Dischetto del rigore stregato, sconfitta servita. L’Audace Cerignola interrompe la personale striscia di risultati utili a Sogliano, tornando dal Salento a mani vuote, a seguito di una prestazione comunque buona e volitiva. Un occasione mancata per i gialloazzurri che, con la concomitante e secca vittoria del Terlizzi sul Martina (3-0), potevano almeno accorciare a due le distanze dal primato.Questa volta partiamo dalla fine: è il 95′, l’arbitro De Tullio di Bari accorda un penalty al Cerignola, il punteggio è di 2-1 per i padroni di casa. Di fronte al portiere si presenta Giacco, capocannoniere ofantino che fallisce l’opportunità a tempo scaduto. Da quando vengono fischiati dei rigori ai nostri portacolori, e se non ricordiamo male è la quinta volta, mai si è riusciti a trasformarli, il che rappresenta quasi un impresa al contrario. Di Corato sorprende in avvio, mettendo in campo una formazione spregiudicata con tutti gli attaccanti presenti: coppia di granatieri Giacco e Pighin; sulle corsie laterali a centrocampo Piscopo e Lasalandra; Papagno recuperato in difesa con Conte impiegato ancora come centrale arretrato e Gabriele Grieco in mediana. Partenza ad handicap per i foggiani, i quali subiscono il primo svantaggio ad opera di Adeshokan, attaccante nigeriano scuola Inter, infilando Leuci a pochi minuti dal calcio d’inizio. L’Audace non ci sta, inizia a pressare e spingere nella propria metà campo i leccesi; colossale il gol fallito da Piscopo sul finale di tempo che sbaglia faccia a faccia davanti al portiere. Il copione non cambia nella ripresa, sterili gli attacchi fino a quando ancora lui, il capitano Lasalandra, insacca sfruttando al meglio una sponda dell’argentino Pighin per il pareggio. Finale di gara scoppiettante: i rossoneri locali si riportano in vantaggio, sembra palesarsi la beffa della sconfitta ma essa diventa completa con il rigore fallito dal bomber calabrese come già raccontato. L’unica consolazione, se così si può dire, è che resta tutto immutato al vertice della classifica: cade il Martina, idem il Cerignola come il Bisceglie, ko a Vieste. I punti restano 37, tre lunghezze dagli itriani, con il pareggio tra Locorotrondo e Racale che non permette alle due di avvicinarsi. Rimane in ogni caso la forte sensazione di un rimpianto per ciò che oggi poteva essere e non è stato. Alla ripresa del campionato, il 6 gennaio, il Cerignola riceverà a domicilio il Terlizzi, proprio oggi giustiziere della capolista, sperando che la Befana non porti in dono carbone amaro.