i passaggi degli ultimi mesi in tema sportivo.

    Primo focus, com’è ovvio che sia, la gestione degli spazi del Palazzetto dello Sport. «Una gestione leggera della struttura, senza regole precise a quanto pare; so per certo che molte società devono ancora saldare le somme dovute della scorsa stagione e mi giunge voce che non tutti pagheranno ma, addirittura, il pagamento dipende da quanto una società mi è amica, tanto che stanno letteralmente buttando fuori dalla struttura tutte le persone che non sono vicine a loro».

    A cosa servono e come vengono utilizzati dall’amministrazione comunale le cifre sborsate dalle società? «Il primo errore, a mio avviso, è prendere la Presidenza Onoraria, come ad esempio quella ultima dell’Olimpica basket, di società che devono ancora pagare per gli spazi utilizzati; questo crea un conflitto per il Sindaco Metta, che ora è obbligato a stare vicino a queste società in difficoltà: come fa a chiedere i soldi e poi nello stesso tempo ad aiutare società che, per quanto ne so, sono difficoltà economica? Per questo non ho mai voluto cariche all’interno delle società; e da qui nasce il problema delle somme da riscuotere e ripartire in due capitoli di utilizzo: uno per la pulizia degli spazi, l’altro per la ristrutturazione della struttura. Attenzione io sono anche d’accordo su un possibile scomputo delle somme dovute purché la cosa sia commisurata a una prestazione da parte della società all’interno degli spazi del Palazzetto e che sia data a tutte le società la medesima possibilità».

    Chi ha gestito ufficialmente quella struttura durante la vostra amministrazione? «Io ero delegato, con delibera ufficiale, e senza percepire un euro, mentre per la struttura in particolare non era stata prevista una figura ma c’era la collaborazione, sempre gratuita, di tanti dirigenti delle società. Poi chiaramente in ogni associazione c’è un responsabile della pulizia e gestione dello spazio utilizzato dalla stessa».

    Lo sport a Cerignola in quali condizioni è? «La situazione, a dispetto di quanto dicono i nuovi amministratori, è di crisi, tanto che molte società stanno fallendo, altre vengono messe fuori dalle strutture pubbliche, quindi arrecando gravi difficoltà. Penso agli sbandieratori, ad esempio, che si stanno allenando al freddo del parcheggio del bowling. Io sono dell’avviso che chi amministra il settore sport non deve essere un atleta ma un buon amministratore, che sappia leggere le carte. In passato abbiamo stretto delle partnership bellissime, come quella con Maddaloni, col quale sono ancora in contatto. I nuovi stanno mettendo tutto da parte solo perché è stato fatto da me e dall’amministrazione Giannatempo, senza valutare se sia una cosa buona o meno. Tantissime le manifestazioni di beneficenza, accomunate allo sport, messe in piedi da noi; un sistema di relazioni e scambi culturali di altissimo profilo. Ora non vedo nulla di tutto ciò e, francamente, avendo a cuore lo sport di Cerignola mi dispiace davvero».

    Da un punto di visto politico, invece, quale crede siano – se ci sono – le criticità? «Come prima cosa dobbiamo chiarire un passaggio: lo sport non è solo il calcio. Acquisito questo dato, che però sembra sfuggire ai nuovi amministratori, bastava regolare meglio la gestione in capo all’Assessore Carlo Dercole e al Delegato Sandro Moccia. Seguire lo sport non significa ogni tanto salire su un palco e dire sono contento che sia giunto il giro ciclistico a Cerignola, ma interessarsi delle problematiche da risolvere per favorire lo sviluppo delle società esistenti e la nascita di nuove realtà; è vero parliamo di un assessore giovane, gli do atto di questo, ma se sei pagato con soldi pubblici devi rendicontare ai cittadini quello che fai e come lo fai, perché l’assessore non è il consigliere, quindi deve fare gli interessi della città intera».

    Nei primi mesi, tra le altre cose, il Sindaco ha annunciato che si procederà a breve con la costruzione di una pista per mountain bike alle spalle del palazzetto: di cosa si tratta e, da ex delegato al ramo, come vede questa iniziativa? «Credo si tratti di quanto di più sbagliato si possa fare, e spiego perché: se quella pista dovesse essere usata realmente, dovresti predisporre spazi per fare le docce, spogliatoi, ovvero tutto quello che serve a una struttura del genere. Io, diversamente, avrei preferito, alla luce di un progetto già esistente, dare modo all’azienda proponente di realizzare il nuovo Palabasket da due/tre mila posti, come avevamo in cantiere noi con la vecchia amministrazione. E’ già tutto pronto e si potrebbe realizzare una struttura utile allo sport giocato e alle manifestazioni di settore».

    Eppure, guardando a quanto dichiara l’amministrazione Metta, si sta facendo tanto nello sport cittadino, e stanno anche nascendo nuove società, come quella del rugby: non crede che questo contrasti con la sua visione? «Cominciamo col dire che l’associazione rugby esisteva già ed era di Orta Nova, non l’hanno creata loro, anche perché conosco bene i responsabili e ho avuto anche modo di parlarci. Loro cercavano una struttura già da tempo, qui su Cerignola, per espandersi e quindi abbiamo per diverso tempo avuto contatti, poi finita l’esperienza amministrativa non si è concretizzato più nulla. Lì c’è un problema di utilizzo delle strutture perché quello sport non può essere praticato in qualsiasi struttura».

