Apparentemente poteva sembrare un avvenimento di poca importanza, invece, la presentazione del libro di Gioacchino Colonna, “il Redento”, avvenuta ieri pomeriggio nell’Aula Consiliare di Palazzo di Città a Cerignola, è stato l’evento più emozionante dell’anno. Per il neo-scrittore, che se ne era andato da Cerignola dieci anni fa, tornare nella sua città è stato davvero importante; lui stesso, oggi residente ad Ancona, ai microfoni de lanotiziaweb.it, si è detto emozionato. “Ho voluto fortemente che il mio libro venisse presentato nella mia città, dove sono nato e cresciuto; qui ho lasciato tante cose, molti amici”. Fra i presenti della serata, condotta da Federica Libertino, c’era anche il Vice Preside dell’Itis Colopi, che ha parlato dei suoi trascorsi all’Istituto, dove Colonna si è diplomato in Agraria, e dell’Assessore alla Sanità Romano che, insieme al Leo-Club e all’Associazione Li-fra, ha organizzato la serata. Lo conosce da molti anni, ma è rimasto piacevolmente sorpreso da questa sua attività di scrittore. Poi Gioacchino parla del libro: “E’stato difficile doverlo fare, in molti mi hanno consigliato di soprassedere, ma non mi sono dato per vinto, l’ho voluto a tutti i costi, poiché ritengo utile questo percorso. Il titolo del mio libro va proprio in quella direzione, trasmettere la figura del redento attraverso questa storia in cui s’intrecciano sentimenti, tradimenti. Il voler farsi giustizia da solo, e poi, grazie ai valori solidi dell’amicizia intensa e profonda, redimersi e cercare una nuova vita in cui sperare”. Il libro suscita interesse non solo per l’intensa storia che esso racchiude, ma anche perché parte del ricavato andrà al progetto “il teatro oltre il silenzio” dell’Associazione Li-fra, di Francesco Montingelli, che il 5 Dicembre scorso ha organizzato a Roma la prima giornata Nazionale dell’arte senza barriere. Il progetto nasce per facilitare l’ingresso dei bambini affetti da malattie sensoriali nel mondo dell’arte, dunque il binomio Cultura-Solidarietà è vincente, e questo evento fa capire come la gente di Cerignola sia sensibile a queste tematiche, su cui riflettere ma al tempo stesso saperle affrontare con le difficoltà, e anche con il sorriso che la vita ci ha donato.