Ci spiace parlare ancora di topi e ratti. Purtroppo però sono ancora molte le zone della città in cui è possibile incontrare questi simpatici animaletti. Diverse sono le cause, come diversi sono gli interventi possibili. Procediamo allora ad una analisi precisa della situazione.
Qualche precisazione sui ratti. Il ratto è un animale abbastanza prolifico. Vive circa due anni e “non si ammala” quasi mai, avendo un ottimo sistema immunitario. Grazie a tale sistema il ratto può vivere e proliferare ovunque e se attacca l’uomo (cosa che accade raramente) può veicolare malattie che per l’uomo sono tali e per il ratto no. Chiaramente mangia tutto, anche ciò che per noi è “avanzo e/o immondizia”. Si riproduce (e “partorisce”) ogni 21 giorni. Tecnicamente da una coppia di ratti, progressivamente (ovvero, si riproducono i figli e i figli dei figli, ecc.) in un anno si possono generare 1000 ratti. Infine bisogna ricordare che sono molto resistenti e si abituano facilmente ai veleni, vanificandone l’effetto.
Perchè i ratti a Cerignola. Il problema dei ratti è comune a moltissime città. In quasi tutte le fogne abitano ratti. Ciò che può evitare in parte la risalita in superfice è la pulizia della città. Cassonetti stracolmi di buste, spesso lasciate per terra, strade non sempre pulite e discariche improvvisate nei pressi dell’abitato sono sicuramente luoghi in cui i ratti trovano cibo. Inoltre, come ha anche sottolineato (da medico) il Sindaco Dott. A. Giannatempo durante l’ultimo Consiglio Comunale, non è stata fatta la derattizzazione a primavera e adesso il problema sta emergendo.
Le scuole. Le scuole, e in particolare gli asili, sono luoghi in cui circolano merendine, pranzi e altri cibi, che spesso vengono anche lì conservati. Facilmente, se i ratti sono a caccia in città, si possono verificare fenomeni di intrusione nelle scuole. Abbiamo per primi parlato del caso della Scuola “C. Battisti” ma non è l’unica. Intorno alla Scuola Di Vittorio, in via Ercolano, non è difficile avvistare ratti. E questa situazione si ripeteva anche ieri vicino la Scuola “Paolillo”.
Cosa si può fare. Sicuramente curare di più la città. La SIA dovrebbe, proprio per tal motivo, incentivare i turni di pulizia. Effettuare delle disinfestazioni tampone nei luoghi più a rischio, in attesa del freddo, momento in cui i ratti si rifugiano nelle fogne, per fare una derattizzazione dell’intera rete fognaria. Inoltre ognuno di noi potrebbe evitare in vari modi di sporcare, provando a mantenere Cerignola più pulita.
In definitiva il “problema ratti” è una realtà dei nostri giorni. Non si vuole quindi con questo articolo creare un allarme per i cittadini, ma solo fare chiarezza su cosa sta succedendo.
Non parliamo della zona industriale. Dove ormai ci hanno abbandonato in mezzo a tantissimi problemi, non ultimo quello dei ratti. Oltre al costante degrado e alla mancata manutenzione dei viali principali, della pulizia delle strade, della mancanza di punti-raccolta rifiuti generici. Ad aggravare la situazione l’enorme quantità di terreni assegnati, dove non c’è stata la benchè minima presenza di inizio lavori, lasciati senza recinzione e senza pulizia (si ricorda che all’atto dell’assegnazione di un suolo, è responsabile il proprietario del terreno assegnato).
Voglia il Comune, attraverso i suoi amministratori, risolvere quanto prima detti problemi, al fine di evitare i numerosi SI VENDE (tra l’altro abusivi in quanto la convenzione prevede che non si possa vendere, per almeno 7 anni).
interi quartieri sono al degrado ,grazie a stranieri che vivono in ogni luogo e ammassati ,rovistano nei cassonetti lasciando sempre sacchetti a terra,ad esempio dove non ci sono servizi igienici nelle abitazioni come i sotteranei il wc è il cassonetto
e si vede che questi amministratori sono abituati a vivere cosi e per loro e’ tutto normale.
Abito in via Pigna,vicino l’Interspar,quì c’è davvero gente incivile che stancandosi di scendere dall’auto,getta i sacchetti dal finestrino dell’auto.E chi di dovere fa bene a lasciarglieli sui marciapiedi per settimane intere.E’ vero che gli extracomunitari hanno colpa ma noi abbiamo le nostre cattive abitudini.