Franco Metta commenta la manifestazione di ieri, il corteo per dire no al termovalorizzatore Marcegaglia in Contrada Paglia. Di seguito la nota del consigliere de La Cicogna.
Un fiasco. Certamente è stato un fiasco la manifestazione contro l’inceneritore
della Marcegaglia.
Come tutto quello che organizza la nostra inetta amministrazione comunale. Ma
da questo non si può arguire un disinteresse della città per il problema.
La verità è che la gente ha capito che la manifestazione era inutile e
strumentale. Si manifesta quando una decisione non è stata ancora presa e si
intende segnalare alle autorità o alle istituzioni il proprio dissenso.
Manifestare quando tutto è stato già deciso è sterile e la gente lo ha capito.
E’ inutile scendere in piazza quando l’unica strada possibile è quella
giudiziaria che la nostra amministrazione ancora stenta ad imboccare.
Quel che c’è da fare è rivisitare l’iter di tutte le autorizzazioni già
concesse per verificare l’eventuale esistenza di un cavillo,un vizio,qualcosa
che è sfuggito e rimettere cosi in discussione le decisioni già prese.
Promuovendo un ricorso al TAR e non al Consiglio di Stato come qualche
ignorantone da palazzo città pretende.
Questa è la strada che noi abbiamo indicato sin dalla riunione del consiglio
comunale da noi voluta e convocata. Quelli erano i tempi in cui Giannatempo
dichiarava -a sprezzo del ridicolo- che gli agricoltori di Cerignola avrebbero
potuto trarre un qualche giovamento dalla messa in funzione dell’inceneritore.
Quelli erano i tempi in cui il sindaco tacciava la Cicogna di terrorismo
psicologico,avendo ormai accettato lo scempio di Borgo Tressanti.
Nessuno dimentichi che la sera del consiglio comunale auto-convocato la nostra
struttura tecnica comunale ammetteva di non essere in possesso della
valutazione d’impatto ambientale e nemmeno del verbale della conferenza di
servizi che aveva preceduto la concessione della VIA.
Continuiamo a credere che non tutto sia perduto.
Ma occorre lasciare da parte gli esibizionismi di qualche guitto in cerca di
pubblicità e affidarsi alla via giudiziaria,sempre che si sia ancora in tempo e
sempre che si riescano ad individuare i punti deboli delle concesse
autorizzazioni. Ad esempio quelli che il nostro gruppo evidenziò proprio nel
corso del dibattito consiliare.
Franco Metta
Movimento Politico “La Cicogna”
della Marcegaglia.
Come tutto quello che organizza la nostra inetta amministrazione comunale. Ma
da questo non si può arguire un disinteresse della città per il problema.
La verità è che la gente ha capito che la manifestazione era inutile e
strumentale. Si manifesta quando una decisione non è stata ancora presa e si
intende segnalare alle autorità o alle istituzioni il proprio dissenso.
Manifestare quando tutto è stato già deciso è sterile e la gente lo ha capito.
E’ inutile scendere in piazza quando l’unica strada possibile è quella
giudiziaria che la nostra amministrazione ancora stenta ad imboccare.
Quel che c’è da fare è rivisitare l’iter di tutte le autorizzazioni già
concesse per verificare l’eventuale esistenza di un cavillo,un vizio,qualcosa
che è sfuggito e rimettere cosi in discussione le decisioni già prese.
Promuovendo un ricorso al TAR e non al Consiglio di Stato come qualche
ignorantone da palazzo città pretende.
Questa è la strada che noi abbiamo indicato sin dalla riunione del consiglio
comunale da noi voluta e convocata. Quelli erano i tempi in cui Giannatempo
dichiarava -a sprezzo del ridicolo- che gli agricoltori di Cerignola avrebbero
potuto trarre un qualche giovamento dalla messa in funzione dell’inceneritore.
Quelli erano i tempi in cui il sindaco tacciava la Cicogna di terrorismo
psicologico,avendo ormai accettato lo scempio di Borgo Tressanti.
Nessuno dimentichi che la sera del consiglio comunale auto-convocato la nostra
struttura tecnica comunale ammetteva di non essere in possesso della
valutazione d’impatto ambientale e nemmeno del verbale della conferenza di
servizi che aveva preceduto la concessione della VIA.
Continuiamo a credere che non tutto sia perduto.
Ma occorre lasciare da parte gli esibizionismi di qualche guitto in cerca di
pubblicità e affidarsi alla via giudiziaria,sempre che si sia ancora in tempo e
sempre che si riescano ad individuare i punti deboli delle concesse
autorizzazioni. Ad esempio quelli che il nostro gruppo evidenziò proprio nel
corso del dibattito consiliare.
Franco Metta
Movimento Politico “La Cicogna”
A conferma di quello che dice il nostro Franco Metta
potete leggere da qua
http://www.facebook.com/photo.php?fbid=176961012326113&set=o.136885826344405
l’intervista all’avvocato Tommaso Esposito del comitato contro l’inceneritore di Acerra (consultato dall’Amministrazione Comunale dietro nostro “suggerimento”) uscita sul Quotidiano di Foggia del 23/12/2010
che si lamenta per non aver ricevuto tutta la documentazione e di non aver avuto un vero e proprio mandato dal Comune di Cerignola……….
Infatti a fine Settembre:
“Il Consiglio comunale di Cerignola ha deliberato all’unanimità di assumere ogni utile iniziativa giudiziaria e di mobilitazione della cittadinanza finalizzate ad impedire la costruzione dei progettati impianti di termovalorizzazione nei comuni in oggetto”
I Cittadini e sopratutto il Consiglio Comunale è stato preso per i fondelli? Chiederemo attraverso una interrogazione urgente dei nostri consiglieri comunali al Sindaco e all’assessore Palladino
cosa nel dettaglio è stato fatto e cosa intenderanno fare in relazione all’impegno preso contro l’Inceneritore.
Antonio Dilorenzo
Movimento Politico “La Cicogna”
antonio sono degli sparaqaglie e’ inutile……..