    Ha parlato di strutture, come vede lo sviluppo del CERCAT? «E’ una situazione poco chiara, perché tempo fa leggevo un’intervista di Dercole nella quale dichiarava di non sapere quali fossero gli introiti economici che il comune avrebbe incassato dalla società affidataria della struttura; è un fatto grave, poiché l’assessore deve essere al corrente di questi aspetti. Diciamo che il vero problema, al di là della gestione delle strutture, io lo ravvedo in capo al regolamento comunale in tema di sport. Hanno stilato un documento inadeguato, per cui si danno strutture comunali in affidamento senza delle regole precise, a cominciare dagli orari di utilizzo. Faccio l’esempio del Liceo Sportivo di Cerignola, che ha una convenzione col comune per cui dovrebbe essere il primo a poter scegliere quando usufruire di una struttura e so che per molto tempo non riuscivano ad avere spazi nel palazzetto; ma ancora le scuole hanno priorità rispetto alle associazioni nell’utilizzo delle strutture. Altro problema, non si ha priorità di scelta perché un’associazione ha più squadre, ma si deve scegliere in base all’importanza del campionato che la singola squadra sta svolgendo. Le assegnazioni non si fanno per associazioni ma per squadre, cosa che nel regolamento non è precisata».

    Da un punto di vista politico, lei era delegato allo sport poiché non c’era nell’amministrazione Giannatempo un assessore di riferimento e la delega l’aveva mantenuta il Sindaco; con Metta si è passati alla nomina di un assessore al ramo specifico: secondo lei era necessario delegare anche un consigliere allo sport? «Io credo che tutto questo sia stato fatto perché in origine chi doveva essere assessore allo sport era Sandro Moccia; effettivamente credo non ci fosse bisogno di un delegato, sub delegato e tutte queste figure inventate dal Sindaco. E’ stato un modo per dare una medaglia a chi si è impegnato negli anni ma, a ben guardare, questa mossa sta portando solo molto scompiglio nella gestione complessiva, perché poi le associazioni mi vengono a riferire che parlano con Sandro Moccia, lui dice sì, poi passano da Carlo Dercole e questi dice no. Non riescono a creare un asse coeso neanche tra loro e questo si ripercuote sullo sport cittadino creando questo clima di involuzione in città».

    Tutti sembrano puntare al Palazzetto, e lei stesso lo sta confermando: perché non si sfruttano maggiormente le altre strutture e come si muoverebbe lei nella divisione di spazi e luoghi? «Io credo che ogni struttura debba avere la sua importanza. Penso al tiro con l’arco, messo fuori dal Palazzetto, o al problema del parquet del campo basket rovinato dal pattinaggio. Quando ci sono delle gare federali, ad esempio, quindi di maggior importanza, si può anche utilizzare una struttura più di richiamo, come il Palazzetto, ma poi, nell’attività di tutti i giorni, vanno distribuiti spazi e luoghi in modo sensato. Io non è che abbia avuto sempre la soluzione in tasca per tutto, e l’esperienza me la sono costruita giorno per giorno. Credo, però, che il problema si potrebbe risolvere innanzitutto lavorando come amministrazione, reperendo fondi come facevo io e dando la possibilità alle associazioni di lavorare in ambienti ideali e sicuri; al Palazzetto ci sono i defibrillatori, ad esempio, che feci mettere io, o anche le macchinette del caffè; la pulizia della struttura, spesso, l’ho curata direttamente, sia dentro che fuori nel piazzale. Se si deve cercare di tutelare tutte le strutture e le associazioni è necessario un regolamento chiaro e preciso, un’amministrazione che sappia gestire, e lo stesso trattamento per chiunque voglia avvicinarsi al mondo dello sport».

    6 COMMENTS

    1. Partiamo col dire che i pagamenti arretrati incominciano con la vecchia amministrazione e quindi con lei Moccia…. Gli sbandieratori si allenano al bowling da tanto e si e no qualche volta veniva concesso il palazzetto. Il pattinaggio almeno le scuole più importanti lo fanno nella palestra adiacente il campo monterosi(scuola d.bosco) con tutto lo schifo e lo sporco non da ora , ma da quando a comandare c’era lei signor Moccia … Per organizzare un saggio al palazzetto bisogna prenotare un anno prima perché il palazzetto è di proprietà dei ricchi. Detto ciò sia lei che il nuovo assessore nell’ambito sport siete dei completi incompetenti. A Cerignola c’è gente veramente preparata, ma come sempre bisogna trovare il posto per tutti. Dopo Moccia è arrivato d’Ercole ….. Metta al genero doveva garantirgli uno stipendio…. Ha pensato dove mettere questo che non sa fare niente, nemmeno parlare??? Dai fai l’assessore allo sport con deleghe all’altro Moccia che non è stato in grado di tenere insieme nemmeno una squadra di calcio…. È lì meglio non parlarne è successo di tutto. Vabbè tanto prima o poi qualcuno arriva!!!!!

    2. A proposi, mi ricordo che Metta durante la campagna elettorale fece una promessa : che avrebbe ampliato il palazzetto d.s.

      in pochissimi mesi o giorni , qualcuno ne sa niente e poi Moccia hai fatto piu danni che bene,

      • La superficialità e l’impreparazione e’ la caratteristica del fare sport a Cerignola. Ci sono atleti che emergono in tante discipline sportive che non vengono assolutamente considerati n’è coinvolti. Cosi la “schifezza” della pista da mtb. Ma qualcuno dei proponenti ha mai fatto una gara in mtb? Sa di cosa si tratta? Conosce la disciplina della mtb o solo perche’ vende qualche bici (ferrivecchi) pensa di essere in grado? A Cerignola cmq ci sono delle associazioni che non sono state coinvolte. E ci sono anche atleti che “vincono” in questa disciplina fuori casa ma nessuno li apprezza. Chissà perché. L’assessore potrebbe rispondere (se e’ autorizzato ovviamente).

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