Da giorni sulle maggiori testate nazionali si parla del 14 dicembre come il giorno della fine del Berlusconismo. E’ pur vero che non esiste la certezza “matematica” che il governo cada. Anche nelle ultime ore si procede a conteggi, a contrattazioni dell’ultimo minuto e a promosse per il “dopovoto”. Proprio oggi al Senato, Berlusconi ha chiesto “aiuto” ai moderati, con possibile rimpasto, e ha mantenuto toni pacati nei confronti di Fli. Ciò che non pare chiaro, già da ieri, è la posizione di Gianfranco Fini, il quale ha parlato di un probabile governo con Tremonti alla guida, proprio quel Tremonti che ha “tagliato” ovunque suscitando malcontento. In realtà la situazione è tanto precaria che anche il ritardo di un aereo potrebbe decidere il futuro di questa legislatura. Tra deputati in maternità, caso Guzzanti, moderati e qualche esponente Fli non in linea con l’idea del Presidente della Camera, l’imprevisto è dietro l’angolo. Con tale situazione il 14 dicembre sarà davvero il giorno della svolta da cui ripartire oppure il momento di affossamento definitivo dell’Italia?
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non cadrà. i finiani resteranno molto delusi
IO NON CI CONTEREI TROPPO…….
MIMMO SEI UN ATTENTO CONOSCITORE DELLA POLITICA…..