Un nuovo episodio vandalico ai danni dell’Istituto “Padre Pio”, ubicato in Zona Fornaci. «Non è la prima volta – afferma un docente -, già cinque mesi fa abbiamo subito un furto simile. Negli ultimi anni saranno stati quattro o cinque i furti». Approfittando dei fuochi, la notte dell’8 settembre, si sono intrufolati alcuni malviventi nei locali dell’istituto scolastico, sottraendo alcuni computer portatili e danneggiandone gli infissi. «Oltre al danno economico – continua l’insegnante -, è da considerare il disagio che subiranno i nostri alunni, i quali non potranno utilizzare i computer a supporto della didattica tradizionale. Inoltre, grazie anche alle ristrettezze economiche in cui versa la scuola, i computer portatili non potranno esser ricomprati a breve».
Aggiornamento delle ore 15,06 – Il Prof. Lucio Cioffi ci invia un comunicato sui fatti che riportiamo integralmente. «A tarda sera l’8 settembre la Scuola Media Statale “Padre Pio da Pietrelcina” ha subito l’ennesimo, gravissimo furto di apparecchiature informatiche, ossia gli strumenti indispensabili per garantire nuove metodologie didattiche agli studenti. Con un’azione sistematica i laboratori della scuola sono stati ripuliti di una ventina di pc portatili, molti nuovissimi ed ancora inscatolati destinati al funzionamento delle LIM (lavagna interattiva multimediale), schermi multimediali ed altro. Già nei mesi scorsi un laboratorio linguistico era stato ripulito di 14 nuovissimi pc e in precedenza altre nove volte sono stati perpetrati furti di minore entità ma con pesante corollario di danneggiamenti. L’unica novità, positiva, è che questa volta alcuni degli autori, minorenni, sono stati arrestati sul fatto dagli agenti del Commissariato della Polizia di Stato che hanno recuperato parte della refurtiva.
I danni prodotti con i furti sono irreversibili perché quella dotazione di attrezzature è avvenuta con i fondi PON FSE le cui vigenti misure non consentono più simili progetti di dotazione. Né sarà possibile riacquistarli con i fondi propri della scuola, sufficienti a mala pena alla normalissima ordinaria amministrazione. La tutela dei beni in dotazione alle scuole è quindi un problema che deve interessare l’intera comunità, in una sola notte è stata tolta a centinaia di ragazzi l’opportunità di crescita didattica e culturale. Le istituzioni, l’opinione pubblica e le famiglie degli studenti devono reagire a questo stillicidio di furti e di depauperamento della scuola. Soprattutto l’Amministrazione Comunale deve urgentemente farsi carico della protezione di tutte le scuole dell’obbligo: è un investimento per la crescita culturale dell’intera città.
Per queste ragioni la Dirigente Scolastica prof.ssa Maria Carmela Grossi ha incontrato, questa mattina, l’assessore alla pubblica istruzione avv. Marco Merlicco che ha potuto costatare di persona l’entità dei danni, esponendo le richieste dell’istituzione scolastica: protezione degli spazi laboratoriali, videosorveglianza, potenziamento dei sistemi d’allarme, vigilanza notturna.
Se non saranno garantite le condizioni di protezione la scuola non potrà che continuare ad operare con gessi, lavagne, penne e quaderni!».
qua servirebbe l’esercito, invece non c’è proprio nessuno.manco alle giostre ho visto nessuno. strano: nessuna rissa stile quando uscivo per il corso.