Nel secondo incontro con Assindustria, il primo cittadino ha ribadito la necessità di un’azione congiunta con gli imprenditori per garantire il decollo di una struttura “in grado di far fare un salto di qualità non solo a Cerignola, ma a tutta la provincia”. Verranno costituiti tavoli tematici per costruire ipotesi di lavoro su agroalimentare, Macello comunale, energia ed implementazione delle aree industriali. E’ necessario rendere appetibile l’Interporto di Cerignola agli occhi di possibili acquirenti, così da far finalmente decollare una struttura che, se funzionante a pieno regime, può contribuire in modo determinante allo sviluppo economico non solo di Cerignola, ma dell’intero territorio della provincia di Foggia. Lo ha ribadito ieri il Sindaco, Antonio Giannatempo, alla delegazione dell’Associazione degli Industriali di Capitanata, con i quali si è riunito a Palazzo di Città, insieme a tutta la Giunta, ai capigruppo del Pdl e dell’Udc e del Presidente del Consiglio Natale Curiello. Si è trattato del secondo incontro avuto con gli imprenditori nel giro di poche settimane: l’inizio di un percorso di collaborazione teso allo sviluppo e alla realizzazione di progetti riguardanti attività produttive ed infrastrutture. Numerosi i temi affrontati, ma a dominare la discussione, come detto in precedenza, è stato il futuro dell’Interporto, a cui anche gli imprenditori danno particolare importanza. L’Amministrazione comunale convocherà a breve una Conferenza di Servizio con il Comune di San Ferdinando di Puglia al fine di deliberare congiuntamente, entro il 31 dicembre, la dismissione della società Ofanto Sviluppo – che gestisce l’Interporto- come previsto dai patti parasociali. San Ferdinando, lo ricordiamo, detiene il 25% del capitale. Verranno poi fissati i successivi adempimenti, come la predisposizione del bando di evidenza pubblica. A questo proposito, Giannatempo ha rimarcato come “fino a questo momento nessun imprenditore locale si sia mostrato interessato all’acquisto dell’Interporto”, sottolineando inoltre che “dobbiamo muoverci congiuntamente per evitare che la struttura continui a rappresentare una cattedrale nel deserto”. Una posizione pienamente condivisa dagli industriali, i quali, prendendo spunto dalla discussione in corso negli ambienti politici ed economici di Foggia e della capitanata sul destino dell’aeroporto Gino Lisa, hanno evidenziato la necessità di creare un asse strategico di collegamento tra lo stesso scalo aeroportuale, il Porto di Manfredonia e l’Interporto cerignolano. “Un asse è stato detto – che costituirebbe un polo strategico per il trasporto delle merci”. Amministrazione ed industriali hanno deciso, inoltre, di dare vita a diversi tavoli tematici composti da rappresentanti di entrambe le parti per decidere come muoversi su più fronti: agroalimentare, turismo, energia, edilizia ed implementazione delle aree industriali. Il passo successivo sarà sviluppare concrete ipotesi di lavoro, in grado di delineare una serie articolata di interventi in settori nevralgici dell’economia locale, per sviluppare la quale, “ha concluso il primo cittadino, “è più che mai necessario agire in modo coordinato”.