Abbiamo appreso pochi minuti fa un’ansa di Teleradioerre sulla questione rifiuti e sul sequestro della discarica Forcone-Cafiero. Pare sia stato concesso il permesso operativo all’ente che gestisce la stessa, ma permane il problema depuratore, con un progetto pronto da tempo. Ieri è stato consegnato al Pubblico Ministero con la speranza di accelerare la procedura di avviamento dei lavori.
“Il Gip ha concesso la facoltà d’uso per la discarica Forcone-Cafiero di Cerignola, posta sotto sequestro due giorni fa dai carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico), a causa della mancanza di un depuratore delle acque piovane. E’ stata accolta favorevolmente dalla magistratura l’istanza di dissequestro presentata ieri in Procura da Francesco Vasciaveo, amministratore unico della Sia, società che gestisce gli impianti dell’ATO FG/4. Sospiro di sollievo per i 30 comuni di Capitanata che ogni giorno sversano rifiuti per un totale di oltre 600 tonnellate. Da questo pomeriggio i compattatori, rimasti fermi per due giorni, troveranno nuovamente i cancelli aperti. Il sequestro dell’impianto, che in passato ha accolto anche i rifiuti salentini, era nato a seguito di una denuncia sporta da un confinante che più volte aveva lamentato la concentrazione nel suo fondo di grosse quantità di acque piovane, provenienti dalla discarica. Diverso sarebbe stato se si fosse trattato di percolato. Questa la ragione che ha indotto il Gip a togliere i sigilli. Resta comunque il problema depuratore, il cui progetto -già pronto da tempo- ieri è stato consegnato al Pubblico Ministero”.
Na i soldi per il depuratore che fino a ieri non c’erano da quale cappello usciranno adesso?
PS: La discarica accoglie attualmente anche i rifiuti dal gargano (è estate), dato che quella di Vieste è stata incendiata.
E’ tutto da verificare se realmente trattasi di sola acqua piovana e non di percolato.
Resta più di un plausibile dubbio che si sia concesso il temporaneo uso della discarica per non sollevare un problema ben più gravoso.
La discarica Forcone-Cafiero accoglie i rifiuti di molti comuni del promontorio garganico, che in questo periodo estivo è invaso da molti turisti. Un eventuale sospensione del servizio avrebbe, oltre che creato rilevanti problemi di igiene pubblica, messo in cattiva luce l’intera capitanata.
Non si spiegherebbe altrimenti come a distanza di sole 24 ore si sia provveduto a verificare che il liquido che ha invaso i terreni adiacenti la discarica non sia percolato ma semplice e innocua acqua piovana. L’esigenza di un depuratore, ritenuto indispensabile dallo stesso Amministratore della discarica e per il quale da oltre due anni non si riescono ad ottenere i fondi necessari per realizzarlo, è la prova di una situazione non proprio limpida. Il Movimento Politico “La Cicogna” chiederà la convocazione urgente di un consiglio comunale monotematico per ottenere maggiori delucidazioni dalle istituzioni politiche e dal diretto responsabile della discarica, Arch. Francesco Vasciaveo.
E’ stata presa una saggia decisione dettata sicuramente dalla volontà di optare per un provvedimento di emergenza e certamente di minor impatto sulla salute pubblica.
Riponiamo la massima fiducia nell’operato della Magistratura e ci auguriamo una prossima e più approfondita indagine sulla questione affinché si faccia maggiore chiarezza sulla corretta gestione della discarica, oltre ogni ragionevole dubbio.
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