Ha fatto tappa a Cerignola venerdì 15 marzo il “Redditour”, la convention itinerante del Movimento 5 Stelle nella quale i parlamentari e attivisti pentastellati illustrano ai cittadini i provvedimenti bandiera del governo giallo-verde: Reddito di Cittadinanza, Pensione di Cittadinanza e Quota cento. Si tratta della prima importante iniziativa compiuta dal Movimento di Grillo e Casaleggio nel centro ofantino, dove alle scorse elezioni politiche il M5S ha raccolto quasi il 42% dei consensi. Ad incontrare i cittadini in una sala convegni di Palazzo di Città (non proprio “sold out”, ndr) sono stati il Sen. Ruggiero Quarto -commissioni Ambiente e Questioni regionali, portavoce M5S al Senato – e l’On. Marialuisa Faro – commissioni Bilancio, Esami atti del Governo e Questioni regionali, portavoce M5S alla Camera – che, nell’intervista concessa in esclusiva a lanotiziaweb.it, hanno parlato dello stato dei lavori e dei punti salienti del provvedimento.
Come spiega l’On. Faro allo stato attuale – sebbene siano già state avviate le procedure di domanda – il decreto è all’esame delle commissioni competenti della Camera: «Sono riunite le commissioni Lavoro e Affari sociali alla Camera che stanno esaminando il pacchetto di emendamenti proposti dai relatori e dal Governo – dice la portavoce M5S -. Dopo che la commissione Bilancio riferirà alla Camera sulle coperture finanziarie inizieranno le operazioni di voto». Una volta approvato, secondo il Sen. Quarto, il provvedimento porterà dei benefici al mondo del lavoro soprattutto in territori come il nostro, che vivono gravi problematiche in quest’ambito: «Il Reddito di Cittadinanza è fortemente finalizzato al reinserimento degli inoccupati e dei disoccupati. Se i centri per l’impiego e il sistema dei tutor funzioneranno a dovere l’impatto su Cerignola sarà sicuramente straordinario, essendo un territorio, come un po’ tutto il Sud, che soffre dal punto di vista occupazionale».
Ma sul provvedimento, come sul mercato del lavoro in generale, gravano, anche a Cerignola e in Capitanata, diverse incognite, quali l’assenza di domanda, lavoro nero, evasione fiscale e criminalità organizzata che rischiano di compromettere il corretto funzionamento del Reddito di Cittadinanza. Tuttavia, secondo il Senatore Quarto, il provvedimento non solo non si scontrerà con queste problematiche ma riuscirà ad ovviarle: «Con tutti i paletti che sono stati messi, tra corsi di formazione, ore di lavoro di pubblica utilità e i controlli della GdF, non reputo possibile che il lavoro nero possa essere di ostacolo al corretto funzionamento. Anzi – prosegue Quarto – la misura consentirà un’emersione del lavoro in nero cosicché le imprese saranno nuovamente disposte ad assumere grazie alle agevolazioni e agli sgravi fiscali di cui potranno beneficiare impiegando i beneficiari del reddito». «Il Reddito di Cittadinanza può incidere anche sul disagio sociale – aggiunge in merito l’On. Faro -. Avere un reddito che ti garantisce una vita dignitosa può essere un detraente contro il crimine di necessità. Inoltre, per combattere il lavoro nero, nel decreto fiscale, sono state introdotte misure che garantiscono più poteri e mezzi per la GdF».