Nota di risposta a Striscia La Notizia apparsa su facebook, firmata Gli Amici di Balto.
«Contro la regola del “Chi tace acconsente” cerchiamo di rispondere al servizio di Striscia, ad alcuni insulti sul web e a tutto il resto per fare almeno chiarezza. Durante la campagna elettorale l’attuale consigliere comunale ex candidato sindaco Franco Metta ha chiamato a giro: Berardino Tonti “Ninna Nanna”, Michele Romano “Pokemon”, Elena Gentile “Libera e Bella” eccetera. Franco Metta ha fatto sorridere molta gente, compreso Patrizio Maggio e Gli Amici Di Balto ed ha descritto queste battute come “Lezii” accostandosi a Marco Travaglio, che chiama Berlusconi “Banana”, per esempio.
Pochi mesi dopo facciamo uscire un comunicato in cui chiamiamo con un “lezio” appunto, Patrizio Maggio definendolo “Gabibbo” e Patrizio si è offeso a morte e noi continuiamo a non chiedergli scusa e cerchiamo di spiegarci.
Ci si riferiva alla cattiva informazione che continua ad inquinare i pareri delle persone.
Ci sono punti di vista discordanti: per noi il servizio di Striscia non solo è manipolatorio ma è anche poco sostanziale. Non sappiamo cosa hanno in mente le persone quando si parla di canile, non è assolutamente una villeggiatura per cani ed è, intrinsecamente, un lager perchè i cani non possono uscire o entrare a piacimento. In altre parole non sono liberi, cosi’ delle riprese in un canile sono, intrinsecamente appunto, scioccanti ed è inutile se si mette l’erbetta: una prigione, anche con i fiori sulla finestra serrata è pur sempre una prigione quindi cerchiamo di darci una regolata su questo.
Inoltre mettiamo in chiaro alcuni punti:
Gli Amici di Balto prende le distanze da questo tipo di informazione ed invita -inutilmente, visto che nessuno viene-, a visitare il canile, quando e come vuole.
Le distanze vanno prese per la faccenda delle Norme che riguardano il canile. Non abbiamo mai detto che il canile è a norma, attribuiamo alle istituzioni questo tipo di responsabilità – visto che un’associazione non puo’ prendere questo tipo di decisioni- ma allo stesso tempo non è possibile buttare 500 cani nel cesso perchè la struttura non è a norma, in egual misura con cui, per esempio, la SIA continua ad operare con un sequestro pendente. Ricordiamo, il canile non è in buone condizioni come Cerignola tutta e certe menti non sono in buone condizioni.
Mettiamo in chiaro, non solo l’amore per i cani -non dobbiamo spiegarlo a Cicognini o Mettiani e feisbuccari vari il nostro amore-, ma che come associazione siamo interni al canile per tutto quello che riguarda le adozioni; ne abbiamo ultimate 114 e ci fà male quando tutto questo, purtroppo, venga occultato e si mette in dubbio qualcosa che pensiamo sia inattaccabile.
Non appoggiamo i metodi con cui movimenti politici si procacciano uno scoop e ricordiamo di nuovo che a differenza del giornalismo da domenica pomeriggio c’e’ sempre la possibilità di ascoltare diverse campane e mettersi al lavoro seriamente.
Se poi Striscia la Notizia fà opinione allora evviva non solo l’ignoranza ma il pressappochismo. Nessuno si è soffermato sul fatto che nel servizio, all’intervistato Barrasso, che ovviamente ha le sue responsabilità in merito, non è riservato nemmeno il diritto di replica. Nessuno sembra aver analizzato il video veramente.
Il “giornalista” di Striscia si chiede e si risponde da solo dandosi ragione e compiacendosi, poi monta il servizio e le pecore da casa belano e gridano: “Non è beeeeeeene!”
Ma questa, lo ripetiamo, non è informazione, è propaganda da quattro soldi.
Se per qualcuno Striscia è un programma di riferimento bisogna davvero chiedersi in che direzione stiamo andando.
Ripetiamo il canile non è a norma e dei provvediamenti vanno presi e forse la Cicogna puo’ cavalcare quest’altra mancanza, per carità, si accomodino, cosi’ i meriti di aver sgomberato un lager andranno a Patrizio Maggio e lui avrà il suo momento di gloria, ma ricordiamo sempre che informazione fatta a questo modo non solo è ridicola ma anche fuorviante, allontana dai problemi e dalle risoluzioni sensate.
Intanto noi continuiamo a lavorare fra i tanti ostacoli e volendo dare un senso a questa risposta, mettiamo in chiaro che tutto quello che sta succedendo rende discutibile il nostro operato all’interno del canile e nuovamente dobbiamo ammettere che ci dispiace che nessuno si occupi della verità».