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    Un arresto e una denuncia per detenzione di arma e ricettazione

    Operazione avvenuta in un servizio a largo raggio dei carabinieri

    Pubblicato il

    Nella giornata di mercoledì scorso, nel corso di un servizio a largo raggio disposto dalla Compagnia di Cerignola e coordinato dal Comando Provinciale di Foggia, è stato tratto in arresto DICANOSA VINCENZO, cl. ’87, ed è stato deferito in stato di libertà l’omonimo cugino, entrambi pregiudicati cerignolani. Per la prima volta, per lo specifico servizio, su disposizione del Comando Provinciale sono stati impiegati anche nel centro ofantino i militari dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Calabria”, distaccati, come è noto, in zona garganica a seguito dei gravi fatti di sangue avvenuti durante lo scorso mese. Grazie anche al loro contributo, in località “tavoletta” di Cerignola, e in particolare presso la masseria della famiglia Dicanosa, i militari hanno rinvenuto una pistola cal. 22, con matricola abrasa, perfettamente manutenuta, con inserito un caricatore contenente 6 cartucce, oltre ad altre 34 munizioni dello stesso calibro. L’arma, avvolta nel cellophane e riparata all’interno di una busta, era nascosta in una grondaia dell’ovile. Dicanosa, evidentemente convinto che nessuno avrebbe perquisito anche il ricovero con all’interno decine di pecore, l’aveva lì riposta. Ma la tenacia e l’astuzia dei militari operanti hanno sconfessato la convinzione del malfattore, che è quindi stato tratto in arresto per detenzione abusiva di arma da fuoco clandestina e ricettazione.

    In un container sito accanto alla stalla, invece, i militari hanno trovato numerose centraline e pezzi di auto, risultati poi essere di provenienza delittuosa. Per tale ragione il Dicanosa è stato anche denunciato per il reato di ricettazione. A finire nei guai anche un cugino del Dicanosa, il quale aveva materialmente in uso un van per il trasporto di cavalli risultato essere stato rubato nel napoletano. Su disposizione del P.M. di turno, il Dicanosa è quindi stato rinchiuso nel carcere di Foggia.

    5 COMMENTS

    1. GRANDISSIMI. QUESTI REPARTI SPECIALI DOVREBBERO RIMANERE ALMENO PER 5 ANNI SUL TERRITORIO, UNITAMENTE AD ATTIVITA’ D’INVESTIGAZIONE.
      INCORAGGIAMO L’ATTIVITA’ DI TUTTE LE FORZE DELL’ORDINE.
      PECCATO CHE POI A VOLTE I MAGISTRATI FANNO FIASCO ANCHE VOLUTAMENTE.

      MAGISTRATI ELETTI DAL POPOLO.
      MAGISTRATI DEVONO RISPONDERE DEI LORO MOLTEPLICI ERRORI.

      • @salvini non voglio offenderti perchè non ti conosco e sono una ragazza molto educata ma voglio dirti due cosine non bisogna mai giudicare nessuno perchè ognuno di noi a uno scheletro dentro l’armadio e non dobbiamo farci grandi perchè non siamo niente e nessuno da poter giudicare….tutti possiamo sbagliare nessuno e perfetto però imparate ha rispettare le famiglie di queste persone non sparate cazzate solo per lasciare un vostro commento……..prima di scrivere qualcosa contate fino a 10……dimenticavo visto che ti vanti tanto per i politici e magistrati scrivili due paroline di fare uscire qualche posto di lavaro….grazie e buona giornata………..

        • Cara Maria,
          prima di tutto, studia meglio i verbi e cerca di non dimenticarti le H.
          Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico…………………questo vale anche per le famiglie a cui tu ti riferisci.
          Famiglie di malavitosi.
          Onore alle forse dell’ordine.
          Delinquenti in galera
          Ignoranti a scuola

          • e io ti consiglio di farti i cavoli tuoi e vai ha lavorare invece di fare la maestrina del cavolo ho detto che chi sbaglia deve pagare ma che nessuno può giudicare nessuno e rispettare le famiglie, voglio vedere visto che ti permetti di scrivere famiglie mafiose se nella tua famiglia sono tutti santi,,comunque lavati la bocca prima di parlare se non conosci,,,ti saluto maestrina

            • a dimenticavo e ignorante sei tu e chi ti segue…e bada come parli, non ti fare grande dietro ad uno schermo…..

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