L’analisi. A conti fatti i deputati finiani di Futuro e Libertà, sono 33. Il centrodestra contava su una maggioranza autonoma di 344 deputati (Pdl, 271; Lega Nord 59; altri 14) su 630 e, secondo la scienze dei numeri, Berlusconi ora può contare su 311 voti “sicuri” (Pdl 238; Lega Nord 59; altri 14), quindi cinque in meno di quanti ne servirebbero per avere la maggioranza alla Camera, cioè 316. Quindi i numeri per “andare avanti da soli”, contrariamente a quanto sostenuto dal premier, non ci sono.
Conseguenze politiche. Gravissime: il Governo vacilla e la sua sorte è totalmente nella mani di Fini e della sua falange. Forse Berlusconi non si aspettava che in tanti seguissero Fini. Grave errore strategico e politico. A rischio dunque il Governo e ancor più i provvedimenti in itinere e le riforme, non fosse altro perchè Fini ha già fatto sapere che, pur rimanendo, paradossalmente, nella maggioranza e nel Governo, si riterrà libero insieme ai suoi, di non votare quei provvedimenti che saranno ritenuti contrari all’interesse generale del Paese e, sostanzialmente, alla linea politica del suo gruppo. Dunque Fini resta arbitro unico del Governo. A rischio anche il federalismo fiscale targato Bossi. Saranno probabilmente, i prossimi, mesi di tensione politica ed istituzionale e forse anche di instabilità. La nuova situazione pone il Governo in grande difficoltà e le dimissioni o meno di Fini da Presidente della Camera, diventano a questo punto politicamente irrilevanti. Il vero nodo è la maggioranza alla Camera e questo non sfugge certo a Berlusconi. E’ necessario quindi allargare la maggioranza, cercare voti e/o Deputati. Casini ha già avvisato i suoi. Fini, abilmente, rimescola le carte e pone a rischio un Governo che sembrava blindato ed inattaccabile. Poco vale lanciare già proiezioni elettorali, secondo le quali Fini ed i suoi valgono il 3% da soli e il 2% con la sinistra.
La domanda. Fini chiarirà la sua posizione? Saranno elezioni anticipate? Non è forse Fini oggi il miglior alleato della sinistra e/o di Nichi Vendola? Ai posteri l’ardua sentenza.