Si terrà nella mattinata di sabato 8 dicembre alle 10,30 la manifestazione “Io ci metto la faccia”, un modo per esprimere solidarietà all’Arma dei Carabinieri e ai militari tutti che operano nella città ofantina. Una manifestazione «senza divisioni e senza bandiere», scrivono i cittadini che l’hanno promossa. Un momento che, a partire dal grave episodio che ha coinvolto in prima persona il Comandante della Compagnia di Cerignola, il capitano Michele Massaro, ossia l’incendio della propria autovettura nella notte tra lunedì 3 e martedì 4 dicembre, vuole chiedere attenzione allo Stato per questo territorio. L’episodio non ha lasciato indifferenti i piani alti dell’Arma e gli organi territoriali quali Prefettura e Procura; nei giorni scorsi un centinaio di uomini hanno passato al setaccio diversi quartieri della città, effettuando perquisizioni in abitazioni di pregiudicati e sospettati, in attività commerciali, autoparchi, magazzini e aziende agricole. Servizio imponente nel quale sono stati impiegati carabinieri anche del gruppo Cacciatori, delle Cio e delle Sat: l’obiettivo è quello di individuare i responsabili.
La risposta dello Stato c’è stata, ma la cittadinanza – la parte sana – vuole pubblicamente schierarsi dalla parte della legge. Un momento che, secondo gli organizzatori, riscuoterà ampio successo, seppure nell’opinione diffusa Cerignola non è notoriamente patria della legalità. Il corteo si muoverà da Piazza della Repubblica fino alla Caserma dei Carabinieri “Zenzola”; non si esclude inoltre la partecipazione dei vertici istituzionali provinciali, dei vertici dell’Arma e della politica. L’idea è quella di restituire l’immagine di una città che non piega la testa, che, come dice il titolo stesso della manifestazione, ci mette la faccia.
Gennaro Balzano
La Gazzetta del Mezzogiorno