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    Inceneritore, Giannatempo: “un problema non solo per noi”

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    Nell’incontro di ieri, il Sindaco ha detto di ritenere inutile “una guerra contro Manfredonia: i cittadini di quella città vanno coinvolti come i cerignolani, e noi verificheremo la correttezza dell’iter seguito per la concessione delle autorizzazioni”. L’idea è costituire una commissione di esperti scelti dai due comuni per valutare il reale impatto dell’impianto sulla salute delle persone: “I nostri interessi non verranno schiacciati”. Una commissione congiunta, formata da addetti ai lavori come ingegneri ambientali, scelti dalle amministrazioni comunali di Cerignola e di Manfredonia, incaricata di valutare il reale impatto sull’ambiente e sulla salute delle comunità coinvolte del termovalorizzatore in costruzione in Contrada Paglia, a pochi chilometri da Borgo Tressanti. E’ la proposta avanzata ieri, alle associazioni che si battono contro l’entrata in funzione della struttura, dal Sindaco, Antonio Giannatempo, durante l’incontro, tenutosi a Palazzo di Città, organizzato dai presidenti delle Commissioni Ambiente e Sanità, Marcello Moccia e Savino Laguardia, e al quale hanno preso parte l’assessore all’Ambiente, Stefano Palladino; il consigliere regionale dell’Udc, Giannicola De Leonardis; i sindaci di Stornarella e Stornara, Vito Monaco e Matteo Silba; il presidente della Consulta per la Sicurezza Sociale, Francesco MansI, i consiglieri di opposizione Luigi Giurato (Pd) e Giovanni Ruocco (Moderati per Tonti). “E’ inutile fare giri di parole, tutti consideriamo un mostro l’impianto del gruppo Marcegaglia – ha affermato il primo cittadino – dobbiamo fare e faremo ogni sforzo per bloccare la sua entrata in funzione, verificando la reale correttezza di tutte le procedure seguite dal gruppo industriale per ottenere le autorizzazioni alla realizzazione della struttura”. Giannatempo ha però chiarito che non serve affatto, giunti a questo punto, la “chiamata alle armi” contro Manfredonia invocata da molti dei presenti all’incontro: “Non c’è nessuna crociata, nessuna guerra da fare contro la città sipontina. Penso invece che, in qualsiasi iniziativa decidessimo di intraprendere andrebbero coinvolti, oltre che i cerignolani, anche i cittadini manfredoniani, per favorire una riflessione comune sulle conseguenze della presenza e dell’attivazione del termovalorizzatore. Da questa storia se ne uscirà tutti vincitori o tutti sconfitti. Contatterò il sindaco di Manfredonia, Riccardi: vanno trovate soluzioni concrete e si deve ragionare in modo pragmatico sul da farsi d’ora in poi. Quel che è certo è che gli interessi della nostra città non verranno schiacciati”. Una presa di posizione netta, quella di Giannatempo, che ha reagito con stizza alle continue interruzioni degli interventi dei relatori di una parte dei presenti, che nemmeno ieri hanno perso l’occasione per non riconoscere che l’Amministrazione si sta muovendo per favorire iniziative, il più possibile condivise, di mobilitazione di tutte le componenti della cittadinanza contro il regalo pedegarganico. Una di queste, sulla quale hanno concordato tutti, è l’organizzazione di una manifestazione per mercoledì 22 dicembre, a Cerignola, con il coinvolgimento delle scuole e dei commercianti. “A tal fine – ha spiegato il presidente della Commissione Ambiente, Moccia – incontreremo, insieme al presidente della Commissione Sanità, Laguardia, i referenti sindacali territoriali e contatteremo i dirigenti scolastici, perché i primi ad avere il diritto di vivere in un ambiente sano sono i bambini ed i ragazzi”. Particolarmente interessante l’intervento dell’ingegnere ambientale Nicola Iungo, il quale ha indicato alcune possibili lacune del progetto Marcegaglia: tra queste, la mancata considerazione degli effetti che l’alto indice di salinità dei suoli agricoli limitrofi può provocare sulle lavorazioni effettuate all’interno dell’impianto; e la decisione di collocare l’impianto stesso in Contrada Paglia: un’area servita da strade ridotte in condizioni pietose, le quali saranno attraversate in futuro da un’enorme quantità di mezzi pesanti che rischieranno di provocare situazioni pericolose per l’ambiente e la salute delle persone. Agli amministratori Iungo ha dunque fornito spunti che potrebbero essere sfruttati per evidenziare come, in realtà, il progetto del gruppo Marcegaglia non abbia tenuto in debita considerazione le carattreristiche dell’ambiente nel quale la struttura opererà. Si chiederà inoltre un incontro al Prefetto di Foggia e ad esponenti della Giunta regionale, in primis l’assessore all’Ambiente Lorenzo Nicastro, il cui interessamento alla questione è stato garantito dal segretario cittadino dell’Italia dei Valori, Pietro Campaniello. Lo stesso De Leonardis ha garantito che proporrà in Consiglio Regionale l’apertura di un tavolo tecnico per ridiscutere l’argomento. In una serata in cui in molti hanno fatto a gara nella denuncia, fine a sé stessa, dell’assenza di altri amministratori più o meno direttamente coinvolti nella vicenda, i primi cittadini di Stornara e Stornarella, Silba e Monaco, hanno ribadito che “è necessario allargare la rete e verificare la disponibilità di un intero territorio a dar vita ad una mobilitazione costruttiva, anche convocando una Conferenza dei Servizi”.

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