Pubblichiamo di seguito una nota del Consigliere Metta rivolta all’Ass. Palladino riguardo le luminarie di Natale.

Con la delibera numero 201, dello scorso 30 Novembre, Lei ha proposto alla giunta comunale l’adozione di un provvedimento teso a rendere più gradevole ed allietante il periodo natalizio, mediante l’addobbo delle vie principali della città con delle luminarie e 60 abeti rossi. Da quanto si è potuto appurare dalla delibera, il provvedimento pare Le sia stato sollecitato da operatori commerciali, non meglio specificati, resisi anche disponibili a collaborare fattivamente all’iniziativa mediante il versamento di modesti contributi economici. Sempre da scrupolosa analisi della delibera, il presupposto di base che ha stimolato la Sua immaginazione è di natura propiziatoria, intendendo con questa iniziativa alleviare la crisi finanziaria con l’auspicio di ravvivare la magra economia della città. Tra l’altro confida in un provvedimento simile messo in atto dalla precedente amministrazione, che secondo il suo avviso ha arricchito la città e allietato il periodo natalizio. Tutta questa allegorica messa in scena è costata alle casse comunali ben 48.000 euro, di cui 35.400 euro per le luminarie e 12.600 per i 60 abeti. Pertanto, Lei è fermamente convinto di aver preso una decisione saggia anche nella considerazione, condivisa da numerosi commercianti consultati a tal proposito, che l’allestimento natalizio delle vie cittadine sia da incentivo allo sviluppo delle attività economiche, in questo periodo di profonda crisi. Ora, nella convinzione della Sua estrema buona fede, crede davvero che una serie di luci sparse per le vie principali della città e 60 abeti possano contribuire a rinfrancare le casse delle attività commerciali della città? Lasciandola nei dubbi che probabilmente questa mia domanda possa e spero le faccia venire, mi accingo a chiederle delucidazioni su questioni più stringenti. E’ possibile sapere chi si è aggiudicata la fornitura delle luminarie e dei 60 abeti e con quale forma di appalto, visto che in sempre più evidente spregio alle più elementari forme di trasparenza in delibera non se ne fa alcun cenno? E’ possibile conoscere quali siano state le modalità contrattuali intervenute con la ditta o le ditte aggiudicatrici? A quanto ammonta nella sua interezza il “modesto” contributo eventualmente ricevuto dalle attività commerciali aderenti? Come è stato contabilmente gestito il contributo raccolto, considerando che l’impegno di spesa è stato preso dall’amministrazione comunale e che le somme eventualmente ricevute dovrebbero, e debbono a mio modesto avviso, necessariamente rientrare nelle casse comunali? Atteso che sono state illuminate e addobbate solo le vie principali della città, nello spirito di non discriminazione a cui deve sempre tendere l’amministrazione comunale, per le attività commerciali periferiche cosa si intende fare per alleviare e risollevare i loro magri introiti? Infine, per le stesse motivazioni economiche da Lei evidenziate, era proprio indispensabile, per ragioni di precipua opportunità, spendere così tanti soldi considerato che il comune era già dotato di luminarie acquistate non più di due anni fa? Mi perdoni se Le sono sembrato un po’ invadente con i miei quesiti, ma comprenderà bene che il mio ruolo di consigliere mi impone di sorvegliare sul suo operato e di salvaguardare quanto più possibile i diritti dei cittadini in modo non discriminatorio. Capirà che, quando in consiglio comunale vedo gli ex dipendenti dell’Asia chiedere la liquidazione che gli spetta di diritto, quando raccolgo le lagnanze dei vigili urbani ai quali non viene pagato lo straordinario da diversi mesi, quando so per certo che diverse famiglie vivono in uno stato pressoché di miseria e a tutti questi gli viene risposto che nelle casse del Comune soldi non ce ne sono, è ragionevole che mi si contorcano gli intestini nel constatare che si spendono così lautamente 48.000 euro per inutili luminarie natalizie. E’ una mia opinione, sia chiaro, che spero però faccia breccia nel suo animo come in quello dei suoi colleghi assessori, affinché abbiate una maggiore consapevolezza di cosa significhi la parola priorità nella gestione delle sempre più esigue risorse economiche a disposizione.