L’Amministrazione comunale aderisce a “Il Grappolo dei diritti: Lavoro, legalità, libertà”, un progetto di Libera, l’associazione guidata da don Luigi Ciotti, in prima fila nella lotta alla criminalità organizzata. Il sindaco Giannatempo: “L’ evento è un segnale di speranza per la nostra comunità, che non cederà alla pressione criminale”
Si farà sabato 18 settembre, alle 11, in contrada Scarafone, la prima vendemmia su terreni confiscati alla mafia a Cerignola. Operai italiani ed immigrati, regolarmente assunti, lavoreranno insieme per raccogliere circa quattro ettari di uva da tavola. L’iniziativa, inizialmente prevista per sabato 11 e poi rinviata a causa delle cattive condizioni atmosferiche, è inserita nell’ambito del progetto, realizzato dall’associazione Libera, intitolato “Grappolo dei diritti: Lavoro, legalità, libertà” e patrocinato dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati ad organizzazioni criminali. L’Amministrazione comunale ha affidato a Libera – in collaborazione con la Confederazione italiana agricoltori, la cooperativa Terre di Puglia Libera terra e la cooperativa Pietra di Scarto di Cerignola – la raccolta dell’uva sui terreni confiscati alla mafia. L’ultima tappa in ordine di tempo del percorso di collaborazione tra Comune e Libera, che si sta rivelando a dir poco proficua. Sabato prossimo, dunque, verrà distribuita l’ uva, con il sostegno di Cgil, Cisl e Uil, negli alberghi diffusi di Cerignola e Foggia in cui vivono gli immigrati, molti dei quali impegnati nella raccolta dei pomodori e sfruttati dalle mafie del caporalato. “Questa speciale vendemmia costituisce un segnale di speranza per la nostra comunità, che non cederà alla pressione della criminalità – afferma il sindaco Antonio Giannatempo – siamo intenzionati a proseguire questa lotta e a offrire il nostro totale sostegno ai cittadini stranieri che arrivano dalle nostre parti per lavorare ma che sono schiavizzati dai caporali”.