Venerdì 21 aprile alle ore 16, presso il Polo Museale Civico, si è tenuta una tavola rotonda, organizzata dall’Ordine degli Avvocati di Foggia e dall’Associazione Forense di Cerignola, incentrata sul nuovo libro dell’avv. Domenico Farina, intitolato “Ciò che appare, ciò che è” -edito da “Enter edizioni” – in un incontro. D’eccezione i relatori presenti: oltre all’autore del libro (in veste di moderatore), il giornalista Micky de Finis; il PM dott. Enrico Infante; l’avv. Stefano Pio Foglia – presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Foggia -; l’avv. Marco Merlicco – consigliere del C.O.A. Di Foggia; l’avv. Gianni Quarticelli ed il vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, Monsignor Luigi Renna. La discussione intorno al libro ha fornito tra l’altro agli illustri e preparati relatori spunti di riflessione in merito alla deontologia professionale legale, alla filosofia del diritto, al ruolo sociale del legale e sulla difficile condizione degli avvocati e della giustizia nella provincia di Foggia e a livello nazionale. Si tratta del secondo lavoro firmato dal noto legale cerignolano, che fa seguito a “Quattro amici al bar: Storia di destra fra Cerignola e dintorni”, edito da “Il Castello Edizioni”.
Ciò che ha spinto l’avv. Farina a scrivere questo libro «dover scrivere quotidianamente per il lavoro comporta necessariamente la passione per la scrittura – ha spiegato l’autore in esclusiva per lanotiziaweb.it –. Il precedente lavoro è stata un’esperienza molto appassionante e gratificante, così ho deciso di andare oltre. Credo che sia importante portare delle storie tra la gente; a me piacciono le storie di processi, che dopotutto sono storie di vita vissuta». Tema fondamentale della storia è la relatività della realtà nell’ambito dei processi giudiziari: «Non sempre la verità processuale è la stessa verità storica, come molto spesso la verità storica è conforme a quella processuale. Non si tratta però di un ambiente ambiguo – precisa l’avv. Farina – ma tutti siamo tenuti, nel gioco delle parti, ad interpretare la realtà».
Un thriller legale che, come ha ammesso lo stesso autore, non può che avere come fonte di ispirazione lo scrittore-magistrato Gianrico Carofiglio, con una differenza fondamentale che l’avv. Farina ha spiegato in esclusiva ai nostri microfoni: «Carofiglio ha inventato il personaggio di Guido Guerrieri, che è un avvocato raccontato da un giudice. Io ho inventato Franco Alberti, un avvocato raccontato da un avvocato». «In questa storia si mescolano realtà e romanzo – spiega il legale –. E’ un processo che è stato realmente celebrato qui a Cerignola, conclusosi con un’assoluzione come nella storia, che è stato molto seguito anche mediaticamente. L’avvocato Alberti è un po’ la mia trasposizione letteraria con le stesse ambizioni, passioni e valori, entrambi innamorati del mare, della toga e della politica».