Va alla band cerignolana AT501 il primo premio del Cerinfestival 2010. Il brano è “stelle e strisce”, un brano di critica sociale, con sonorità tipiche del rock e una voce femminile particolare. Alla band anche altri due premi in palio, miglior testo e musica. Il premio della critica invece è andato al cantante Cesare Catalano, classificatosi poi terzo, col brano “torna da me”. Il premio come miglior base è andato a Patty Basso, che si è piazzata poi seconda nella classifica finale. Una serata godibile frenata solo da un impianto audio forse non all’altezza della situazione. Penalizzati soprattutto coloro che, partecipando con le basi, si sono ritrovati con suoni inascoltabili per lunghi tratti. I gruppi che si sono esibiti dal vivo hanno pagato meno lo scotto dei problemi fonici. Volendo muovere una critica costruttiva alla serata, potremmo dire che forse sarebbe stato opportuno dividere la serata in due categorie, solisti e gruppi. Questo per evitare quello che accade ogni qualvolta si fa un unico calderone. Infatti, anche questa volta, non sono mancate le polemiche da parte di alcuni solisti. Sicuramente in situazioni simili lo spettacolo offerto dalla band live ha una marcia in più anche nella valutazione della giuria.
Note interessanti sono state l’intervento del musical della scuola di ballo “Scarpette Rosa”, davvero molto bello e ben fatto, e la presentazione, da parte di Angelo Di Mario, del suo nuovo singolo in onda su un programma televisivo di Sky, il quale ha lasciato i più sconcertati viste le premesse in fase di presentazione, stemperate poi da un brano “sempliciotto” di musica leggera. Forse ci si aspettava qualcosa in più da un’ospite tanto “decantato” sin da inizio serata. Durante la serata sono state presentate la squadra di pallavolo e quelle di basket della città.
La conclusione è un susseguirsi di interventi con l’Assessore alla Cultura Merlicco, l’Avv. Allamprese e il Sindaco Giannatempo, i quali, rimarcando il successo della piazza gremita, giurano di ripartire già da domani per organizzare l’edizione dell’anno prossimo che durerà quattro giorni. Speriamo che almeno l’anno prossimo il Festival possa godere di più considerazione nazionale, un service audio-luci più competente e un pacchetto artisti-partecipanti di livello maggiore, vista la bassa caratura di quello esibito stavolta.
L’intervista. «Un brano di denuncia – afferma la band -, che parla di lavoro, che non c’è». Influenze? «V. Rossi – per Fulvia – Metallica e Placebo». Perchè gli AT501 hanno vinto? «Per il testo più che per la musica. Perchè il gruppo è affiatato e c’è intesa. Perchè abbiamo provato tanto, ci siamo impegnati sul serio e abbiamo contribuito tutti alla buona riuscita. Per l’impegno, serio. Per la bella voce di Fulvia, per il testo e per l’arrangiamento». Giusto per tutti il verdetto? «Si, abbastanza». Progetti per il futuro? «Musica, impegno e prove, per cercare di fare ancora qualche buon prodotto».
“Influenze? «V. Rossi – per Fulvia – Metallica e Placebo».” … Non ho sentito il pezzo ma dalle influenze dichiarate dev’essere un bel mix di metal/alternative glam rock/pork italiano.. Rossi sarà contento d’essere stato affiancato a METALLICA E PLACEBO.. forse un po’ meno felice sarà il sig. Molko.. mah