Come è già noto alle SS.LL., il degrado ambientale della Zona Industriale di Cerignola è da diverso tempo in condizioni pressoché catastrofiche. Questa situazione, nonostante sia stata più volte evidenziata in sede istituzionale, non trova a tutt’oggi un concreto interessamento da parte dell’amministrazione comunale, al fine di addivenire in tempi rapidi ad una logica e ragionevole risoluzione. La situazione più grave e pericolosa, come ben sapete, si può rilevare in un’area situata nei pressi dell’ultimo incrocio della via principale di accesso alla Z.I., provenendo da Cerignola. In quest’area abitualmente vengono abbandonati rifiuti di ogni genere, spesso di natura tossica, che oltre ad impedire il regolare transito degli automezzi rendono altamente inquinata l’area, con tutte le ripercussioni immaginabili sull’ambiente e la salute pubblica. Già con nota prot. n. 4061/Ed del 19/11/2009, il locale Comando di Polizia Municipale accertava la circostanza descritta. Successivamente la locale stazione dei Carabinieri di Cerignola, stante il contingente pericolo, ha sottoposto l’area a provvedimento di sequestro, come evincibile da redatto verbale n. 39/12 dell’11/07/2010. A seguito di tali rilievi, solo lo scorso 2 Dicembre, l’Ing. Amato, responsabile del settore ambiente, con Determina 1182/43 ha disposto un intervento parziale da parte della SIA per un impegno economico di 10.000 euro, allo scopo di rimuovere solo il materiale abbandonato di maggiore criticità ambientale e rinviando ad un secondo momento la pulizia dell’intera area interessata, tutta di proprietà comunale. Una decisione scaturita, sempre da quanto si è potuto apprendere dalla determina in questione, dalla carenza dei fondi necessari alla effettuazione dei lavori di bonifica dell’intera area, che risulterebbe essere pari a circa 20.000 metri quadrati. Una considerazione, quest’ultima, che mi lascia inorridito al solo pensiero che, nello stesso periodo, l’assessore all’ambiente Palladino decideva di spendere 48.000 euro per luminarie e abeti per le festività natalizie con lo stesso capitolo di spesa destinato a provvedimenti in materia di salvaguardia ambientale. Sorvolo sulle considerazioni di disgusto che provo circa le ultime decisioni dell’assessore Palladino, tanto avrò modo di valutare nel merito questo suo geniale provvedimento nel prossimo Consiglio comunale. Come a dire che in salotto ci mettiamo un bel divano in pelle pregiata e sotto ci nascondiamo l’immondizia. Nel centro cittadino delle belle luminarie di ultima generazione mentre nella zona produttiva della città, dove tra l’altro operano aziende agroalimentari, ci lasciamo rifiuti tossici di ogni specie. In quanto all’argomento oggetto di interrogazione, premesso quanto sopra, chiedo alle SS.LL. quali sono i tempi reali per dare compimento alle disposizioni dell’Ing. Amato Custode e quali iniziative si hanno in serbo sia per bonificare urgentemente l’intera area interessata sia per garantire una adeguata sorveglianza della stessa, al fine di individuare e penalmente perseguire i contravventori e cercare di porre fine a questo scempio ambientale. Mi permetto di consigliare alle SS.LL., qualora sfuggisse alle vostre eccelse menti, che per i reati ambientali non solo sono perseguibili i reali contravventori ma principalmente coloro i quali, pur rilevando e accertando una grave situazione di inquinamento, non pongano in essere le immediate e adeguate azioni rimediali, rendendosi così partecipi e corresponsabili di un probabile danno ambientale e di salute pubblica.