Oltre la festa, oltre la primavera, c’è la cruda quotidianità di molte famiglie per le quali questa sarà una Pasqua di austerità, per usare un eufemismo. L’emergenza abitativa è sempre tema caldo che interessa diversi nuclei, con situazioni degne di particolare attenzione. Case al limite della praticabilità e senza energia elettrica, persone che dormono in auto, fino a certe realtà in cui la casa è il box di un autoparco. Se da un lato esiste una rete di solidarietà, coordinata e gestita soprattutto dalle parrocchie, è pur vero che questa non può in toto supplire a situazioni ben conosciute da anni ai servizi sociali della città. Sul fronte alloggi popolari i tempi continuano a dilatarsi ulteriormente ma non è la casa l’unico e il più grande dei problemi. Alla base vi è comunque sempre un disagio economico, la mancanza di lavoro e la conseguente impossibilità di mettere insieme a fine mese un reddito dignitoso. Un quadro che tratteggia la Pasqua che non vediamo, quella che troppo spesso evitiamo di guardare.
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Che strano..solo un commento velato riguardante l’inefficenza dell’amministrazione sul tema case popolari.
Nemmeno a Pasqua vi spogliate delle vesti di giornale di partito.
God save the Queen..
TU…E METTA…DOVRESTE PROVARE…CAPRA È CAPRONE INCAPACE DI INTENDERE E CAPIRE… CIÒ CHE LA NOTIZIA VUOL FARE CAPIRE. SHALOM.BUONA PASQUA.
Ma ti riferisci al sindaco di Cerignola, Metta Francesco?
Lo hai chiamato capra o caprone? Specifica, è importante.
Grazie.
Se non fosse stato per il riferimento all’amministrazione, sarebbe stato sicuramente un articolo che avrebbe dato uno spunto di riflessione un pò più profondo rispetto al solito pensare su cose superficiali.
Però a volte ci vuole poco a rovinare tutto, sono piuttosto deluso dalla redazione, mi spiace doverlo scrivere
Un saluto a tutti