Incontreranno i residenti della borgata agricola per discutere dell’impianto di Contrada Paglia. Monsignor di Molfetta: “La Chiesa farà sentire la sua voce in nome del rispetto del Creato”. Una presa di posizione molto apprezzata da Giannatempo, che garantisce: “Faremo tutto il possibile per evitare l’entrata in funzione dell’impianto: Se il nostro sforzo non dovesse portare a risultati positivi, lavoreremo perché la comunità tragga benefici e non danni dal termovalorizzatore”
Un incontro per dar voce ai residenti di Borgo Tressanti sulle problematiche poste alla comunità locale dalla realizzazione del termovalorizzatore del Gruppo Marcegaglia in Contrada paglia, a pochissimi agricoli dalla borgata agricola. E’ quello voluto dal Sindaco, Antonio Giannatempo, e dal Vescovo, S.E. Monsignor Felice di Molfetta, che si terrà lunedì 6 dicembre, alle 19, nella chiesa di San Giuseppe, a Borgo Tressanti, e al quale prenderà parte anche don Antonio Mottola, direttore diocesano dell’ufficio Ambiente, sociale, lavoro e migrazioni. “Si tratta di un confronto importante con la popolazione su un tema delicato – spiega Giannatempo – ai residenti dirò non soltanto che condivido le loro preoccupazioni e che ho sempre osteggiato la costruzione dell’impianto, come dimostrano le numerose prese di posizione da me assunte nel corso degli anni sull’argomento, ma anche che questa Amministrazione farà tutto il possibile per cercare di scongiurare l’entrata in funzione del termovalorizzatore. Se poi questo sforzo non dovesse produrre gli effetti sperati, mi muoverò con tutti gli strumenti a nostra disposizione per far sì non solo che la presenza dell’impianto non produca danni in termini di salute dei residenti, ambientali e paesaggistici a Borgo Tressanti e a Cerignola ma anzi che possa determinare una ricaduta economica positiva sulla comunità cerignolana dal punto di vista occupazionale e degli incentivi alle attività agricole e della zona”.
Dal canto suo, il Vescovo sottolinea così la sua attenzione al problema: “Da più parti sono giunte a questa Curia diocesana richieste riguardanti gravi perplessità círca Ia realizzazione del termovalorizzatore, derivanti dagli enormi danni che questo impianto potrebbe arrecare alle produzioni agricole, alla salute degli abitanti e all’intero ecosistema circostante. La Chiesa, attraverso i suoi pastori e i loro interventi, ha sempre fatto sentire la sua autorevole voce per affermare il rispetto del creato, luogo sognato e voluto dal Creatore, come spazio bello e vitale in cui esprimersi e realizzare la sua vocazione di collaboratore di Dio”. E’ per questo, aggiunge il prelato, “che come cittadino, vescovo e pastore di questa Chiesa diocesana non posso non sostenere decisamente ogni azione tesa a rispettare e far rispettare il disegno di Dio nelle sue varie e molteplici espressioni”. Una presa di posizione decisa, quella del Vescovo, molto apprezzata da Giannatempo: “La nostra guida spirituale dimostra ancora una volta enorme attenzione ai problemi della comunità cerignolana e diocesana, e di questo lo ringrazio sentitamente. Monsignor di Molfetta, anche promuovendo incontri come questo, testimonia la presenza di una Chiesa più che mai presente nel tessuto sociale di una realtà difficile come la nostra, e ci sprona a proseguire il nostro impegno quotidiano, esclusivamente teso al raggiungimento del bene comune”.
Se giannatempo ha detto che nel caso in cui non riuscisse ad impedire la messa in funzione del CANCROVALORIZZATORE si impegnerà a vigilare bla bla….vuol dire che I GIOCHI SONO FATTI.
Non ha capacità nè volontà di opporsi.
Avremo il ns CANCROVALORIZZATORE.sicuro.