Bari si attiva per far chiarezza ed organizza un incontro per aggiornare iscritti ed aspiranti tali. C’è però ottimismo all’Ordine dei Giornalisti per la riforma alla quale tutti gli ordini professionali saranno soggetti nell’anno in corso. Già, perché Monti, nell’incontro avuto con gli ordini, ha specificato che i giornalisti non possono essere assimilati ad altri ordini professionali. Il 90% delle nuove riforme non riguarderà infatti l’albo dei giornalisti. E nello specifico la paventata cancellazione in blocco dell’albo dei pubblicisti non avrà luogo. L’accesso avverrà attraverso un esame di stato, sia per i pubblicisti che per i giornalisti, previa attestazione di tirocinio e titolo universitario. A tutto ciò si aggiunge la riforma sul fronte deontologico e della formazione continua per l’intero ordine. Ovvero percorsi specifici per la formazione obbligatoria in itinere e separazione, per l’ordine, tra competenza amministrativa e funzione disciplinare. Dopo il 13 agosto per esser pubblicista bisognerà quindi, in aggiunta a quanto già previsto, fare l’esame di stato ed essere in possesso della laurea. Altre indicazioni più dettagliate saranno fornite dall’ordine stesso nei prossimi giorni.