Si è parlato di taralli, uno tra i primi cibi da strada della trazione pugliese, nel programma “Buono a Sapersi” in onda questa mattina a partire dalle 11,00 su Rai1. Ospite, a rappresentare la Puglia, il cerignolano Michele Cellamaro, giovane panificatore titolare dell’omonimo panificio. In diretta Tv, dopo la Pizza a Sette Sfoglie di Rosario Di Donna durante il periodo natalizio alla Prova del Cuoco, arriva lo “scaldatello” tutto cerignolano. Lo scaldatello non è un tarallo semplice, ma un tarallo pre-bollito, asciugato e poi infornato. Caratteristico l’utilizzo di Olio di Oliva Extravergine in gran quantità – oltre 200g per ogni chilo di farina -, dei semi di finocchio e del vino bianco. «Peggh u bun quand l’è, ca u trest non mang mè» dice l’inviato Rai insieme a Michele in diretta da Cerignola, recitando un antico modus dicendi. In realtà di buono c’è tanto nel tarallo, o meglio nello scaldatello.
Un cibo povero ma sano, nato come tale, e poi diventato un vero e proprio marchio di fabbrica del sud, della Puglia, di Cerignola. Cibo calorico, che il nutrizionista consiglia di consumare moderatamente, ma preferibile ad ogni altro snack. Prodotto molto differente da quello campano, fatto invece con grasso animale e mandorle.
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Michele Cellamaro mostra in diretta come si realizza lo scaldatello, gli ingredienti, la bollitura, fino al risultato finale. Un prodotto che, seppur non appartiene ai prodotti agroalimentari tipici (PAT) di Cerignola – Farina di Grano Arso, Pizza a Sette Sfoglie e Oliva “Bella di Cerignola”, nella variante “scaldatello” è sicuramente distintivo e caratteristico della città, conosciuto oltre i confini della Puglia.
ecco la vera espressione di Cerignola. Un plauso al giovane “lavoratore” Cellamaro. L’ Italia e soprattutto il sud ha molto da offrire ed esportare, ovviamente non solo il cibo tradizionale, che rappresenta comunque un eccellenza….Qualche povero sfigato mentale dirà .. esportiamo anche la delinquenza… OK…..ma non è un buon motivo per lamentarsi e non rimboccarsi le maniche e lavorare sodo! In fondo , anche se male, purchè se ne parli.
complimenti, ma datevi da fare moralmente, perché li siete proprio carenti.
Non fare di tutta l’erba un fascio.
Non è negabile che di mele marce ne abbiamo, ma altrettanto vero che abbiamo
tantissima brava gente con un cuore enorme, solare ed ospitale.
non c’è dubbio Pilato………………..
Viva cerignola…..Siamo forti lo dice anche la storia..
…..a rubare siamo forti
Non esagerate!!!Come giudicate voi il paese sembra di stare nelle peggiori periferie di Caracas…state in tranquilli che un paese meridionale come tutti gli altri..
Signora Licia, ho vissuto diversi anni a Cerignola e le posso dire che come Cerignola e dintorni, solo poche altre città molto piu’ grandi. Questa è la triste realta’
A Cerignola state proprio frecati, é uno dei peggiori posti del Sud, nonostante tutto la metà della popolazione é costituita da brave persone e lavoratori.
FORTISSIMI, NON CI BATTE NESSUNO.
E LA GEOGRAFIA NON DICE NULLA????
Anche…Ci passano 2 autostrade…Comunque se non vi piace il paese sctaven ..nessuno vi trattiene…Lo dico a tutti quelli che disprezzano.
Complimenti a questo ragazzo ma complimenti anche a Matteo giro d’Italia che ha trasmesso gli insegnamenti e i giusti valori al proprio figlio che si prodiga con entusiasmo e diligenza per dare ai propri clienti il massimo per qualità e innovazione dei prodotti.
La focaccia di Giro d’Italia é fenomenale, troppo buona. Patrimonio dell’ UNESCO!!!!!