Che l’Assessore Romano fosse avvezzo a peli e capelli… lo sapevamo già. Ma il fatto che potesse considerare l’ illecito “UN PELO”… ci ha lasciato un’amarezza abissale. Questo è emerso nel corso dell’ ultimo Consiglio Comunale (in cui erano assenti tra gli assenti I DUE ASSESSORI ALLA “TRAPARENZA” I TRASPARENTI RUOCCO E PECE). Il Movimento Politico “la Cicogna” presenta una mozione di censura nei confronti dell’Assessore Romano per palesi irregolarità nella gestione del mercato “straordinario” in occasione della Festa Patronale e in quello del 14 Novembre “benvenuti in piazza Castello”. “La Cicogna” sottolinea l’irregolarità della gestione degli spazi che, secondo regolamento, devono essere organizzati e tutelati dall’Ente Comunale e non da singole Associazioni che potrebbero non garantire le pari opportunità. Fatto confermato dallo stesso Assessore, che ribadisce durante il Consiglio e quindi riportando le sue parole in verbale, che nell’ultimo mercato gli spazi sono stati gestiti da un’Associazione privata e non dal Comune. Quindi? Perfettamente contro il regolamento! Ma è chiaro che è solo un pelo. La legge, le pari opportunità, la trasparenza … solo peli!!! Neanche a dirlo. Tutti votano contro la mozione. Tutti danno fiducia a Romano, d’altronde …sono lì per quello : votare sen sen a tutto quello che i “grandi” impongono. Non si vota con criterio, neanche per conoscenza dei fatti (molti Consiglieri non avevano neanche letto le delibere). Ma nell’ultimo Consiglio qualcosa va per il verso giusto. Pasquale Mennuni dell’UDC. L’intelligente Mennuni, capisce subito la palese verità de “la Cicogna”. Vota a favore di Romano, ma……dice parole che risuonano più forti di qualunque voto contrario. Parole che sanno di ultimatum. “E’ vero che Romano fa di testa sua, è vero che non rendiconta al partito le sue scelte, e spero sia l’ultima volta che accadano queste <leggerezze>”. Caro Consigliere Mennuni, credo che lei abbia capito dov’è la verità. Ne siamo convinti. Come anche, siamo convinti che nulla potrà cambiare l’atteggiamento di “sperimentazione all’illegalità” di questa Amministrazione. Siamo certi che, a breve, ci ritroveremo …per un altro pelo e allora sì… attenderemo la sua “sfiducia” a chiunque tratti la legge “un pelo qualsiasi”. Perché la legalità non ha colori, non è né di destra, né di sinistra, né di centro. La legalità sta al di sopra di tutto e unisce tutti coloro che non si limitano ad “alzare la mano”, ma usano la testa! Una legalità sempre più spesso appesa ad un filo…Un assessore appeso…. ad un pelo!