«Quest’anno saranno venuti a rubare almeno venti volte e non solo a me. Nei terreni di mio zio, di mio cognato e di tanti amici succede la stessa cosa». E’ questo il grido d’aiuto di un giovane agricoltore, al quale capita troppo spesso di fronteggiare furti nei propri poderi. «A parte i furti costanti di frutta e olive, abbiamo una piccola casetta in campagna, che si vede anche dalla strada che conduce ai miei terreni. Puntualmente, almeno una o due volte al mese ci fanno visita. Rubano qualsiasi cosa, l’ultima volta anche i materassi e le stoviglie». Ma c’è di più. «Nel capannone nella campagna di mio zio, a tre chilometri da Cerignola, hanno rubato non so quante volte utensileria agricola, contenitori e botti». Un comparto, quello dell’agricoltura, o meglio della piccola agricoltura, che oltre a doversi difendere dal “mercato” e dalla crisi è costretto anche a fare i conti quotidianamente con i furti nelle campagne, che rappresentano una vera e propria piaga. «Mi rivolgo ad un giornale per portare a galla il problema – conclude -, nella speranza che le istituzioni e le associazioni di categoria sappiano quello che accade a noi piccoli coltivatori».
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C’è chi ormai alle casette non mette più nemmeno le porte se no o le rompono o le sfondano e magari dentro non c’è niente!
Prima cosa licenzia il guardiano nlo pagare più, quelli sono primi a rubare, ma no da mo da secoli, poi con porto d’arma in regola, gira armato e quando li vedi sparagli, a guardiani e stranieri, tanto non ti fai 1ora di carcere perché legittimità difesa. Il No a vinto per questo, se va Salvini al Governo, chiude le frontiere e tanti sciacalli li manda nei loro paesi, si stanno approprianto di tutta L Italia.
Una soluzione potrebbe essere ponti radio streaming. videosorveglianza ad alto rango. almeno si contrasta.
devono andare via dall’Italia tutti queste cose inutili di stranieri. via…………………………
schhhtt a vinnnn