Rinnovo del consiglio provinciale e quindi gioco di posizionamento. Ha già confermato di non volersi ricandidare il consigliere Tommaso Sgarro, pronto per dedicarsi anima e corpo a Cerignola, dove si dovrebbe andare al voto nel 2020. Al suo posto a provarci dovrebbe essere Marcello Moccia della Lista Emiliano, sostenuto dai sette consiglieri di centrosinistra (Sgarro Sindaco e Pd). Di Moccia in Moccia, anche la maggioranza, che qualche anno fa vide silurata Loredana Lepore vittima di un mancato accordo interno e non eletta, dovrebbe sostenere Sandro Moccia. Dovrebbe perché la lista è stata ricusata, ma sarà possibile ricorrere al TAR. Il cicognino, in pole per l’assessorato all’ambiente poi andato alla Mininni, sarebbe dovuto essere il candidato del gruppo mettiano, ma non del gruppo afferente a Leonardo Paparella. Per il secondo gruppo di maggioranza Antonio Limotta, che correrà per Capitanata Democratica, lista afferente a Leo Di Gioia e Rosario Cusmai.
Per Forza Italia il quarto candidato, ossia Natale Curiello. Proprio intorno all’azzurro potrebbe concentrarsi un’attenzione particolare anche di altri cicognini pronti ad offrire il proprio supporto. Se Vincenzo Specchio e Antonio Bonavita hanno ufficializzato il passaggio in Lega, non è detto che per Curiello i voti siano soltanto due, soprattutto con Sandro Moccia verosimilmente escluso.