È stato inaugurato nel pomeriggio di ieri 28 ottobre col taglio del nastro alla presenza delle autorità civili e religiose, il consultorio diocesano “Zelia e Luigi Martin”, fortemente voluto dal Vescovo Mons. Luigi Renna e allestito presso la Casa “Santa Gianna Beretta Molla” della parrocchia San Leonardo nel rione Torricelli. La struttura, organizzata dall’Ufficio Famiglia Diocesano, costituisce un ulteriore tassello nell’opera di supporto alla città della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano che in quest’ambito si rivolge alle famiglie, protagoniste e destinatarie dell’ultima lettera pastorale di Mons. Renna, intitolata non a caso “Chiesa e famiglia. Grembi che generano presenze che accompagnano”.
«L’apertura del consultorio nasce dalle esortazioni di Papa Francesco sulla famiglia e soprattutto dall’ascolto delle esigenze del nostro territorio – ha dichiarato il Vescovo -. Siamo chiamati ad accompagnare le famiglie e le coppie nelle sfide che le attendono e questa struttura è indispensabile per offrire ascolto, aiutare nel discernimento e prendersi cura». Prendersi cura, sottolinea Renna, non solo degli adulti ma anche e soprattutto dei bambini «che molto spesso sono le principali vittime del disagio familiare. C’è molto da fare per i bambini del nostro territorio ed è compito degli adulti avere la sensibilità di rivolgersi loro e di non ignorare e passare oltre».
Il consultorio, diretto dal dott. Marco Petrozzi e che si avvale di sette professionisti volontari, costituisce la terza struttura del genere sul territorio ed è il risultato di un percorso lungo più di un anno che, come ha spiegato ai microfoni de lanotiziaweb.it la referente dell’Ufficio Famiglie Diocesano Mattea Belpiede, «porta alla nascita struttura di ispirazione cristiana che mette al centro del suo operato la persona promuovendo e tutelando la sua dignità accogliendo chiunque busserà alla sua porta». Soddisfatto anche il Sindaco Franco Metta, che sottolinea la positività ed i risultati della collaborazione tra Amministrazione e Diocesi: «Sono certo che qui si farà opera di bene e siamo lieti di aver lavorato anche questa volta al vostro fianco. La Chiesa e le autorità civili condividono una missione comune che stiamo lentamente e faticosamente portando a compimento. Puntiamo alla creazione e alla diffusione di una rete che supporti quei cittadini che hanno bisogno di ascolto e aiuto».