La “Música del mundo y para el mundo” è stata la grande protagonista del concerto di Ramon & Los Indimenticables, tenutosi mercoledì sera al Safarà. Il gruppo, nel quale militano alcuni tra i migliori artisti e session man della scena pop e alternative italiana – Josè Ramon Caraballo, frontman, percussionista e trombettista; il chitarrista Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion); Francesco Pacenza al basso e alla batteria il nostro concittadino Piero Monterisi -, ha presentato in anteprima alcuni brani tratti dal nuovo album solista (titolo ancora top secret) dell’artista cubano, prodotto dalla Tempesta Records, assieme ad alcuni brani che il gruppo ha realizzato in cinque anni di attività.
La genesi di quest’album nasce dalla volontà di realizzare un progetto musicale che mettesse al centro l’estro dell’eclettico percussionista: «Abbiamo deciso di costruire attorno a Ramon un mondo di canzoni – ha dichiarato ai nostri microfoni il chitarrista Adriano Viterbini -. C’è la matrice della musica sudamericana in cui Ramon esprime al meglio la sua anima facendoci respirare le atmosfere di Cuba». Promessa mantenuta. I ritmi afro cubani trainati da Ramon e Monterisi ed il sound blues raffinato di Viterbini portano il pubblico in un universo sonoro «semplice, immediato ma sofisticato a modo suo».
E il segreto che permette a questo mondo di venire fuori sono il feeling tra musicisti che condividono il palco da anni (il trio Ramon-Viterbini-Monterisi ha partecipato anche alla super tourneè di Fabi-Silvestri-Gazzè nel 2014) e l’intesa che si crea sul palco: «Siamo un gruppo di musicisti eccezionali nel quale c’è tanta esperienza – ci dice Viterbini -. La cosa fondamentale è che in questo gruppo c’è tanta voglia di divertirsi tra di noi e far divertire il pubblico». Per il futuro il quartetto continuerà il lavoro in studio per completare l’album, che si prospetta essere un lavoro interessante, visto l’entusiasmo del pubblico e degli addetti ai lavori, «a cui farà seguito un tour – afferma Viterbini – che ci porterà in Italia ma anche all’estero perché, grazie soprattutto all’ecletticità di Ramon ci riteniamo un gruppo che fa musica per il mondo».